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12/03/2020 06:00:00

Salemi, Domenico Venuti: "La priorità è la salute. Seguiamo le indicazioni del Governo"

 Domenico Venuti, sindaco della città di Salemi, anche lei sta affrontando come tutte le altre città l’emergenza da Coronavirus. In che misura?

La priorità è la salute di tutti noi, seguiamo le indicazioni arrivate dal Governo, abbiamo attivato il servizio attraverso i volontari della Protezione Civile per le segnalazioni che arrivano dalla popolazione, anche per le problematiche legate alle persone che rientrano dal Nord, c’è un modello da compilare. A questo abbiamo aggiunto un servizio già avviato per raggiungere tutti i soggetti in quarantena che non hanno a chi appoggiarsi o se sono in situazione di fragilità di salute per usufruire di un servizio domiciliare per la spesa e gli acquisti di prima necessità.
Abbiamo avviato dei controlli a livello domiciliare per i soggetti che si sono autodenunciati e messi in isolamento, inoltre c’è stato un vertice con le forze dell’ordine per potenziare i controlli alla luce delle nuove restrizioni: rimaniamo a casa per una tutela nostra.

Come risponde la città di Salemi? Abbiamo visto che nelle altre città i ragazzi hanno pensato bene di festeggiare e bivaccare nei locali…

In linea di massima è un fenomeno diffuso in tutta l’Italia questo, basti pensare che anche in zone allertate come Milano erano piene di gente. Queste misure danno con chiarezza un messaggio: dobbiamo essere responsabili nei nostri confronti e nei confronti dei nostri anziani. Tutti abbiamo a casa parenti che soffrono di qualche patologia, c’è voluto un decreto per farci capire la gravità dei fatti. La sottovalutazione era all’ordine del giorno, la norma stringente andava fatta. In maniera semplice, anch’io faccio fatica a non stringere la mano se incontro una persona: non dobbiamo farlo, vale per tutti. E’ una cosa dura ma al momento abbiamo una buona ragione per farlo.

In questo periodo così delicato è ancora più difficile fare il sindaco?

Questo si, più o meno sempre, nel momento di difficoltà si avvertono maggiormente le responsabilità. Noi siamo la parte finale di un percorso che può salvare il Paese, ora più che mai. Questo macigno che abbiamo sulle spalle ci rende orgogliosi di fare parte di questo Paese.