Caro direttore,
approfitto della vostra ospitalità per alcune riflessioni sulla seduta aperta del consiglio comunale a tema la disabilita.
Tenterò di non dare un taglio personale sulle considerazioni che mi appresto a fare. Ero al consiglio comunale con pregiudizio, con l'idea che il consiglio a porte aperte sulla giornata della disabilità fosse retorico e strumentalizzato, i fatti mi hanno dato ragione.
Entro nel merito. Sturiano ha lamentato un cattivo uso delle risorse disponibili citando la legge Crocetta sulla disabilita gravissima: un contributo a pioggia a suo avviso avallato dal direttore dell'Aias, che ha definito la distinzione tra le varie disabilità odiosa. Affermazione condivisibile, ma purtroppo esitono. Come ha chiarito la dott.ssa Piccione ci sono disabilita/handicap fisici, motori e mentali (divagazione: il peggiore a mio avviso è handicap di pensiero e la società di oggi è pervasa).
Mi permetto di citare un acronimo il DEATH che attiene alle normali attività quotidiane D sta per dressing E per eating, A per ambulating T per toileting H per Hygiene, poi SHAFT (perdonate i tecnicismi ma dagli interlocutori mi aspettavo di più). Distinzioni stabilite dalla scienza . non da Vittorio Alfieri e adottate dalla quasi totalità dei SSN.
Sorvolo sull'intervento di Aldo Rodriquez che pur dicendo di non volere utilizzare l'argomento per attaccare l'amministrazione, lo ha fatto: voglio solo ricordare che non figura tra i firmatari della mozione di sfiducia al sindaco, misteri della fede (grillina).
Adesso non posso non entrare nel personale, l'apoteosi l'ha raggiunta Arcara dalla quale ho dovuto sorbirmi una lezione sulla dignità, ditemi che sono su SCHERZI A PARTE.
Tutto questo per aver avuto l'ardire di criticare la scelta retorica (confermo) della data,pur avendo suggerito un data diversa proprio per evitare la retorica e la strumentalizzazione, suggerimento ottimo mi è stato detto, ma poi...
L'ho detto al consiglio è lo ribadisco, siete quasi tutti autoreferenziali. Perdonamatemi tediosita' e pedanteria. Grazie per l'ascolto
Vittorio Alfieri