“La vita istituzionale del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo proseguirà per almeno altri vent’anni.
In un territorio come quello della provincia di Trapani, che presenta una delle più alte concentrazioni di beni confiscati alla mafia ed assegnati ai comuni, tra cui quelli facenti parte del Consorzio, è opportuno mantenere e potenziare le attività finalizzate al raggiungimento degli scopi sociali, sia sul versante della gestione dei beni confiscati alla mafia, sia nell’ambito delle attività di educazione, formazione e sensibilizzazione ai temi della legalità e dello sviluppo sociale ed economico”.
Lo ha dichiarato Giuseppe Scarcella, sindaco di Paceco e presidente dell’assemblea del Consorzio Trapanese per la Legalità e lo Sviluppo, al termine della deliberazione di proroga di vent’anni della scadenza del Consorzio, dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2040.
“Alla luce delle innovazioni legislative intervenute in materia di prevenzione della corruzione, trasparenza, buona amministrazione, contrasto al riciclaggio, che rientrano nelle competenze proprie degli enti locali - ha sottolineato Antonella Marascia, direttore del Consorzio e segretario generale del Comune di Mazara del Vallo - siamo chiamati ad adottare ogni utile iniziativa per ampliare sia le sfere di competenza del Consorzio, coerentemente con le finalità istituzionali dello stesso, sia il numero degli enti aderenti”.
Obiettivo prioritario, quindi, l’ampliamento del numero dei Comuni (al momento sono 11: Alcamo, Campobello di Mazara, Castellammare del Golfo, Castelvetrano, Calatafimi-Segesta, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Salemi, Vita e Partanna) coinvolgendo il Libero Consorzio Comunale di Trapani ed operando sempre in stretto raccordo e collaborazione con la Prefettura – Ufficio territoriale del Governo di Trapani, Forze dell’Ordine, Scuole e Associazionismo, che rappresentano i referenti primari per il perseguimento degli obiettivi strategici.