La cugina del sindaco e il soprintendente pensionato, polemica per gli incarichi ad Erice

 Fanno discutere ad Erice gli incarichi dati dal Comune amministrato dalla sindaca Daniela Toscano. L’opposizione sostiene che ci siano incarichi illegittimi e vuole inviare gli atti in procura, la sindaca invece glissa, e non risponde. Di cosa si tratta?
Il primo caso è quello degli incarichi dati alla cugina della sindaca.

La vicenda è emersa durante l’ultimo consiglio comunale, dove l’opposizione ha sollevato il caso di diversi incarichi affidati ad Arianna Maggio, archietetto, cugina della sindaca.
Sono i consiglieri Simona Mannina e Alessandro Barracco a tirare fuori il caso con un’interrogazione che imbarazza non poco la giunta Toscano. Chiedono sostanzialmente di sapere se ci siano rapporti di parentela tra qualcuno dell’amministrazione e l’architetto.

La sindaca ha risposto che sì, Maggio è sua cugina, anche se con qualche tentennamento, e che questo non avrebbe nessuna rilevanza perchè c’è “la separazione dei poteri”. “C’è una netta separazione tra gli organi di indirizzo politico e quelli di indirizzo gestionale, sono loro che hanno affidato l’incarico e a loro dovreste chiederlo” ha detto la sindaca. Ma la risposta non convince i due consiglieri. “Sono incarichi che almeno per una questione di opportunità bisognava evitare - sottolinea Mannina. Ci sono degli incarichi dati dalla giunta, anche dall’amministrazione precedente in cui lei era vice sindaco e assessore. Un ultimo incarico è stato dato dalla Fondazione Erice Arte, di cui la sindaca Toscano è presidente. Quindi non poteva non esserne a conoscenza”, conclude Mannina. Un caso che mette molto in imbarazzo la sindaca Toscano.
La polemica si accende anche su altre figure di rilievo della fondazione, su altri incarichi che secondo l’opposizione sarebbero contro legge.

La Fondazione Erice Arte - si legge sul sito - “svolge attività culturali, educative, formative, didattiche, scientifiche, promuovendo, producendo e propagandando manifestazioni e spettacoli, volti a valorizzare la città di Erice, la sua Provincia, la Regione e la Nazione, nonché la tutela, la promozione e valorizzazione anche ai fini turistici dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico del nostro Paese, nonché in attività ed iniziative di alta valenza interculturale nello scenario euro mediterraneo”.

Presidente è la sindaca di Erice. Fanno parte del consiglio di amministrazione personalità di rilievo come Sebastiano Tusa, Paola Misuraca, Maurizio Vitella. Il soprintendente della fondazione è Giuseppe Butera. E’ proprio sul suo incarico che in consiglio comunale si accende un altro dibattito. Sempre la Mannina solleva il fatto che Butera sia pensionato. Quindi? “La legge Madia vieta che pensionati, sia di aziende private che enti pubblici, abbiano incarichi nelle pubbliche amministrazioni o di enti controllati dalle pubbliche amministrazioni”. E la fondazione, appunto, è stata fondata in seno al Comune di Erice. L’incompatibilità non esisterebbe se l’incarico fosse a titolo totalmente gratuito, o se non durasse per più di un anno. “Butera però percepisce 15 mila euro per l’incarico di soprintendente che detiene da più di un anno” ha rilevato Mannina. Anche questa faccenda è stata portata in consiglio comunale, e ha indispettito la Toscano che non ha risposto sul punto.

“Lei non entra nel merito delle opportunità che favorisce al territorio la fondazione. Si limita con superficialità ad una mediocre opposizione, a valutare atti tecnici giuridici. Da questa opposizione non ho mai visto un plauso. Do la risposta per iscritto”, ha ribattuto la Toscano.
Niente fare. “Io voglio sapere se abbiamo rispettato la legge.Non accetto la non risposta della sindaca, perchè poteva sospendere il consiglio e chiamare il signor Butera. Ritengo che ci possano essere dei profili di illegittimità sia sugli incarichi alla cugina sia su quello del soprintendente di Erice Arte. E ci può essere anche un danno erariale”. Mannina ha chiesto che il verbale della seduta fosse inviato alla Procura della Repubblica e alla Procura della Corte dei Conti.

“E’ una vergogna, questo sindaco non risponde mai alle interrogazioni”, dichiara il consigliere Alessandro Manuguerra.

Un caso quello degli incarichi sospetti che rende ancora più tesi i rapporti tra l’amministrazione Toscano e i consiglieri di opposizione.