Gentile Direttore di Tp24.it,
Sono trascorse poche ore dall'invio alla Sua Cortese Attenzione di uno scritto riguardante l'ennesima iniziativa impropria ed inopportuna della amministrazione urbana di Marsala (i "gazebi" che invadono il Lungomare Mediterraneo) e adesso mi trovo a dovere scrivere dello scempio umano che viene attuato più che spesso -direi con sistematica regolarità- nelle aree extraurbane della Città di Marsala.
Sono le 16,30 circa del 29 Giugno 2019 e nell'area di C.da Santo Padre delle Perriere si compie ancora una volta un atto criminoso nei riguardi dell'ambiente: vengono bruciati quantitativi consistenti di pneumatici, che determinano danni immediati nelle aree vicine, in particolare alle persone che abitano in prossimità di questo "falò", nonché inevitabili conseguenze per l'intero ambiente, che attengono a danni irreparabili per l'aria, i terreni, le acque; una colonna di fumo nero si leva, in atto, oscurando -addirittura- l'intera zona prima indicata, indirizzandosi minacciosamente verso le zone di C.da Strasatti e, poi, in avanti fino ad invadere il territorio di Mazara del Vallo ed oltre.
Più volte, per senso civico e -di più- per rispetto del pianeta, ho segnalato questi eventi, addebitabili solo alla scelleratezza umana, agli Enti ed agli organi preposti alla giusta salvaguardia dell'ambiente: il risultato, zero assoluto!
I Carabinieri rispondono che gli interlocutori sono i Vigili Urbani, i quali - dal canto loro - affermano che occorre fare riferimento all'autorità giudiziaria, oppure al sindaco che è altresì a capo della sanità e, perché no, alle Guardie Ambientali: ma dove "vivono" costoro e cosa fanno ? Chi li ha mai visti?
Cosa aggiungere, per ribadire ancora che la minaccia perpetrata nei riguardi della nostra "insostituibile" Terra non ha confini ?
Cordialmente, Ing. Antonino Napoli.