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27/01/2019 06:00:00

Rapina coniugi Salone. Le indagini si concentrano sulle immagini lungo il percorso di fuga

Ha colpito tutta la comunità ericina e trapanese la rapina/sequestro subita lo scorso fine settimana dai coniugi Salone, l'ex primario chirurgo in pensione, Renato Salone, e la moglie Francesca Paola Maltese, in servizio nel reparto di ginecologia dell'ospedale Sant'Antonio Abate.

Una notte da incubo raccontata della signora Francesca Paola Maltese - "Mi sono vista entrare in camera da letto quattro persone vestite di scuro con passamontagna, luce alla fronte e guanti, hanno immobilizzato sia me che mio marito. Ho detto che mio marito è cardiopatico e hanno risposto con accento palermitano che dovevamo stare tranquilli e che non avrebbero fatto nulla se davamo quello che volevano".

Il racconto del signor Renato Salone - "Ogni tanto quello più cattivo mi minacciava con la pistola e mi diceva che non avrei rivisto più mio nipote e che avrebbero ammazzato mio figlio se non trovavano i soldi e l'oro. Hanno fatto un rumore madornale, speravo che passasse la vigilanza e che qualcuno se ne accorgesse ma purtroppo non è stato così".

La banda - Il commando di rapinatori formato da almeno quattro banditi, armati e con il volto coperto, ha fatto irruzione nella camera da letto, dopo aver scavalcato il muro di cinta ed essere entrati dalla veranda del piano superiore.

Il raid - Un vero e proprio raid, quasi come un'azione militare, quella avvenuta intorno alla 1:30 di notte tra sabato e domenica scorsa. I banditi sapevano della presenza di una cassaforte e di un caveau che la conteneva e che in questo periodo la casa fosse priva di impianto di allarme per via di alcuni lavori di ristrutturazione. Per questo, è sicuro che da tempo preparavano il colpo nei minimi dettagli, attrezzandosi per abbattere addirittura una parete e tagliare l’acciaio della cassaforte.

L'azione - Al rifiuto del chirurgo di consegnare la chiave del forziere - ha detto ai rapinatori di avere lasciato la chiave in una cassetta di sicurezza in banca - i banditi non si sono affatto scoraggiati, hanno iniziato ad abbattere la parete del caveau sotterraneo e dopo aver tagliato la cassaforte hanno portato via il sostanzioso bottino di preziosi e gioielli e sono sono fuggiti indisturbati.

Le indagini – Intanto proseguono le indagini della polizia che con l’aiuto dei coniugi Salone sta cercando di stabilire l’ammontare del valore economico di quanto rubato, e per quel che riguarda le investigazioni vere e proprie, si stanno acquisendo le registrazioni video delle telecamere di sorveglianza della zona, soprattutto quelle del possibile tragitto di fuga utilizzato dai banditi. Lungo quel percorso, infatti, oltre alle telecamere di alcuni negozi e abitazioni private, ci sono le videocamere di un supermercato ma anche quelle della stazione dei carabinieri di Valderice.