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04/06/2018 13:10:00

Favignana, orari estivi d'ingresso all'ex stabilimento Florio

Il nome dei Florio, dal quale prende il nome l’omonimo palazzo, si lega inscindibilmente a quello delle Isole Egadi quando Ignazio Florio Senior nel 1874 le acquisterà dalla famiglia Pallavicino, con l’acquisto di esse ebbe la nuda proprietà delle case e delle tonnare, con l’esclusione dei castelli e dei terreni demaniali essendo stati aboliti i diritti di feudo.

Il castello di S. Leonardo che occupava lo spazio di suddetto palazzo fu consegnato al comune nel 1849 avendo perduto la sua primaria funzione, il comune successivamente dette nel 1873 il permesso di abbatterlo per ottenere lo spazio libero ove poter ritirare a secco le barche e stendervi le reti. Con Regio decreto del 1876 venne poi consentita la vendita e nello stesso anno il sito venne venduto ad Ignazio Florio per lo stesso prezzo per il quale l’aveva rilevato dal demanio, il castello venne quindi demolito e venne progettata ed edificata la palazzina.

La Villa Florio è composta da tre piani fuori terra e uno interrato dotato di un tunnel che attraversa il giardino e raggiunge la zona antistante il porto. Damiani, l’architetto di fiducia della famiglia, la progetta inizialmente su due elevazioni, un piano rialzato e un piano nobile per meglio inserirla nella struttura urbana dell’isola. Già nelle prime bozze sono presenti i segni del linguaggio architettonico finale, archi ribassati, parapetti traforati, orologio sulla torretta, piccole torrette con copertura a punta lungo cornicione merlato, scalone turrito, un semiottagono sporgente dal rigoroso quadrilatero d’impianto. Se tale impianto inizialmente soddisfa nell’insieme come stile, il desiderio e la fantasia del committente presumibilmente l’impostazione non parve sufficiente ai programmi di utilizzo di quest’ultimi. Forse per questa necessità nasce una terza elevazione, così la struttura diventa un cubo lavorato e traforato. Questo palazzo viene definito un’opera eclettica del Damiani, ricca di fantasia progettuale e di libertà compositiva. Nell’archivio Damiani esiste una corrispondenza tra lui e il suo architetto di dettaglio Filippo La Porta già suo allievo che abbraccia un arco di tempo che va dal 1876 al 1878, due anni in cui si sviluppa la costruzione della villa contro l’iniziale previsione di realizzazione del progetto di soli otto mesi. Attraverso questi documenti si ricostruisce un interessante processo di lavoro di cantiere e di vicende affini legate alla costruzione. La palazzina non fu solo la residenza della famiglia Florio, ma anche luogo dove vennero ospitati personaggi illustri invitati a Favignana durante il periodo di mattanza.

Ecco gli orari di apertura al pubblico dell'ex Stabilimento Florio delle Tonnare di Favignana e Formica. A giugno, con l’avvento dell’estate, dalle ore 10 alle ore 17. A luglio, agosto e settembre dalle ore 10 alle ore 13.30 e dalle ore 17 alle ore 23. Ad ottobre, l’orario di fruizione tornerà ad essere dalle 10 alle 17. L’ultimo giorno di apertura dell’ex Stabilimento Florio sarà il prossimo 4 novembre.

Il biglietto d’ingresso è di 6 euro e l’ingresso è gratuito per i minori, fino a 18 anni. La visita guidata multilingue, per conoscere il passato legato alla popolazione locale e alla tonnara, è gratuita. I biglietti sono in vendita solo presso il museo. Per informazioni si può telefonare al 3245631991 o scrivere alla mail, introdotta quest’anno, exstabilimentoflorio@comune.favignana.tp.gov.it

L’ex Stabilimento Florio, tra i musei più visitati, estesi e completi del Sud Italia, è presente su tutti i canali social fra cui Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, YouTube, Google+ e Tumblr.