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23/05/2018 06:00:00

A Marsala gli accessi al mare sono privati. E anche l'ultimo ingresso viene murato

 Il mare è di tutti. Ma non a Marsala, non nella zona balneare a sud della città, non tra le migliaia di case costruite in prossimità della spiaggia. A Marsala l'accesso al mare è roba privata. E dopo il nostro articolo di qualche giorno fa c'è chi ci tiene a farlo sapere anche in maniera eclatante, sbarrando l'accesso con dei tufi.


Ogni anno si ripropone il problema degli accessi pedonali alle spiagge
. Con il Comune che – ad estate inoltrata – si attivava per far aprire i cancelli delle stradine che portano in spiaggia. Adesso non lo fa più. Come abbiamo raccontato già lo scorso anno, il Comune ha tolto i cartelli che numeravano gli accessi al mare pubblici. Questo, semplicemente, perchè non sono pubblici.

Dallo scorso anno, infatti, il Comune deve sottostare alla sentenza del Tar Sicilia, la n°836/2016. La sentenza dice che proprietari possono arbitrariamente chiudere i cancelli delle proprie case e vietare l’accesso al mare ai bagnanti. E inoltre, che il Comune di Marsala  ha diritto su un solo accesso pubblico, subito dopo il Lido Pakeka, dove fino al 2011 vi era un’abitazione dichiarata abusiva e poi demolita. Lì oggi vi è uno spiazzale vuoto utilizzato come una sorta di parcheggio. 
Un nostro lettore, Gianfranco, qualche giorno fa ha fatto il giro degli accessi al mare e ha constatato che, effettivamente, sono tutti chiusi, e così potranno restare per tutta l'estate. Gli unici accessi potranno essere quelli dai lidi.


Ma non solo, a distanza di pochi giorni, qualcuno ha avuto la brillante idea di scaricare dei tufi nell'unico ingresso disponibile, rendendolo di fatto non più accessibile.
E' saltato fuori che quell'ingresso invece il Comune non ha previsto alcun lavoro di ripristino dell'ingresso, e questo perchè l'accesso non è di pertinenza del Comune di Marsala. “Quale sarebbe l’ingresso che è nelle competenze del Comune?” si chiede Gianfranco.


“Sono più di trent’anni che vivo a Marsala e devo dire mi sono da subito trovato molto bene, ma mi sono sempre chiesto perché i cittadini marsalesi vengono definiti “asineddi”, adesso penso di aver capito, ma se aggiungiamo a questa caratteristica anche il termine “cattiveria” la faccenda cambia” aggiunge il nostro lettore.
Il terreno in questione è in terra battuta, non utilizzato, non utilizzabile, e allora perchè il proprietario ha praticamente murato l'ingresso al mare?Avrà magari pensato che se non poteva godere lui di quel terreno (esattamente costruendo qualche casa abusivamente) allora non doveva goderne nessuno utilizzandolo come accesso al mare.
“Stessa cosa si può pensare per gli altri due sbocchi chiusi con cancelli e catene che delimitano terreni invasi da sterpaglie e comunque inutilizzabili aggiunge Gianfranco. Potrei capire altri sbocchi dove però ricadono abitazioni utilizzate nel periodo estivo. Ma chiudere gli altri questo no, non lo capisco, e solo pura cattiveria”.


Sulla vicenda il comandante dei vigili urbani di Marsala, Michela Cupini, ha confermato che non c’è nulla che il Comune possa fare: “C’è poco da fare il Tar ha dato ragione ai proprietari dei terreni e delle abitazioni che insistono nei pressi della spiaggia; noi come comune non possiamo più aprirli e non possiamo più imporlo. I proprietari hanno fatto ricorso al TAR che ha dato loro ragione e quindi per noi non è più possibile intervenire. Già lo scorso anno quando arrivai a Marsala mi trovai a dover affrontare questo problema. Andai a verificare, all’ufficio legale del Comune fu notificato la sentenza che ci vieta di poter agire nei confronti dei proprietari come facevamo prima. Se vogliono - continua la Cupini - sono i proprietari che possono lasciare aperto di loro spontanea volontà”.