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22/11/2018 06:00:00

Sicilia, i conti della Regione e le solite polemiche

La Regione ha dato prova della sua maestria cambiando il rendiconto di gestione, già parificato dai giudici contabili nel mese di luglio.
Mai si era vista una cosa del genere, lo afferma la Corte dei Conti che ha visto la sostituzioni di documenti contabili parificati con altri che saranno poi trasmessi all'Assemblea regionale.

L'esecutivo è stato convocato in udienza pubblica innanzi i giudici contabili per verificare se i rilievi mossi dalla stessa Corte in sede di approvazione del bilancio consuntivo sono stati ratificati o meno. E' stato il funzionario regionale Giovanni Bologna a presenziare, il presidente Nello Musumeci era impegnato ad accogliere il Ministro Danilo Toninelli, e il vice presidente, nonché assessore all'Economia, Gaetano Armao si trovava a Roma con il Ministro Tria.

A dissipare ogni dubbio è stato proprio Bologna, ci sono dei rilievi che sono stati inseriti in altro documento che dovrà poi essere approvato dall'Ars

Insomma, il rendiconto che hanno adesso le sezioni unite della Corte dei Conti, presieduta da Luciana Savagnone, non è il testo approvato a luglio.

Una strada nuova che percorre la Regione e che potrebbe non piacere ai giudici, che per questo hanno deciso di riunirsi in camera di consiglio prima del pronunciamento, per verificare se tutte le norme sono state rispettate nell'autorizzare la spesa del Parlamento siciliano.

Il presidente della Sicilia, Nello Musumeci, ha prontamente replicato alle parole della presidente della Corte dei Conti: “Parole irrituali”, dice il governatore, che “sorprendono e amareggiano”. Continua, poi, assicurando che gli uffici regionali hanno lavorato rispettando tutte le normative.

Gianfranco Miccichè, presidente dell'Ars, è preoccupato: senza l'approvazione del bilancio non sarà possibile pagare gli stipendi.

Non si tratta di tempi brevi, l' approvazione di un secondo e nuovo giudizio di parifica per il rendiconto regionale potrebbe avvenire tra qualche settimana.

E cosa si fa in assenza di rendiconto? Si va in esercizio provvisorio, a essere messi a rischio sono gli stipendi non dei dipendenti regionali ma di tutti quei lavoratori che prestano attività presso gli enti pararegionali, e quindi parliamo dei Pip, dei dipendenti della Resais, dei dipendenti dell'Istituto vite e olio, dei lavoratori dell'Esa.

Gaetano Armano, assessore all'Economia, rassicura tutti: non c'è alcun rischio stipendi, sottolinea anche come si tratti del rendiconto del 2017 e quindi relativo al governo Crocetta.

Lapidario Giuseppe Lupo, capogruppo all'Ars del Pd, che parla di immobilismo di questo governo di destra.

Lupo dimentica quando un altro magistrato contabile, Pino Zingale, non volle approvare il rendiconto del governo Crocetta perchè pieno di anomalie, problemi che adesso gravano su questo rendiconto 2017.