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10/09/2018 06:00:00

Ecco cosa c’è scritto nel bando per i voli a Trapani-Birgi

Abbiamo letto il bando per la “promozione del turismo” in provincia di Trapani, che altro non è che il tentativo di trovare una o più compagnie aeree per effettuare voli da e per l’aeroporto di Birgi. La strategia è sempre quella, si compra pubblicità si ottengono voli. Ecco come.

E’ stato l’anno orribile per il turismo in provincia di Trapani. Il flusso di visitatori è nettamente diminuito. Principale causa il quasi azzeramento dei voli da e per l’aeroporto di Trapani Birgi, che a luglio ha fatto registrare un apocalittico -70% di passeggeri.
Il contratto con Ryanair non è stato rinnovato, lo scorso anno, e il bando fatto è stato impugnato da Alitalia al Tar che ha accolto il ricorso della compagnia di bandiera e tutto è andato in fumo. Sono seguiti mesi di trattative, di tanta confusione su come muoversi per dare nuovi voli al Vincenzo Florio. Nel frattempo la stagione estiva è stata persa. Adesso è arrivato il nuovo bando per l’aeroporto di Trapani Birgi. I soldi li ha messi la Regione, socio unico, in sostanza, dell’Airgest, la società che gestisce lo scalo.

Il nuovo bando ha una base d’asta, esclusa Iva, di oltre 11 milioni di euro, come intestazione ha la promozione del territorio, ma che in sostanza punta a trovare dei vettori per effettuare delle tratte e portare turisti. Questa volta si è scelto di dividere il tutto in lotti. Sono 25, e rappresentano le aree di interesse dove concentrare la promozione, la pubblicità. In sostanza sono 25 destinazioni, 11 nazionali, 14 internazionali da e per il Vincenzo Florio. Il contratto che si andrà a stipulare avrà durata di tre anni.
A vigilare sul contratto sarà il Comune di Marsala, ente capofila del raggruppamento dei comuni. A differenza del bando precedente non è l’Airgest la stazione appaltante ma la CUC Trinakria Sud di Comiso. Ricorsi permettendo, ha detto il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo che entro la fine dell’anno dovrebbero essere tutto definito.

LA "PROMOZIONE"

Principalmente non si parla di voli, ma di pubblicità. “L’oggetto dell’appalto consiste nella prestazione di servizi riconducibili alle seguenti attività: Social media marketing; Pubblicità attraverso il sito internet dell’Aggiudicatario; Pubblicità a bordo degli aeromobili (personalizzazioni su poggiatesta, cappelliere, altre superfici interne ed esterne degli aeromobili, video, rivista di bordo, etc.); Pubblicità su altri canali e media”, Si legge nel capitolato d'appalto.

E i comuni che ne usufruiscono sono quelli che hanno sottoscritto l'accordo di co-marketing. Non sono tutti i comuni della provincia di Trapani. Sono Alcamo, Buseto Palizzolo, Calatafimi, Campobello di Mazara, Castellammare, Custonaci, Favignana, Marsala, Paceco, Salemi, Valderice, e poi c'è il Comune di Ragusa.


I REQUISITI
Si capisce che non si tratta solo di pubblicità quando si leggono i requisiti che i concorrenti devono avere per poter aggiudicarsi l’appalto.
Eccoli:

1. disporre del Certificato di Operatore Aereo (COA) in originale o in copia conforme, solo nel caso in cui il medesimo sia stato rilasciato da uno Stato membro dell’Unione europea diverso dall’Italia;
detenere la licenza di esercizio di trasporto aereo rilasciata ai sensi della normativa comunitaria (Regolamento (CE) n. 1008/2008 e s.m.i., in originale o in copia conforme, solo nel caso in cui la medesima sia stata rilasciata da uno Stato membro dell’Unione europea diverso dall’Italia;
3. non fare parte della cosiddetta “black list” relativa alle compagnie aeree che non rispondono agli standard di sicurezza europea, così come pubblicata sul sito internet: http://ec.europa.eu/transport/modes/air/safety/airban/ index_it.htm;

