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29/08/2019 08:00:00

Scrive Francesco, sulla "favola" dei Comuni Elimo Ericini

Spettabile redazione si continua con una disinvoltura culturale ed anche arroganza a dire quello che non è, falsando il Mito, la Storia, l'Archeologia e mortificando la verità storica.

Gli Elimi, popolazione Euro-Asiatica, Troiani, sconfitti dai Greci e reduci della guerra ; approdarono nella Sicilia Occidentale e fondarono tre Città : Segesta ( la capitale politica ), Erice, ( la capitale religiosa ) ed Entella, ( la capitale economica-commerciale ).

Il circuito dei "Comuni Elimo-Ericini " storicamente non esiste, è una favola raccontata male, è soltanto un espediente "politico" per inventarsi una attrazione turistica-culturale nel circondario dell'Agro Ericino.

Ovviamente, considerarsi Elimi non è da tutti, sa di "snob" di pregiata antichità.

A pagarne le conseguenze, come al solito, sarà Monte Erice, l'unica Città fondata dagli Elimi ed ancora abitata, ma con un tessuto sociale in via di estinzione ( circa 180 residenti invernali, ma stranamente all' anagrafe ne risultano circa 800 ).

Ci stanno rubando anche l'anima, a questa cittadina di Nobile ed Antica Civiltà, la politica e le amministrazioni succedutesi , hanno ridotto questo gioiello storico ( che il mondo intero ci invidia ) ad un "misero villaggio stagionale "

Non esistono scuole di nessun ordine e grado, nessuna banca, nessun distributore di carburanti, tutti gli uffici comunali trasferiti giù nelle frazioni ( durante l' ultima amministrazione del signor Tranchida, pur essendo sede istituzionale del comune ).

Occorre una seria rettifica dei confini comunali, ormai le sue frazioni , giù a valle, rappresentano una continuità territoriale con la città di Trapani, le frazioni di Monte Erice, rappresentano una grossa "palla al piede" per la sua rinascita culturale, civile e sociale.

Monte Erice ha caratteristiche uniche, particolari, non può essere amministrata come una qualsiasi appendice territoriale, necessità di una particolare amministrazione per come particolari sono le sue caratteristiche.

Soltanto un intervento di grande spessore culturale potrebbe salvarci, inserire Monte Erice nel prestigioso circuito dell'Unesco, come Patrimonio Mondiale dell' Umanità.

Alla politica non interessa, altri sono i progetti geo-politici dei politicanti di turno, sminuire la fama e l' importanza di questa cittadina per poterla distribuire con arrogante e scarsa sensibilità culturale alle cittadine ed ai paesi limitrofi".

 

Francesco 

 

 



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