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19/12/2025 06:00:00

Alcamo, Domenico Surdi: "Sul nuovo ospedale non c'è l'ultima parola. Un delitto fermarsi"

Domenico Surdi, sindaco di Alcamo, intervistato a "Il Volatore" di RMC101,  affronta  i nodi principali che riguardano la sua città: dal mancato finanziamento del nuovo ospedale alla sanità territoriale, passando per i rapporti con la Regione, le difficoltà dei Comuni nella finanziaria e il futuro politico personale. Un confronto a tutto campo, nel quale il primo cittadino rivendica il lavoro svolto dall’amministrazione e chiama la politica regionale alle proprie responsabilità.

 

“Sul nuovo ospedale non c’è ancora l’ultima parola”

 

Sul caso del finanziamento regionale sfumato per l’ospedale di Alcamo, Surdi chiarisce subito il perimetro delle responsabilità, spiegando che la procedura non era in capo al Comune ma all’ASP di Trapani, e invitando a evitare letture strumentali. “Questa era una partecipazione dell’ASP di Trapani a un bando regionale che ha visto escludere il nostro ospedale. Abbiamo chiesto chiarimenti che ancora tardano ad arrivare, ma siamo certi che la Regione abbia applicato le norme previste dal bando e che non sia detta l’ultima parola sull’ospedale di Alcamo.” Il sindaco ribadisce come il Comune abbia fatto tutto ciò che era nelle proprie competenze, evidenziando che sarebbe illogico ipotizzare uno scontro interno tra strutture regionali. “È una procedura che compete all’ASP, che è un’azienda regionale: sarebbe inverosimile che la Regione si metta contro se stessa.”

 

“Oggi abbiamo progetto, aree e condizioni urbanistiche”

 

Surdi sottolinea un dato che considera storico: per la prima volta esistono tutte le condizioni tecniche e amministrative per avviare la realizzazione del nuovo presidio ospedaliero. “Per la prima volta nella storia c’è un progetto esecutivo approvato, ci sono le aree ormai di proprietà dell’ASP, il Consiglio comunale ha vincolato urbanisticamente l’area e sta sorgendo anche la Casa di Comunità con fondi PNRR.” Secondo il sindaco Surdi, proprio questo rende incomprensibile un ulteriore rinvio.
“Oggi non manca nulla. È il momento di avere risposte e di iniziare finalmente l’iter per dare a questo territorio un ospedale che la comunità attende da decenni.”

 

“Fermarsi adesso sarebbe un delitto politico”

Il  primo cittadino chiama in causa l’intera politica regionale, compresi gli esponenti del territorio, chiedendo un’assunzione di responsabilità chiara e pubblica. Bisogna fare appello alla responsabilità di tutta la politica regionale, anche di chi è alcamese, come l'assessore regionale Mimmo Turano. Nessuno vuole giocare su questo tema, ma lasciare tutto fermo oggi sarebbe un vero delitto politico.” Surdi annuncia anche i prossimi passi istituzionali. “Abbiamo scritto all’assessore alla Salute e al presidente della Regione insieme ai sindaci del territorio. Se non arriveranno risposte formali, chiederemo un tavolo in Prefettura: il nostro territorio ha bisogno di un chiarimento ufficiale.”

 

 

“Sui Comuni la Regione è insufficiente”

 

Ampio spazio anche alla finanziaria regionale e alle difficoltà degli enti locali, che secondo Surdi ricevono risorse inadeguate rispetto alle responsabilità che sono chiamati a sostenere. “Abbiamo fatto un lavoro enorme in questi anni chiedendo ai cittadini di pagare le tasse in modo equo, ma questo non giustifica lo scarso impegno della Regione verso i Comuni.” Il sindaco critica duramente la gestione delle risorse fuori dalla manovra. “Le somme si trovano quando si vogliono trovare, ma distribuirle con provvedimenti spot, le cosiddette mancette, è un modo sbagliato di governare.”

 

“Due ore in più offendono la dignità dei lavoratori”

 

Infine, l’affondo sul personale comunale e sul tema del part-time, che ad Alcamo riguarda centinaia di dipendenti. "Parliamo di oltre trecento lavoratori stabilizzati che, nonostante i sacrifici del Comune, non hanno ancora un contratto full-time. La Regione risponde finanziando solo due ore in più: sono somme esigue che offendono la dignità dei lavoratori.” Un esempio, secondo Surdi, di una più generale disattenzione verso gli enti locali. “Come Comuni dobbiamo farci sentire con più forza, perché spesso ci troviamo a portare avanti le responsabilità da soli.”

 

“Per ora penso solo a lasciare una città migliore”

 

In chiusura, il sindaco guarda al proprio futuro politico senza sbilanciarsi, ribadendo però la volontà di non sottrarsi a eventuali nuove sfide, se matureranno le condizioni. “In questo momento tutte le mie energie sono orientate a fare il meglio in quest’ultimo scorcio di mandato e a lasciare Alcamo migliore di come l’ho trovata.”
Surdi ricorda che, secondo le regole interne del Movimento, una candidatura nel 2027 è possibile, ma ogni scelta verrà condivisa con il gruppo.
“La nuova norma già c’è e sono candidabile nel 2027, ma queste sono valutazioni che faremo insieme al mio gruppo. Se ci saranno spazi, non farò mancare la mia disponibilità.”