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03/08/2019 02:00:00

Trapani, riapre dopo anni di chiusura la Chiesa di Santa Maria del Gesù

Riapre, dopo alcuni anni di chiusura, la Chiesa di Santa Maria del Gesù nel centro storico di Trapani, una delle chiesa più belle della città. Domenica prossima 4 agosto alle 21, per celebrare la riapertura al culto, si terrà anche un concerto aperto al pubblico.

Da sabato prossimo inoltre tornerà ad essere celebrata nella Chiesa di Santa Maria del Gesù la messa vespertina prefestiva della comunità parrocchiale di San Pietro, ogni sabato alle ore 18.30.

Cenni storici sulla chiesa di Santa Maria del Gesù a cura dello storico trapanese Salvatore Corso.

Pochi ricordano la denominazione dialettale Santamaragésu. I Francescani Minori Osservanti giunsero a Trapani nella prima metà del XV secolo e s’insediarono accanto all’antica chiesa Santa Maria dei greci, fuori le mura di levante della città, nei pressi dell’attuale via Spalti. In seguito, per mezzo di uno di loro particolarmente attivo nella raccolta delle elemosine, nel 1427 edificarono o adattarono fuori le mura la loro chiesa, dove c’era la tavola di Santa Maria dei greci.

Quando nel 1536 l’imperatore Carlo V decise di costruire in quella sede la Caserma dei suoi gendarmi, ordinò lo sgombero ed i frati trovarono, a spese dell’erario, una nuova sistemazione dove ora sorge la chiesa Santa Maria di Gesù. Gli spazi furono ottenuti attraverso l’abbattimento della prima chiesa della città, dedicata a San Giuliano Martire e della vicina chiesa San Marco dei Veneziani che avevano lasciato, come altri, il loro Consolato.

La chiesa che da allora i Francescani Minori Osservanti edificarono e completarono presenta due parti con una risega interna ed esterna, a tre navate, con colonne in muratura, tre absidi poligonali. Tra le opere che vi si conservano: una terracotta invetriata Madonna con Bambino, del fiorentino Andrea della Robbia (1435-1525). L’opera è sistemata sotto un baldacchino di marmo, sostenuto da due colonne che recano lo stemma della famiglia Staiti: baldacchino, attribuito ad Antonello Gagini e completato negli ornamenti dai figli. Notevoli le sculture conservate nella chiesa: nell’abside centrale Immacolata del 1624 di Francesco

Lo Mastro; nella navata di sinistra, oltre alla cappella del Crocifisso, l’altare della Porziuncola con

una tela di Domenico La Bruna (1699-1763); a sinistra dell’ingresso il ciborio di marmo del XVI secolo, scuola di Gagini, con stemma della famiglia ebrea - si noti - Ciambra.

Si ammirano ancora opere di insigni artisti trapanesi: pitture di Giuseppe Felice (1661-1786), Vito e Andrea Carreca (+1677) e sculture di Mario Ciotta (secolo XVII) e Antonio Nolfo (*1696).