Il Prefetto di Trapani, Tommaso Ricciardi, ha celebrato presso il Palazzo del Governo il “Giorno del Ricordo” per commemorare la tragedia degli italiani vittime delle foibe, dell’esodo giuliano dalmata nel secondo dopoguerra e della vicenda del confine orientale.
Hanno partecipato all’evento, autorità religiose, civili, militari, rappresentanti delle Associazioni combattentistiche e della C.R.I..
Il Prefetto, nell’intervento di apertura, ha evidenziato che rappresenta un dovere morale rendere omaggio alle vittime della foibe e diffondere la conoscenza di quei tragici eventi.
In tale contesto ha avuto luogo la consegna delle “Medaglie commemorative” a cittadini residenti in questa provincia, in riconoscimento del sacrificio offerto alla Patria dai loro congiunti vittime delle foibe e precisamente tre militari appartenenti alla Guardia di Finanza: ANTONINO NAVETTA, ANTONIO SORRENTINO e GASPARE STASSI.
La cerimonia si è conclusa con la recita della preghiera del “Giorno del Ricordo”.
"Migliaia di italiani occultati nelle foibe, utilizzate come fosse comuni, costituiscono una pagina terribile della seconda guerra mondiale. È la conferma della violenza che ogni dittatura genera; che non ci può essere alcuna giustificazione a ideologie folli e contrarie all'umanità. La legge nazionale che ha consacrato il 10 febbraio quale Giorno del Ricordo, pertanto, contribuisce a rafforzare la democrazia, allontanando il germe di qualsiasi totalitarismo”. Lo afferma il sindaco Alberto Di Girolamo che ha presenziato alla Commemorazione delle Vittime delle fobie promossa, a Trapani, dal prefetto Tommaso Ricciardi.
«Occorre rinnovare la memoria della tragedia di tutte le vittime delle foibe facendo conoscere una pagina buia della storia».
Lo affermano il sindaco Nicola Rizzo e l’assessore alla Pubblica Istruzione Enza Ligotti che proseguono:
«Per far conoscere cosa accadde, le scuole, in particolare l’istituto comprensivo G. Pitrè- A. Manzoni diretto da Grazia Sabella, in collaborazione con l’istituto superiore P.Mattarella-D.Dolci, guidato da Anna Bica, hanno previsto un momento di testimonianza con la signora Adriana Valente, di Trieste, che ha vissuto gli orrori della guerra. Si tratta di un’importante iniziativa per diffondere la conoscenza dei tragici eventi tra i giovani delle scuole»
L’incontro per il “Giorno del ricordo” delle vittime delle foibe, denominato “nonna Adriana racconta la sua Trieste in guerra” si terrà venerdì 14 febbraio 2020, alle ore 11,30, nell’aula magna dell’istituto superiore Mattarella-Dolci.
“Il 10 febbraio è stato scelto, a partire dal 2005, dal Parlamento italiano come “il Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriano-dalmati, costretti ad abbandonare le loro case dopo la cessione di Istria, Fiume e Zara alla Jugoslavia, a seguito della sconfitta dell’Italia nella seconda guerra mondiale. Le foibe sono grotte carsiche, con un ingresso a strapiombo, dove i partigiani comunisti titini gettarono, tra il 1943 e il 1945, più di 3000 italiani. Il totale complessivo delle vittime “infoibate” è di 80.000, per lo più croati e sloveni, considerati nemici del progetto perseguito da Tito di una federazione comunista jugoslava sotto la leadership di gruppi dirigenti di origine serba”.