Un concorso per giovani, anzi giovanissimi, e adulti su temi delicatissimi come droga e mafia. Entrambi, si sottolinea nel tema del concorso, “contro la vita”. L’iniziativa è promossa, nell’ambito di “Terra senza mafia”, dall’Opera di religione “Monsignor Gioacchino Di Leo” (responsabile è don Francesco Fiorino), in collaborazione con la Caritas della Diocesi di Mazara del Vallo e con il patrocinio del Comune di Marsala.
Il concorso è aperto agli alunni dalla quarta elementare al quinto anno delle scuole superiori, ma anche a chi la scuola l’ha lasciata da tempo. Ci si potrà esprimere con la prosa, la poesia, sia in italiano che in siciliano, gli elaborati grafici (disegno o dipinto) e la fotografia. Tutte le opere artistico-culturali dovranno essere inviate entro il 31 maggio. Presentazione delle opere e dei vincitori sarà in ottobre.
“La droga ti controlla… la droga ti uccide” si legge nel manifesto dell’iniziativa. Con le migliori trenta opere selezionate dalla giuria sarà realizzato il volume “Terra senza mafia”. Saranno premiati i primi tre classificati di ogni categoria di partecipanti. Categorie suddivise in alunni di elementari, scuole medie inferiori e superiori.
E naturalmente adulti. A tutti i premiati, inoltre, sarà offerto un viaggio socio-educativo a Caltanissetta e Canicattì. E in quest’ultimo centro ci sarà la visita alla casa natale e alla tomba del giudice Rosario Livatino, ucciso dai killer della “stidda”, l’organizzazione criminale che voleva ribaltare Cosa Nostra, il 21 settembre 1990. Il magistrato vittima dell’agguato lungo strada che collega Agrigento a Caltanissetta.