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11/09/2018 09:16:00

Marsala, il caso delle luci "private" fatte aggiustare dal Comune. Ecco di chi si tratta

 Nella seduta del consiglio comunale di Marsala, del 6 settembre, il consigliere Angelo Di Girolamo denunciava la sistemazione del verde pubblico e il cambio delle lampade, da parte di operai del Comune con tanto di cestello, in una proprietà privata in contrada Terrenove-Bambina.

Il fatto, trascritto nei verbali del consiglio, è stato ripreso anche da Tp24.it.

A parlare a distanza di quattro giorni, meglio tardi che mai, è il sindaco della città, Alberto Di Girolamo: nessun danno per l'Amministrazione Comunale che precisa che quelle lampade sono state cambiate, in vista della festa della contrada, sul piazzale antistante la Chiesa. Tutto normale, insomma.

Potrebbe essere, ma non è così.

Quella piazza risulta essere di proprietà privata, tutti i sagrati lo sono, tanto da esserci dei cancelli che delimitano lo spazio.

Il sindaco è intervenuto sulla questione sottolineando che nessun intervento in area privata è stato effettuato né autorizzato.
Lo ripetiamo, il sagrato della Chiesa è una proprietà privata non comunale, le dichiarazioni, quindi, lasciano il tempo che trovano.
La giurisprudenza consolidata indica perfettamente su chi grava il diritto di proprietà.
Che poi lo spazio privato sia illuminato da servizio pubblico potrebbe anche fare parte di una convenzione tra parrocchia e Comune, di cui, però, non c'è traccia.
La questione sollevata dal consigliere Di Girolamo è fondata, ed è indice di una approssimazione con cui l'Amministrazione continua a lavorare.
Il consigliere e la stampa, che il Primo Cittadino ha voluto citare, non hanno raccontato nulla di eccezionale se non un fatto che è realmente accaduto e che il sindaco avrebbe dovuto spiegare meglio, non certo liquidandolo con un : “Nè io né gli assessori abbiamo mai dato disposizione agli operai del verde pubblico o agli elettricisti di sistemare aiuole o di sostituire lampade in zone private”.
In ciò che scrive palesa la sua ingenuità, speriamo si tratti solo di quella: rende normale la sostituzione di lampade in piazza privata e dichiara che la pulitura e l'illuminazione è avvenuta in prossimità di una festa di contrada, che cade una volta l'anno. Questo da solo basterebbe per indicare la linea che l'Amministrazione adotta per le periferie, che vengono attenzionate solo in queste occasioni, poi tornano al loro degrado.
La via Istria è un orinatoio a cielo aperto, dai tombini esce pipì, il fetore è terribile e i bambini, che hanno solo la strada come svago, sono costretti a vivere in condizioni di igiene precaria.
I consiglieri Letizia Arcara e Oreste Alagna hanno inviato una nota all'Amministrazione con la quale dichiarano lo stato di degrado sociale delle periferie.
L'emendamento tecnico messo a punto dalla Giunta, al Piano Triennale delle Opere Pubbliche, ha effettuato un taglio consistente per l'arredo urbano e il decoro delle zone non centrali della città, la cifra rimasta ammonta ad appena 80 mila euro.
I due consiglieri annunciano la presentazione di un loro emendamento che avrà l'obiettivo di rimpinguare la voce in capitolo.
Si torna questo pomeriggio in consiglio comunale, alle ore 16.30, per discutere del Piano e degli emendamenti presentati sia dall'Amministrazione che da parte dei consiglieri comunali.



Politica | 2024-05-15 06:00:00
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