Quantcast
×
 
 
16/04/2020 06:00:00

Coronavirus: salgono i nuovi contagi. Giù le vittime e i guariti. I dati dalle Regioni

Torna a salire in Italia il numero dei malati di Coronavirus ieri è stato pari a 1.127 unità, mentre erano stati 675 il giorno precedente, mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 2.667, il giorno prima 2.972. Sono complessivamente 105.418 i malati.

I DATI NAZIONALI - Questi due dati sono strettamente collegati al numero di tamponi fatti. Proprio la percentuale che è venuta fuori del 6,1% è una "buona notizia". E' infatti il rapporto tra i positivi individuati e il numero di tamponi effettuati ed è al minimo dall'inizio della pandemia. Un dato che fa ben sperare perché significa che tra chi viene 'tamponato' ci sono meno positivi rispetto ai giorni scorsi. Gli altri dati della Protezione Civile riportano anche un altro dato positivo, che è il continuo calo delle persone ricoverate. Sono ancora ricoverate con sintomi 27.643 persone, 368 meno di ieri. In terapia intensiva si trovano oggi 3.079 persone, 107 meno di ieri ma, soprattutto, mille meno del numero massimo raggiunto due settimane fa il 3 aprile, quando erano 4.068. Per quel che riguarda i decessi. Nelle ultime ventiquattr'ore sono morte 578 persone (ieri le vittime erano state 602), arrivando a un totale di decessi 21.645. I guariti raggiungono quota 38.092, per un aumento in 24 ore di 962 unità, il giorno prima erano state dichiarate guarite 1695 persone.

I DATI DELLE REGIONI  - Dai dati della Protezione civile emerge che sono 32.921 i malati in Lombardia (558 in più rispetto a ieri), 13.577 in Emilia-Romagna (-201), 13.195 in Piemonte (+140), 10.789 in Veneto (+53), 6.417 in Toscana (+65), 3.464 in Liguria (-2), 3.097 nelle Marche (+2), 4.047 nel Lazio (+25), 3.087 in Campania (-7), 2.104 a Trento (+22), 2.573 in Puglia (+21), 1.394 in Friuli Venezia Giulia (+495), 2.081 in Sicilia (+10), 1.810 in Abruzzo (+10), 1.576 nella provincia di Bolzano (+12), 582 in Umbria (-40), 870 in Sardegna (-30), 819 in Calabria (+3), 548 in Valle d'Aosta (-11), 261 in Basilicata (-4), 206 in Molise (+6). Quanto alle vittime, se ne registrano 11.377 in Lombardia (+235), 2.788 in Emilia-Romagna (+83), 2.015 in Piemonte (+88), 940 in Veneto (+34), 556 in Toscana (+18), 807 in Liguria (+14), 746 nelle Marche (+18), 311 nel Lazio (+11), 278 in Campania (+18), 318 nella provincia di Trento (+8), 288 in Puglia (+10), 212 in Friuli Venezia Giulia (+6), 181 in Sicilia (+6), 240 in Abruzzo (+8), 223 nella provincia di Bolzano (+9), 54 in Umbria (+1), 83 in Sardegna (+3), 71 in Calabria (+3), 121 in Valle d'Aosta (+3), 21 in Basilicata (+2), 15 in Molise (+0). I tamponi complessivi sono 1.117.404, oltre 43mila più di ieri. Degli oltre un milione e centomila tamponi, circa 544mila sono stati effettuati in Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto.

 

TRUMP TAGLIA I FONDI ALL'OMS -  Questa volta il tycoon è stato sommerso dalle critiche per aver bloccato i fondi all'Organizzazione Mondiale della Sanità, di cui gli Usa sono il primo contributore con 400-500 milioni l'anno (un decimo del bilancio), accusandola di aver insabbiato insieme alla Cina l'emergenza coronavirus causando molte più vittime, nonché di aver criticato la sua decisione di sospendere tutti i voli provenienti da quel Paese. Una mossa temporanea, finché gli Stati Uniti avranno completato la loro indagine sulle responsabilità dell'Oms e sulla sua volontà di autoriformarsi, ma che colpisce nel pieno della pandemia una delle principali organizzazioni di quel sistema multilaterale tanto avversato dal presidente americano, con ripercussioni prima di tutto sui Paesi più poveri.