4. detenere polizze assicurative obbligatorie contro gli incidenti, che coprono in particolare passeggeri, bagagli, merci trasportate e terzi, ai sensi, tra l’altro, del Regolamento (CE) n. 785/2004, così come modificato dal Regolamento (CE) n. 285/2010;
5. nel caso di società concessionarie di spazi pubblicitari, le stesse, per poter partecipare alla procedura di gara, dovranno essere controllate da una compagnia aerea, ai sensi dell’articolo 2359 del Codice Civile o in alternativa potranno costituirsi in RTI con una compagnia aerea (capitolo 5).

E' lampante, dai requisiti tecnici e professionali, che i concorrenti devono possedere per vincere l'appalto, che si cercano compagnie aeree e non agenzie di comunicazione. L'ultimo punto ricorda che la procedura è simile a quella adottata con la Ryanair. Infatti tra i requisiti i partecipanti devono essere delle società concessionarie di spazi pubblicitari controllate da una compagnia aerea. Come accadeva con Ryanair, quando per contratto si compravano spazi pubblicitari da AMS, società controllata dalla compagnia irlandese. Il contratto era stipulato con AMS per effettuare la promozione del territorio attraverso pubblicità sui canali di Ryanair. Solo che pubblicità se ne faceva poca, ma si sapeva che l'accordo era quello di far arrivare a Birgi i voli low cost. L'alternativa, nel nuovo bando, è che le società di comunicazione o pubblicità si consorzino con una compagnia aerea.

I VOLI
Scorrendo il bando, a parte le aree di interesse, non viene fatto cenno ai voli. Fino agli allegati.
“In particolare – si legge nell'allegato al capitolato - il programma pluriennale di promozione territoriale dovrà essere realizzato mediante adeguate azioni di web marketing quali l’inserimento di link, testi, video e foto sulle home pages dei portali web dei vettori aerei interessati, nonché mediante ulteriori forme promozionali (testi, grafica, ecc.), da veicolarsi anche tramite l’indirizzo web dell’aggiudicatario chiamato a prestare i servizi di promozione”. Fin qui ci siamo. Si compra pubblicità, a caro prezzo, e si pretendono servizi di primo ordine.
Ma nella valutazione delle offerte, specifica il capitolato d’appalto, i Comuni prenderanno in considerazione dei criteri specifici. Questi:


Il numero di visite all’anno attraverso il sito internet dell’aggiudicatario;
La tipologia delle azioni di comunicazione e promozione proposte;
La numerosità delle azioni di promozione proposte;
La durata nel tempo delle azioni di promozione e comunicazione proposte per anno;
Il potenziamento e lo sviluppo dell’accessibilità dell’ambito territoriale pubblicizzato, attraverso il trasporto aereo, mediante i seguenti parametri:

Lunghezza del periodo previsto di sviluppo dell’accessibilità dell’ambito territoriale pubblicizzato, per ogni anno e per ciascun Lotto;
Frequenza media dei collegamenti diretti, attivati con la/e destinazione/i, per anno.


Fino a questo punto non era stato fatto riferimento a voli. Adesso lo si fa in maniera non precisa, non specificando esattamente quali tratte e soprattutto quanti passeggeri. Due elementi che sono stati tra quelli che hanno indotto Alitalia a presentare, e poi veder accolto, ricorso al Tar del precedente avviso.



Il bando però specifica che chi si candida dovrà garantire per il periodo contrattuale dei requisiti minimi in termini di:

“collegamenti verso le regioni nazionali e internazionali, nel periodo summer e/o winter; durata dell’attivazione della rotta per almeno 8 settimane consecutive per ogni anno per i collegamenti internazionali ed almeno 15 settimane consecutive per ogni anno per i collegamenti nazionali; frequenza almeno settimanale per collegamenti internazionali e bisettimanali per collegamenti nazionali”.


Alcuni fanno gli scongiuri, sperano che questo bando non venga impugnato al Tar come il precedente, col quale ci sono molti aspetti simili. E’ la volta buona?