Quantcast
×
 
 
28/03/2020 09:49:00

Da Dublino a Palermo, in aereo ragazzo positivo al Coronavirus

 Momenti di tensione sul volo diretto a Palermo da Roma. A bordo dell'aereo c'era un ragazzo palermitano trovato positivo al Coronavirus in Irlanda, dove si trovava a Dublino insieme a 15 colleghi selezionati da una compagnia aerea per un corso di assistenti di volo.

Il giovane era stato autorizzato dalle autorità irlandesi a imbarcarsi su un volo per l'Italia, via Bruxelles, malgrado non fosse stato sottoposto a un tampone di controllo al termine della quarantena in una struttura di Dublino. Al suo arrivo a Fiumicino il giovane ha fatto presente la sua situazione alle autorità sanitarie, che hanno deciso tuttavia di farlo imbarcare egualmente dopo averlo visitato e avergli fatto indossare guanti e mascherina. Una volta giunto a Palermo il ragazzo è stato preso in carico dall'Asp di Palermo che lo ha trasportato in ambulanza al Covid Hospital di Partinico dove è stato sottoposto al tampone e ad altri esami che non hanno evidenziato fino ad ora una situazione allarmante, I risultati del tampone si conosceranno oggi.

Sull'aereo c'erano anche i senatori Renato Schifani e Vincenzo Santangelo, il segretario generale di Federfarma, Roberto Tobia. «Ho preso l'aereo da Roma alle 17,30 - racconta Santangelo -. Ci siamo imbarcati senza alcuna difficoltà, ci hanno disposto in maniera alternata, a scacchiera, poi a un certo punto questo ragazzo, seduto non molto distante da me, ha informato l'hostess che stava tornando da Dublino dove era risultato positivo al Covid. All'arrivo sono stati fatti scendere prima i passeggeri più distanti, mentre quelli che stavamo seduti tra le file 11 e 14, più vicini al ragazzo, siamo rimasti a bordo. Poi dopo un po' di attesa siamo scesi pure noi e siamo stati accompagnati in un'area isolata dell'aeroporto, in una stanza adibita al caso con la presenza di un medico. Prima di lasciare l'aeroporto abbiamo compilato un modulo, nessuno presentava sintomi».
Un'altra testimonianza arriva da Enrico, un ragazzo che si trovava sul volo Roma-Palermo.

“Partiamo dal presupposto che un mese e mezzo fa sono partito,direzione Londra,per vari motivi,ovviamente ai tempi la situazione era diversa e penso che quasi nessuno,a quel tempo,poteva pensare che la sarebbe diventata l’odierna situazione.
Dopo tanti ripensamenti decido di tornare in Italia,acquisto un biglietto tramite l’Alitalia con scalo a Roma, per poi arrivare a Palermo”, racconta.
“Arrivati a Roma tutto tranquillo, quando all’imbarco per Palermo una gentile signora richiama la nostra attenzione dicendoci che avrebbero imbarcato inizialmente chi possedeva la SkyPriority, poi le file dalla 19 alla 36, dalla 1 alla 10 e poi le rimanenti...ero veramente perplesso e poi son sincero, ho sempre avuto buon occhio e questa signora sembrava stesse recitando un parte”, continua il racconto del ragazzo.
“Cancello ogni cosa dalla mia mente e salgo, pensando esclusivamente a tornare...( io e pochi altri con le giuste precauzioni, altri col tovagliolo davanti la bocca ma vabbè).
Atterrati a Palermo ci fanno restare in aereo, anche perchè credetemi erano davvero poche le persone a rispettare le ‘norme’ comportamentali dovute da questo momento; ricomincia la procedura dell’imbarco, ma nella mia testa tutto questo non aveva senso....fin quando son rimaste sei file, di cui una era la mia...sentendomi dire che tra di noi c’era un possibile positivo (ennesima presa in giro). Dopo di che il medico chiama il ragazzo dietro di me....guardandomi mi dice che il 10 Marzo a Dublino è risultato positivo senza alcun sintomo e che gli avevano imposto 16 giorni di quarantena”. La rabbia di Enrico è sincera: “cioè io devo impazzire veramente? Veramente devo subirmi anche questo? 
Pensare di venire al ‘sicuro’ e invece essere a rischio...”.