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22/01/2020 13:20:00

Marsala, il Comune vuole la gestione dei pontili dello Stagnone

Il Comune di Marsala vuole prendersi la concessione dei pontili dello Stagnone al posto del Libero Consorzio Comunale di Trapani. Lo annuncia con una nota il sindaco di Marsala Alberto Di Girolamo, che afferma che l'amministrazione ha risposto e non si è tirata indietro rispetto alla richiesta inviata dall'Ente provinciale, riguardo alla possibile gestione in concessione della Riserva.

Sulla vicenda dei pontili e della loro possibile privatizzazione - il Libero Consorzio ha pubblicato un avviso pubblico per la manifestazione d'interesse da parte di privati - ne parliamo più ampiamente in un nostro articolo che potete leggere qui.  

"Si comunica la disponibilità di questo Comune a subentrare nella concessione di pontili, passerelle e solarium in legno presenti nella Riserva naturale dello Stagnone”. È quanto scriveva lo scorso 8 Gennaio il sindaco Alberto Di Girolamo in risposta al Libero Consorzio comunale di Trapani, il cui Commissario straordinario chiedeva al Comune di Marsala di esprimersi in merito al suddetto subentro per assumere la gestione di pontili e affini. “Alla luce della mozione presentata Lunedì scorso in Consiglio comunale - afferma il sindaco Di Girolamo - mi sembra doveroso portare a conoscenza dei cittadini che questa Amministrazione non si è tirata indietro rispetto alla richiesta del Libero Consorzio. Ovviamente, aggiunge il sindaco, il nostro subentro non può che essere subordinato al preventivo impegno economico di manutenzione straordinaria da parte del competente Assessorato Regionale, al fine di rendere fruibili pontili, passerelle e solarium. Successivamente, sarà il Comune ad assumersi la piena gestione delle suddette strutture lignee, fino alla naturale scadenza della concessione”.

Dallo scorso Dicembre, con Ordinanza dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Marsala, è stato interdetto l'utilizzo di pontili, passerelle e solarium collocati nello Stagnone, in quanto impraticabili, precari e pericolosi per la pubblica incolumità.