Il primo a reagire è stato Antonio Guterres, segretario generale dell'Onu, da cui dipende l'agenzia speciale per la salute: "Non è il momento di ridurre le risorse per le operazioni dell'Oms o di qualsiasi altra organizzazione umanitaria nella lotta contro il coronavirus. Ora è il momento dell'unità perché la comunità internazionale lavori insieme in solidarietà per fermare questo virus e le sue conseguenze dirompenti". Poi è toccato a Russia e Cina. "Segno di un approccio egoista", ha osservato Mosca. Mentre Pechino si è detta "seriamente preoccupata" e ha invitato gli Usa "ad adempiere ai loro doveri". Si è fatta sentire anche l'Ue con l'Alto rappresentante Josep Borrell: "Non c'è ragione che giustifichi questa mossa, in un momento in cui gli sforzi" dell'organizzazione "sono necessari più di sempre per contribuire a contenere e mitigare la pandemia". Posizione ribadita da varie capitali europee, tra cui Parigi, Berlino e Londra, mentre l'Unione Africana ha definito "deplorevole" la decisione Usa.L'Organizzazione mondiale della Sanità ha cercato di smorzare le polemiche tendendo la mano a Washington: "Gli Usa sono stati a lungo generosi amici dell'Oms e speriamo che continuino ad esserlo", ha commentato il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, dicendosi dispiaciuto e rilanciando l'unità nella lotta al virus. "Non c'è tempo da perdere, l'unica preoccupazione dell'Oms è salvare vite" e fermare la pandemia, ha aggiunto. Ma Trump è stato attaccato anche in patria. E non solo dai democratici, che gli rimproverano di provare "a scaricare la colpa dei suoi fallimenti", ma anche dal filantropo Bill Gates: "Arrestare finanziamenti per l'Organizzazione mondiale della sanità durante una crisi sanitaria mondiale è pericoloso come sembra. Il loro lavoro sta rallentando la diffusione del Covid-19 e se tale lavoro viene interrotto nessun'altra organizzazione può sostituirli. Il mondo ha bisogno dell'Oms adesso più che mai".

SCIENZIATO ISRAELIANO, IL VIRUS SI ESAURISCE IN 70 GIORNI - La diffusione del virus Sars-Cov-2, responsabile della Covid-19, si esaurisce dopo 70 giorni dal primo contagio in qualsiasi parte del mondo, a prescindere dalle misure di contenimento adottate dai vari governi. E’ quanto sarebbe emerso dalle ricerche condotte dal professor Isaac Ben Israel, ex generale israeliano, capo del programma di studi sulla sicurezza dell’Univeristà di Tel Aviv e presidente del Consiglio nazionale per le ricerche e lo sviluppo, secondo quanto dichiarato all’emittente “Channel 12” dallo stesso esperto. Le ricerche sono basate sull'analisi statistica dell'aumento incrementale e sono oggetto di molte critiche in Israele. Il numero di nuovi casi, secondo lo studio, raggiunge il picco dopo circa 40 giorni e raggiunge lo zero dopo 70 giorni. "L'incidenza dei pazienti è stata maggiore di giorno in giorno. Questo è avvenuto nelle prime quattro settimane, dopo la scoperta dell'epidemia in Israele. A partire dalla sesta settimana, l'aumento del numero di pazienti - ha aggiunto - è diminuito, raggiungendo un picco nella sesta settimana con 700 pazienti al giorno. Da allora è in calo e oggi ci sono solo 300 nuovi pazienti. In due settimane raggiungerà lo zero e non ci saranno più nuovi pazienti". Ben Israel appoggia le misure di distanziamento sociale, ma il diffuso blocco dell’economia è un errore. "È così in tutto il mondo. Sia nei paesi in cui hanno adottato misure di chiusura come l'Italia sia nei paesi che non hanno avuto chiusure come Taiwan o Singapore. In tali e tali paesi c'è un aumento fino alla quarta-sesta settimana e subito dopo una diminuzione, fino a quando scompare durante l'ottava settimana".L’esperto ha spiegato che malgrado sia “chiaro come inizia l'epidemia e cosa sta causando l'aumento”, non è chiaro “cosa sta causando la diminuzione”. “Pertanto, propongo di porre fine alle chiusure immediatamente dopo la settimana in corso. 

EUROPA HA BISOGNO DI UN NUOVO PIANO MARSHALL - La presentazione delle linee guida per allentare le restrizioni introdotte a seguito del Covid-19 "non è un segnale per togliere oggi le misure di contenimento, ma per fornire una cornice alle decisioni degli Stati membri. In generale raccomandiamo un approccio graduale. Ogni azione deve essere continuamente monitorata". Così la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, presentando il documento preparato da Commissione e Consiglio europeo per la ripartenza dopo la paralisi da coronavirus.

"Il commercio ha rallentato enormemente ovunque nel mondo. I governi usano tutti i mezzi disponibili per rafforzare i sistemi sanitari e sostenere le aziende e i lavoratori indipendenti. Tutto questo ha un costo gigantesco. Le azioni prese finora rappresentano nell'Ue quasi tremila miliardi di euro, e altre misure arriveranno, come dimostra risultato dell'Eurogruppo della settimana scorsa".

"L'Europa ha bisogno di un nuovo piano Marshall. Avremo bisogno di ingenti investimenti pubblici e privati, per ricostruire l'economia e creare nuovi posti di lavoro. La chiave di questo è un nuovo, potente bilancio pluriennale dell'Ue". Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando la road map per l'uscita dalle restrizioni per il Covid 19. "Il prossimo bilancio Ue - afferma - dovrà distinguersi dagli altri, perché dovrà dare la risposta europea alla crisi del coronavirus".