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23/12/2019 06:00:00

Marsala, Salvatore Lombardo: “Il nuovo sindaco? Servono idee e persone competenti”

Notaio Salvatore Lombardo, ex sindaco di Marsala, ha amministrato la città dal 1993 al 2001. Ancora oggi in molti ricordano quell'esperienza molto positiva, e desidererebbero un suo ritorno ad amministrare la città.

 

Ringrazio per la stima e l'affetto. Ma le pazzie si fanno una volta. Mi fa piacere che dopo tanti anni mi pensano.

 

Però fa riflettere un fatto. Le persone hanno sì un bel ricordo di lei, ma in questi 20 anni cosa c'è stato?

 

In questi 20 anni ci sono stati tanti sindaci che hanno lavorato nell'interesse della città, è vero che lo hanno fatto con capacità proprie e ognuno diverse.

 

Molti però hanno detto quando amministrava lei era più facile perchè i Comuni avevano più soldi, oggi invece i sindaci sono molto in difficoltà.

 

Sicuramente avere una situazione di cassa migliore consente di amministrare meglio. Però quando c'eravamo noi, anche se c'erano trasferimenti da parte di Stato e Regione, ce n'erano pochissimi dall'Europa. Era difficile catturarli. Adesso si è andati in compensazione. Oggi sono molte di più, poi, le entrate dei tributi locali. E' più facile recuperare determinate somme, andare a chiedere di pagare le tasse sui rifiuti in alcune zone di Marsala non era facile, per esempio.

 

Lei ogni cinque anni viene stuzzicato, tirato per la giacchetta, quando si parla di elezioni. Cinque anni fa ha fatto una scelta di campo ben precisa. Perchè non aveva fatto più apparizioni pubbliche, non si era schierato con nessuno, ma cinque anni fa ha sostenuto pubblicamente Massimo Grillo. Cosa che fece scalpore in città, perchè nel 2001 siete stati antagonisti per le elezioni alla Camera dei Deputati, dove vinse lui. Perchè allora fece quella scelta?

 

Quella scelta è nata non improvvisamente ma da un discorso che si era portato avanti in un tavolo nato per trovare un soggetto che potesse fare il sindaco. La scelta di Grillo non era colorata politicamente. Era un tavolo per cercare di trovare il migliore candidato. Diversi avevano presentato la propria disponibilità, poi si è fatta sintesi su Massimo Grillo. Non abbiamo vinto.

 

E come giudica oggi Marsala dopo cinque anni di amministrazione Di Girolamo?

 

In 20 anni non ho mai espresso giudizi sui sindaci e sulle amministrazioni che si sono succedute. Da cittadino dico che questa città è un po' indietro. Non dico che è colpa di qualcuno, ma è un dato di fatto. Tanti anni fa la città di Marsala era il faro della provincia di Trapani, oggi non lo possiamo dire, siamo stati scavalcati da altre città. Questo dipende da tanti altri fattori su cui non voglio entrare nel merito, non l'ho mai fatto. Non serve il mio giudizio. Il giudizio sul sindaco è una bellissima cosa, perchè basta andare in giro per la città, e chiedere alle persone.

 

Alberto Di Girolamo qualche giorno fa ha detto “perchè non dovrei ricandidarmi?”. Sostiene che un sindaco, a prescindere dal sostegno dei partiti, dovrebbe ricandidarsi per continuare il lavoro. Cosa ne pensa?

 

E' un discorso che deve valutare da solo. Se ritiene di ricandidarsi è perchè è sicuro che la città possa esprimere un giudizio a suo favore.

 

Lei non si candida. Ma qualcuno le tira la giacchetta per chiederle un sostegno, di avere un endorsement? Ci sono già alcuni nomi in campo.

 

E' giusto che i cittadini che hanno delle idee da mettere in campo facciano un passo in avanti per proporre soluzioni per la città. Ho apprezzato una lettera firmata dai deputati Stefano Pellegrino e Eleonora Lo Curto nella quale dicono che bisogna uscire dal blocco partitico e trovare nuove energie, mettere assieme una coalizione al di sopra delle parti. Al di là del sindaco bisogna che ci siano persone competenti che lo assistano.

 

Girano tanti nomi in questo momento in città, quale potrebbe essere quello che potrebbe vantare il suo sostegno. C'è ad esempio quello di Nicola Fici.

 

E' un giovane che si sta facendo avanti, è chiaro che bisogna vedere quali sono le forze politiche che lo sostengono e valutare le possibilità di portare avanti un serio progetto per la città.

 

Diego Maggio? E' vero che va alle sue riunioni?

 

Mai partecipato alle riunioni di nessuno. Sono tutti candidati che possono dare buoni risultati se sono espressione della società civile e contornati da persone competenti.

 

La stessa risposta vale per tutti, capiamo.

 

Esatto.

 

Però lei dà una linea guida. Dice che bisogna fare una squadra molto aperta, e non ridotta agli schieramenti. Anche se sembra che a Marsala si vada nella direzione opposta, centrodestra contro centrosinistra.

 

Non credo che si arrivi a questo. Non ci sono partiti che da soli riescano ad eleggere un candidato. Anche i partiti che a livello nazionale vantano certe percentuali non credo che a Marsala prenderanno questi consensi come liste. Bisogna creare un raggruppamento che possa dare buoni risultati, non dimenticando un concetto a me caro.

 

Quello della cotoletta?

 

Esatto. E' il mio piatto preferito, e tutto dipende dal contorno. Alla cotoletta bisogna mettere accanto le patate fritte, se alla cotoletta metto attorno il pomodoro con l'aceto ho rovinato la cotoletta. E' facile intuire quello che voglio dire. Il piatto principale è fondamentale, ma è anche vero che attorno ci vogliono degli ingredienti validi.

 

Lei è molto vicino al presidente della Regione Nello Musumeci. C'è un rapporto di stima reciproca. Può venire da lì qualche indicazione?

 

Io ho rapporti cordiali con tutti. Sono molto amico con tutti ho buoni rapporti con persone di ogni schieramento. Ripeto i discorsi su partiti e schieramenti a livello locale non contano, contano le persone e le idee.