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31/07/2019 18:00:00

Morte sul lavoro a Trapani, Tumbarello (Feneal Uil): "Servono più controlli e sicurezza"

Sulla morte dell'operaio alcamese, Luca Guastella, 52 anni, deceduto ieri a causa di un incidente sul lavoro - era sul tetto della Chiesa San Giuseppe in Carminello, di Trapani, dove sono in corso lavori di ristrutturazione - c'è l'intervento di Giuseppe Tumbarello, segretario della  Feneal Uil. 

“L’ennesimo incidente mortale sul lavoro a Trapani dimostra come le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro, la prevenzione degli incidenti e i controlli nei cantieri siano ancora oggi insufficienti", afferma il segretario generale Feneal Uil.

“ La Uil  - continua - sostiene da sempre la necessità che tutti gli attori della prevenzione collaborino in maniera proficua per una corretta applicazione delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro. Il sindacato ha chiesto con diverse manifestazioni a livello nazionale e regionale che il Governo individui una strategia che possa permettere di creare una rete che impegni istituzioni, organi di vigilanza, datori di lavoro, rappresentanti dei lavoratori e lavoratori, affinché le prescrizioni normative non rimangano astratte, ma vengano tradotte in buone pratiche. Non c’è più tempo da perdere”.

Diocesi di Trapani - La comunità diocesana di Trapani esprime sentimenti di commossa partecipazione al dolore dei familiari di Luca Guastella, l’operaio morto in seguito ad un incidente mentre lavorava nel cantiere della Chiesa di San Giuseppe del “Carminello” a Trapani.

Il vescovo Pietro Maria Fragnelli, appresa la dolorosa notizia, si è recato immediatamente presso la sala mortuaria dell’Ospedale “Sant’Antonio Abate” per esprimere la sua personale vicinanza.

Il cordoglio dell'amministrazione di Trapani - L’Amministrazione e l’intera città di Trapani si stringono attorno alla famiglia di Luca Guastella, consapevole che un messaggio di cordoglio non cambierà lo stato delle cose. Ciò nonostante la Nostra città chiederà in tutte le sedi competenti che si faccia luce su questo triste accadimento, che ha sottratto un onesto e probo lavoratore ai suoi cari. Non è concepibile che ancora nel 2019 si muoia di lavoro, soprattutto in una terra come la nostra dove il lavoro dev’essere la più alta forma di riscatto dal malaffare e dal becero clientelismo.