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28/01/2019 10:15:00

I Comuni chiedono indennità di occupazione delle case abusive. I proprietari non ci stanno

 Alcuni Comuni della provincia di Trapani da un po' di tempo hanno chiesto il conto ai proprietari delle case abusive costruite sulla costa.

Le amministrazioni hanno, infatti, chiesto dai 5 ai 30 mila euro a ciascun proprietario per indennità di occupazione degli immobili che secondo la legge, visto che sono irregolari, sono passati al patrimonio comunale, e che nel frattempo restavano nella disponibilità dei proprietari. Una diffida che non ha trovato, ovviamente, d'accordo i proprietari che, come sottolinea l'avvocato Vincenzo Maltese di “Codici-Centro per i diriti del cittadino”, nel corso degli anni hanno pagato Imu e Tari. Al momento hanno inviato le diffide le amministrazioni di Valderice e Trapani.


“Si tratta di beni già acquisiti al patrimonio comunale da molti anni”, chiarisce l’avvocato Maltese. spiegando che “la questione è articolata, dovuta alle variegate leggi regionali di urbanistica ed estesa ai diversi Comuni del Trapanese che hanno ritenuto di procedere con le diffide di pagamento, per aver occupato negli anni l'immobile, versando tuttavia le imposte comunali quali Imu e Tarsu, e non averlo reso nella disponibilità del Comune”. Il legale ha annunciato ricorso in sede giudiziale contro le diffide dei Comuni.
Maltese, richiamando un consolidato orientamento giurisprudenziale sostiene che “il danno da occupazione abusiva non può ritenersi in re ipsa e non può coincidere con il semplice evento dell'occupazione. Di conseguenza è preciso onere del danneggiato provare l'effettiva entità del danno e, cioè, la concreta lesione derivante dal non aver potuto locare l’immobile o comunque utilizzare direttamente e tempestivamente il bene”. Visto “il vincolo di inedificabilità assoluta (entro 150 metri dalla fascia costiera), - conclude Maltese - anche nell’ipotesi in cui il bene si fosse trovato nel corso degli anni nel godimento dell'Ente, questo non avrebbe mai potuto utilizzarlo”.