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22/12/2019 06:00:00

Trapani, Baldo Gucciardi: " Il PD provinciale deve avere una nuova classe dirigente"

 Baldo Gucciardi, deputato regionale del Pd e vice presidente della commissione bilancio, il governo Musumeci sta facendo dei tagli lineari che comporterebbero anche un taglio di 4,5 milioni di euro in meno per l’aeroporto di Trapani Birgi. Dobbiamo spaventarci?

No assolutamente, non dobbiamo spaventarci perché quello che è stato scritto non corrisponde alla realtà degli atti. E’ stata certamente una superficialità degli organi di governo che hanno anticipato dei tagli che non sono assolutamente codificati in nessun atto. Noi stamattina stiamo ancora discutendo il rendiconto del 2018 e le osservazioni che ha mosso la Corte dei Conte. Non sappiamo ancora questi tagli quali dovranno essere, la giunta si riunirà a brevissimo per discutere gli assestamenti di bilancio e quindi decidere cosa tagliare e poi il consiglio dei Ministri potrebbe decidere per la rateizzazione del disavanzo in dieci anni.

Perché allora c’è stato questo lungo elenco di capitoli su cui tagliare?

Perché prima di deliberare gli atti c’è qualcuno che anticipa alla stampa dati che sono solo nella mente di alcuni, questo non può passare. Io ero presente in V commissione, che si occupa di turismo, e abbiamo espresso parere favorevole sulla spesa degli oltre 9 milioni che sono appostati per il bilancio 2019, alla presenza anche dell’assessore regionale Messina. La commissione ha detto no a quel taglio, tuttavia la giunta poi potrà decidere quello che sarà più corretto per raggiungere la cifra dei 255 milioni di euro.

Perché il presidente Musumeci quando si parla di disavanzo dice che la responsabilità è del passato e in particolare del governo di Rosario Crocetta?

Questo è l’errore più grave che commette il presidente Musumeci, lui deve apportare le soluzioni ai problemi che il governo della scorsa legislatura si è trovato tra i piedi ereditandolo davvero dal passato, parliamo di tre miliardi e cento milioni di disallineamenti che derivavano dalla legislatura di Raffaele Lombardo dove Gaetano Armao era assessore al Bilancio. Il presidente Musumeci cosparge la sua strada di nemici per nascondere le incertezze e l’incapacità nel risolvere i problemi. E comunque il governo giallo rosso proverà a dare una mano spalmando il disavanzo in dieci anni, nonostante Musumeci continui ad insultare il governo nazionale e l’opposizione regionale.

Gucciardi, ha partecipato ad una riunione politica, a Trapani, con Francesco Brillante e Camillo Oddo. A che punto è il Pd provinciale?

Io sono stato invitato e sono andato, c’è in corso un tesseramento con un metodo nuovo rispetto al passato. Prima i tesseramenti non erano controllati, adesso si determina la presenza fisica di chi si iscrive, probabilmente adesso saranno molto meno. Ho visto che eravamo in pochi in quella riunione e ho proposto di farne una più allargata dopo il 31 dicembre, alla presenza del commissario regionale, Losacco, anche perché in provincia si voterà a cominciare da Marsala. C’è la necessità e l’urgenza di dotare gli organismi di classe dirigente. Le scelte dovranno essere dei territori, le scelte su Marsala devono farle i marsalesi e non chi viene da fuori.

Il sindaco Di Girolamo si vuole ricandidare come sindaco uscente gli spetta, è così un po' dappertutto. È un problema per il Pd?

No, per il Pd non c’è alcun problema ma non in tutti i posti dove c’è un sindaco uscente ci si ricandida. Ovviamente il sindaco Di Girolamo ha il diritto di fare le sue scelte, a me non sembra che ci siano troppi marsalesi che smaniano per la voglia di continuare con questo andazzo di governo. Quando il governo della città diventa una sorta di camera blindata lontano da quella che è la conoscenza per i cittadini.
Io credo che una riflessione il sindaco e i suoi amici la debbano fare, fermo restando che ho profondo rispetto per la persona e per la figura di sindaco, ha tutto il diritto di fare le scelte che vuole così come il Pd.


Lei accennava al governo giallo rosso, tutti dicono che a marzo si voterà. Secondo lei è così?

Io ho la sensazione che si parli delle elezioni così come si parli degli assestamenti di bilancio e tagli a destra e manca. E’ giusto che i giornalisti animino il dibattito ma credo che sarebbe un disastro per il Paese una elezione in primavera, ci porrebbe nei confronti degli altri Stati in una condizioni di debolezza, l’Italia non merita questo. Al di là della dialettica esasperata credo che di elezioni non ce ne saranno.