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07/08/2019 17:00:00

Scrive Pietro Pedone, sulla questione Stagnone e Acqua Sal

Nel dibattito sullo Stagnone è recentemente intervenuto un sedicente difensore del CAPITALE NATURALE (potete leggere qui l'articolo) il cui livello di consapevolezza si misura con il desiderio di non vedere più tagliate le INFESTANTI CANNE AMERICANE o ARUNDO DONAX che stanno prendendo il sopravvento sui GIUNCHI ENDEMICI e sulle comunità ALOPHITE.

Lasciamolo nella sua ignoranza ed invece ritorniamo seriamente sulla questione STAGNONE su cui si è espresso di recente e a gamba tesa il Consiglio Comunale (qui l'articolo).

Certo a gamba tesa lo dico perché ha dato voce ad una certa pancia che non intende neppure aspettare l'esito della procedura ambientale VIA/VAS/VINCA...prevista per il progetto ACQUASAL.

Certo un Consiglio Comunale è l'organo massimo di governo ma su questioni che prevedono una risposta SCIENTIFICA da venire su quali basi si esprime?

Le sole argomentazioni sono quelle del Consigliere Nuccio supportate da una ristretta cerchia di studiosi che pur avanzando dubbi non ritengono sia necessario attendere gli esiti della procedura ambientale. Beh! SIAMO ALLA deregulation!!!
Farebbe bene il Consiglio Comunale a riflettere e forse a studiare meglio i dinamismi costruttivi dello Stagnone che, certo naturali sono ma anche fortemente ANTROPICI vista l'estensione delle vasche salanti in tutta la Laguna.

Farebbe bene il Consigliere Nuccio ad attendere l'esito della procedura ambientale prima di far intravedere mostri a persone che per ovvie ragioni di incompletezza della procedura non possono che rispondere in senso umorale con il noto NO di pace al più sagace SI di guerra. 

Pietro Pedone