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16/10/2018 06:00:00

Rifiuti e Riscossione Sicilia: Musumeci all'attacco

 Nello Musumeci, presidente della Regione, è intervenuto all'evento “Panorama d' Italia”, non ha cercato scorciatoie e non ha utilizzato il politichese nelle sue dichiarazioni.
Ha ereditato una Sicilia all'ultimo posto per il sistema informatico, e non solo. Per questo motivo le pratiche restano ferme mesi e mesi, sul tavolo di qualche dirigente, per la ricerca di un documento che potrebbe essere richiesto subito: “ Sono dei criminali, li manderei in galera”.

Un giudizio duro che non lascia replica.
Si parla di fondi europei, la spesa deve essere certificata entro il 31 dicembre di quest'anno, la programmazione però è stata iniziata nel 2014, governo Crocetta, lasciata ad appena 6 milioni di spesa certificata, ce ne sono ancora da certificare, in meno di due mesi, altri 770 milioni di euro.
Traccia un bilancio su quello che è la sua esperienza di governo dopo un anno dall'elezione, tante difficoltà ma anche una soddisfazione: si sta investendo sulle start up e la Sicilia è tra le prime quattro regioni a farlo, superando pure il Piemonte. Musumeci vuole sottolinearlo questo risultato, così come precisa che il governo siciliano è stato lasciato da solo nel fronteggiare l'emergenza rifiuti in estate. Il governo nazionale non ha dato risposte, e il sistema di smaltimento è allo stremo.
Alle opposizioni che lo indicano come unico responsabile in quanto commissario, ha risposto che l'essere stato nominato tale non gli ha consentito di scavalcare tutta la burocrazia del settore.
E' all'Ars che il presidente ha voluto rendere il quadro completo della situazione, fare il punto sui rifiuti.
Ferma la gara di appalto per realizzare una ulteriore vasca di conferimento a Bellolampo, stessa cosa per la nuova piattaforma a Trapani. Rassicura che entro dicembre ci saranno le gare di appalto. Bloccati, questa volta per volontà del governatore siciliano, la realizzazione del termovalorizzatore della valle del Mela e la nuova discarica di Agira: non ci sono le condizioni di sicurezza.
Non c'è alcuna soluzione se non l'aumento della differenziata, in tutta la Sicilia solamente 80 Comuni arrivano al 20% di raccolta differenziata.
Il problema restano le città di Palermo ferma al 15%, Catania al 7,5% e Messina al 15%.
Stanno lavorando al nuovo piano dei rifiuti che prevede la realizzazione di un impianto si smaltimento per ogni provincia della Regione.
Per Peppino Lupo, capogruppo all'ARS per il PD, questo governo regionale è lento:
“Per arrivare alla soluzione del problema è necessario accelerare i tempi di attuazione del piano regionale assicurando anche la tutela dei lavoratori operanti nel settore, il crono programma del presidente Musumeci sull’attuazione del piano regionale rischia di slittare ben oltre i tempi previsti. Occorre certamente accelerare i tempi della riforma del sistema di gestione integrata ed avviare una collaborazione che, accanto ad un dialogo costante con l’esecutivo nazionale e ad un confronto con la commissione regionale, tenga conto della collaborazione dei sindaci”.

Approvato dalla Giunta regionale il nuovo bando per partecipare ai contributi della tabella H, contributi che possono essere richiesti da associazioni ed enti per svolgere determinate attività, tabella che nel periodo di Totò Cuffaro era il vasetto di miele più grande della Sicilia.
La somma stanziata è di 7.174.838,29 euro. Potranno partecipare al bando coloro che si spendono per il sociale, per la cultura, per il settore socio-sanitario, storico, sportivo, ricreativo, ambientale e di promozione dell'immagine e dell'economia locale.
Ogni domanda pervenuta verrà valutata dal dipartimento di riferimento, la somma sarà non più del 30% del budget stanziato dalla Regione.
Saranno tutelati tutti gli enti che destinatari di contributi che oggi non possono più essere erogati, a questi enti verrà attribuito un punteggio di 10 punti nella valutazione della relativa domanda.
Ci sono 15 giorni di tempo, dal momento della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, per la presentazione della domanda che dovrà contenere una serie di documenti, numero di dipendenti e i loro curriculum, dovranno altresì indicare tutte le spese di gestione per i tre anni precedenti, con i bilanci in ordine, e la finalità del contributo. Nella domanda l'ente o l'associazione dovrà indicare in maniera precisa il progetto, la valutazione della Regione oscillerà da 0 a 100, il minimo per rientrare in graduatoria è 70 punti.
Non potranno partecipare a questi contributi gli enti che godono di altri contributi regionali.

Nel frattempo c'è un ulteriore problema da affrontare legato a Riscossione Sicilia: una maxi sanzione di 12 milioni di euro applicata da Roma.
Riscossione è un ente che da 14 mesi non ha alcuna guida e che matura solamente debiti. La crisi nasce da una linea di credito garantita dalla Montepaschi, linea che è stata chiusa riprendendosi i 130 milioni di euro spettanti e che pertanto ha messo in crisi l'ente.
Riscossione nel 2017 ha deciso di trattenere una parte degli incassi che avrebbe dovuto versare alla Regione, circa 80 milioni di euro, una manovra non consentita e che ha fatto intervenire l'Agenzia delle Entrate.
Il presidente Musumeci all'Ars ha fatto intendere che si potrebbe procedere con la chiusura dell'ente, finora i meri tentativi di interlocuzione con il governo nazionale non hanno avuto alcun esito.
Una proposta l'ha fatta Giuseppe Milazzo, capogruppo di Forza Italia: creare un nuovo ente pubblico economico dove trasferire dipendenti e funzioni di Riscossione. Musumeci ha ascoltato senza però fare intendere il da farsi, mentre per Valentina Zafarana, capogruppo all'Ars per i Cinque Stelle: “ Il caso Riscossione è all’attenzione del governo nazionale. Il problema è la posizione attendista del presidente della Regione”.