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26/12/2025 06:00:00

I fatti del 2025: il dramma dell'autista del bus sulla Palermo Trapani

Tra i fatti di cronaca del 2025 c'è la storia e il dramma dell’autista del bus Palermo–Trapani che procedeva a zig zag sull’autostrada A29 e che fu fermato grazie al sangue freddo di un passeggero. Una vicenda che oggi assume contorni molto più dolorosi, dopo che quell’uomo si è tolto la vita.

 

La corsa Palermo–Trapani e la paura a bordo

Era una mattina come tante sulla linea Palermo–Trapani, una delle più frequentate della Sicilia occidentale. Il pullman era partito alle 9 dal capoluogo con a bordo 22 passeggeri. Dopo pochi chilometri, però, qualcosa ha iniziato a non andare.

Il mezzo procedeva in modo irregolare, sbandando lungo l’autostrada A29, urtando più volte i paletti rifrangenti nei tratti a doppio senso. Una situazione che ha subito fatto scattare l’allarme in uno dei passeggeri, un medico, che ha compreso come non si trattasse di una semplice distrazione.

 

L’intervento decisivo del medico

Capendo il pericolo imminente, il passeggero si è qualificato come medico e si è avvicinato all’autista. Con calma, gli ha fatto notare che poteva sentirsi male e che la scelta più sicura era accostare. Un dialogo breve ma decisivo.

Il conducente ha rallentato e ha fermato il pullman nei pressi di Segesta. Il mezzo è rimasto in sosta per circa un’ora, mentre i passeggeri attendevano a bordo. Poco dopo è arrivato un secondo autista che ha preso servizio, consentendo alla corsa di riprendere.

Sul posto è intervenuta la Polizia Stradale, che ha effettuato i controlli di rito, sottoponendo il conducente all’alcol test.

 

Il controllo e la sospensione dal servizio

L’esito dell’accertamento ha portato al ritiro della patente e alla sospensione dal servizio. Per chi guida mezzi pubblici, anche un tasso alcolemico superiore allo zero comporta conseguenze immediate e severe.

In quei giorni, la vicenda aveva fatto il giro della Sicilia: da un lato il rischio enorme corso dai passeggeri, dall’altro il plauso per la prontezza del medico che aveva evitato una possibile tragedia su una tratta ad alta percorrenza.

Sembrava una storia destinata a chiudersi così: con un pericolo scampato e un’indagine amministrativa in corso.

 

La notizia che sconvolge

A distanza di circa quindici giorni, però, la storia ha preso una piega drammatica. D.M., 56 anni, autista della Segesta con oltre vent’anni di servizio, è stato trovato morto nella sua abitazione di Mussomeli. Si è tolto la vita.

Una notizia che ha scosso colleghi, conoscenti e l’intero mondo del trasporto pubblico siciliano. Non è stato chiarito se il gesto sia direttamente collegato all’episodio avvenuto sull’A29, ma chi lo conosceva racconta di un periodo personale difficile.

La stessa azienda lo ha ricordato come “un gran lavoratore, irreprensibile e sempre disponibile”, parole che rendono ancora più amaro l’epilogo.

 

La tragedia umana

Quella che inizialmente era stata raccontata come una storia di responsabilità civile e prontezza si è trasformata, col passare dei giorni, in una vicenda segnata dalla fragilità umana. Un fatto che impone di guardare oltre la cronaca nuda e cruda.

Resta il rischio concreto corso da decine di persone su quell’autobus, ma resta anche la storia di un uomo che, dopo anni di lavoro, si è trovato improvvisamente travolto da conseguenze professionali e personali. Il 2025 ci lascia così uno dei suoi racconti più complessi e dolorosi: una storia iniziata con un pullman che sbandava sull’autostrada e finita con una vita spezzata.