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11/09/2018 14:10:00

Ciao Salvatore, ci lasci il vuoto... ci lasci tutto

 “Il punto del pareggio arriva da Granata (1), che sotto di 150 punti contro La Vardera (2) rispolvera l’immacolata classe di sempre e lo brucia in volata per 400 a 350. Per la terza volta nella stagione dei lilibetani, risulta quindi decisiva la staffetta 4×50 ai 5 birilli. Due i cambi in casa Marsala, con capitan Scavuzzo che prende il posto di Castronovo e Basiricò che sostituisce Cucchiara.

Parte avanti Castelvetrano, con Crimi che supera Basiricò 50 a 36; in seconda frazione i selinuntini allungano con Fratello contro Scavuzzo(107-81). La terza frazione, quella chiave, è da thriller: sul biliardo si sfidano Ciaccio e Granata, 140 anni in due, col campione marsalese che lentamente carbura ed inizia a rosicchiare terreno all’avversario. L’aggancio avviene sul 134-134, con Granata che inanella una serie di pregevoli perle tecniche. In quel momento, però, nel braccio del vecchio leone si blocca qualcosa, Ciaccio approfitta della “paura di vincere” dell’avversario ed allunga chiudendo sul 152-137.”

Scrivevo questo, per una Testata diversa da questa, la notte del 31 gennaio 2017. Scrivevo questo, perché un articolo di cronaca sportiva è e deve rimanere asettico, perché quello che accade dentro lo “spogliatoio” deve rimanerci, specialmente quando uno degli atleti... è anche il giornalista che poi ne fa la cronaca. In realtà quella giornata accadde molto di più. E' stata la Tua unica gara di quella stagione, sia individuale che a squadre, da poche ore è drammaticamente ufficiale il fatto che sia stata l'ultima Tua gara di sempre. Tu, che di gare in carriera ne hai vinte a centinaia, a Marsala, nella provincia, in tutta la Sicilia e in tutta Italia; Tu che avevi “ormai una certa età e più nulla da dimostrare”, che per venirci a dare una mano quella sera io e il presidente Peppe Cucchiara ti abbiamo dovuto “corteggiare” per un pomeriggio; Tu che avevi il terrore di non essere più Salvatore Granata, Maestro di biliardo e indiscutibilmente uno dei cinque giocatori siciliani più forti di ogni epoca... e io che mi sentivo piccolo così e troppo onorato e vergognato ad essere il Tuo capitano; io che quella sera giocai malissimo e fui il primo responsabile della sconfitta; io che a fine partita Ti sentii dire “Hai visto? Non ce l'ho fatta a farvi vincere!”, e che mi sentivo tutte le colpe del mondo, perché sapevo che se avessimo avuto un altro Granata al posto di Scavuzzo li avremmo sportivamente devastati.
Caro Salvatore, paterno amico, ho messo piede in Sala pochi mesi dopo la scomparsa di mio Padre, e tu per certi versi me lo ricordavi, anche perché avevate condiviso da ragazzini la stessa passione, ovviamente per il Biliardo, e me ne parlavi spesso. Mi raccontavi le stesse cose di cui mi parlavi lui, il Signor D'Alberti, la Sala in “via Panneri”, la carambola a quattro biglie, i biliardi con le buche... cronache da un mondo che, almeno per me, non c'era più.
Tu che eri stato un discreto pugile della nidiata marsalese dei Fenomeni (l'olimpionico Girgenti su tutti), Tu che eri un noto e apprezzato direttore di sala da decenni, eri, sei e resterai per sempre soprattutto un grande atleta e Maestro di Biliardo, con centinaia di gare vinte in carriera e una serie smisurata di consigli, lezioni, approfondimenti (sempre e solo in maniera gratuita) a chiunque ti chiedesse un consiglio, un parere. Non dimenticherò mai le Tue telefonate a qualsiasi ora, sempre uguali: “Ieri notte non ho dormito, ho studiato un sistema che ci permetterà di essere i più forti, ci vediamo in Sala che ve lo spiego”, non dimenticherò mai il silenzio assoluto quando aprivi il biliardo numero 3, il Tuo biliardo, e Ti mettevi ad allenare silenzioso, assorto nei tuoi pensieri. Noi tutti non dimenticheremo mai cosa sei stato Tu per noi, un padre, un padrino, un compagno, un leader, un consigliere, un amico. Il Tuo sorriso e la Tua voce rimbombano nel vuoto totale che la Tua dipartita ci ha lasciato dentro, e il mio pensiero va a tua moglie, ai tuoi tre figli e soprattutto a Davide, a cui tocca un'eredità biliardistica e morale che solo un altro campione com'è lui potrà reggere, ai tuoi nipotini. Il mio pensiero va a tutti i tuoi ragazzi, Peppe e “Tomasello”, Maurizio e Tumbarello, Castronovo e Gianluca, Giacomino, i piccoli Mario ed Emanuel... e arriva fino a tutti coloro che in Sala arrivavano ogni pomeriggio e trovavano Te che li accoglievi, Tuo fratello Andrea, zio Nino, Angelo, il Maresciallo, zio Enzo, Nino, zio Vito, il Signor Vito, Alessandro, “Rocco”, Enzo e tutti gli altri. Da oggi siamo tutti un po' più soli.
Che la terra ti sia leve, che Tu sia accolto in fondo alla radura.


Emanuele Scavuzzo,
con la partecipazione di tutto il csb “Biglie & Birilli” di Marsala (Tp), prossimamente Sala Biliardo “Salvatore Granata”