Caro direttore, ero presente al consiglio comunale di Marsala del 29 ottobre scorso. Il suo giornale ha riportato la cronaca fedele dei fatti, aggiungendo i commenti sui social, i fatti sono accaduti in seguito alla richiesta della consigliera Letizia Arcara di esporre a Sala delle Lapidi, il crocefisso. Ho assistito a 85 primi tra il serio e il faceto, peccato si trattasse di un argomento che riguarda tra gli aspetti più intimi della coscienza di ognuno, la fede. Voglio togliere fin da subito ogni possibile dubbio, non credo in Dio, né Allah, né Yahweh, né Buddha, Confucio o Zarathustra. La Arcara motiva la sua istanza, con la necessità di recuperare un simbolo della nostra cultura. Intervengono la Licari la Alagna, motivando la loro contrarietà, perché ritengono il crocefisso un simbolo di fede, e di essa si occupa la coscienza, idem lo pensa Ferreri, anche lui avverso l'esposizione. La Ingrassia espone il suo dissenso, parafrasando la motivazione è identica alle altre, la fede attiene alla sfera privata, va da sé che l'aula consiliare è luogo pubblico, quindi il crocifisso non va esposto. La parte seria del consiglio. Adesso il faceto. La Arcara ricorda alla Ingrassia le origini storiche dell'Europa, il cristianesimo. La Ingrassia le ricorda gli errori della chiesa con le crociate ad esempio, peccato che le stesse le abbia fatte la chiesa cattolica, ente del cattolicesimo non del cristianesimo, e anche la, crociata, Albigese fu bandita dalla chiesa cattolica per gli eretici cristiani Albigesi o Catari. La Arcara ironicamente si complimenta con la Alagna. Si è citato di tutto di più, temi storici, crociate, Patti lateranensi, addirittura fascismo e, Togliatti,etici quali eutanasia, fine vita, decreto Cirinna' (parificazione unione civile tra due componenti dello stesso sesso con la coppia eterosessuale). Poi afferma sapeva che l'istanza avrebbe comportato una divisione nell'assise, e rammenta che lo furono quella di biasimo a Salvini sulle politiche immigratorie e la cittadinanza a Mimmo Lucano.. Se la memoria non m'inganna entrambe rigettate. Sul crocefisso accolta. Poi vorrei comprendere l'astensione della Meo e, di Ferreri, dopo il biasimo all'istanza della Arcara. Il tutto con buona pace della revisione del concordato dei patti lateranensi 1984 firmato dal cardinale Casaroli e Bettino Craxi che affermava: il cattolicesimo non è più "religione di stato" Direttore mi perdoni il sarcasmo ma siamo in tema. Caro consiglio comunale di Marsala, dolcetto o scherzetto?
Grazie dell'ospitalità
Vittorio Alfieri