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08/02/2020 06:00:00

Marco Campagna: “Finita l'epoca del baronato nel Pd in provincia di Trapani”

Marco Campagna, è ancora segretario provinciale del Pd?

 

A qualcuno magari dispiace ma sì, lo sono ancora.

 

È un periodo difficile per la politica? Come si entra allora nei tessuti sociali?

 

È una occasione, invece, nuova per la politica. Bisogna tornare sui territori e a raccontare le esigenze dei cittadini, c’è anche la voglia di partecipare a momenti aggregativi per affrontare le criticità locali. Questo è il tempo nuovo da affrontare lo devono capire i partiti, non si può stare a guadare dallo specchietto retrovisore il tempo passato ma c’è bisogno di avere coraggio e guardare il futuro.

 

Lei gira parecchio i territori con Punto Dritto, c’è una differenza nel percepire la politica?

 

Si, c’è maggiore consapevolezza nell’esserci. Spesso la politica ha avuto la presunzione di arrivare sui territori con delle ricette preconfezionate e invece bisogna avere l’umiltà di mettersi in discussione. E’ un momento difficile per la nostra società dove stanno cambiando anche le modalità per essere partito e di partecipazione democratica, bisogna affrontare tutto ciò con donne e uomini nuovi, modi e parole nuove.

 

Si è concluso il tesseramento del Pd anche in provincia di Trapani, come è andato?

 

Sono tutti contenti, abbiamo circa mille tessere, si poteva fare di più rispetto a qualche presenza qui e lì in provincia e con un tesseramento online che ha limitato la partecipazione di tanti nostri iscritti che magari sono ancora legati alla presenza al circolo e alla chiacchierata. Io non ero molto contento di questo metodo, poi c’è chi anche in maniera artificiosa parla di eliminare i capi bastone, quelli si eliminano fino ad un certo punto. C’è chi si organizza con le tessere paypal e fa il tesseramento, non è così che si eliminano ma con la partecipazione della gente che si incontra e se ha voglia si iscrive anche. Questo è il dato e ne prendiamo atto, ripartiamo da quello che c’è.

 

Lei si ricandida alla guida del partito?

No, lo avevo già detto mesi fa e sono coerente. E’ tempo di donne e uomini nuovi, bisogna dare spazio ad altri e così stanno anche tutti più tranquilli.

 

Campagna, lei ci crede quando dice che è tempo di gente nuova?

 

Si, ci credo e mi batterò per questo e lavorerò in questa direzione. E’ l’esigenza del partito di cercare forze giovani che possano essere ascoltate. Mi batterò nelle sedi congressuali per questo, è chiaro che non dipenderà solo da me, non ho truppe cammellate.

 

Quando si celebreranno?

 

Dovrebbero partire a febbraio, attendiamo la decisione del commissario regionale. Speriamo avvenga il prima possibile perché sui territori c’è bisogno di chi dialoga con i cittadini, ci sono attività politiche da portare avanti.

 

Con Punto Dritto state facendo una serie di incontri in giro per la provincia di Trapani, quali i prossimi appuntamenti?

 

Stiamo lavorando per una serie di iniziative che ancora non voglio anticipare ma i temi sono sempre i diritti, l’ambiente, l’immigrazione, diritti delle donne. Sono tematiche che portiamo avanti con la nostra associazione e che ci consente di entrare in contatto con mondi spesso lontani dalla politica stretta, questo ci consente di crescere.

 

E’ finito il tempo del baronato all’interno del Partito democratico?

 

Secondo me si, in verità non c’è mai stato. Ci sono stati dei congressi che hanno eletto delle cariche. In ogni caso il baronato finisce quando la gente partecipa in massa alle iniziative.

 

C’è una posizione assunta dalla vostra associazione Punto Dritto nelle città chiamate al voto?

 

E’ possibile, stiamo lavorando ma dobbiamo vedere cosa emerge spontaneamente sui territori. Stiamo valutando.