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11/05/2020 06:00:00

Coronavirus, nuovi contagi al minimo dall'inizio dell'epidemia. Iniziano i test sierologici

 I contagiati totali dal coronavirus in Italia - vale a dire gli attualmente positivi, le vittime e i guariti - sono 219.070, con un incremento minimo di 802 rispetto a ieri. Sabato l'aumento era stato di 1.083. Il dato è stato reso noto dalla Protezione civile.

I DATI NAZIONALI - Degli 802 nuovi casi registrati di coronavirus in Italia - che comprendono malati, vittime e guariti -, 282 si trovano in Lombardia e 116 in Piemonte, che assieme assommano quasi il 50 per cento del totale.

Le vittime per coronavirus in Italia sono salite a 30.560, con un incremento di 165 in un giorno. Ieri l'aumento dei morti era stato di 194 unità. Si tratta del dato più basso dei deceduti dal 9 marzo.

Continuano a diminuire i ricoverati in terapia intensiva per coronavirus in Italia: sono 1.027, 7 in meno rispetto a ieri, quando il calo era stato di 134. In Lombardia sono 348, 18 più di ieri. I pazienti guariti dal Covid 19 in Italia sono 105.186, con un incremento di 2.155 rispetto a ieri. Sabato i pazienti dimessi e guariti erano stati 4.008. 13.618 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 216 pazienti rispetto a ieri. 68.679 persone, pari al 82% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Sono 83.324 i malati di coronavirus in Italia, in calo rispetto a ieri di 1.518. Nella giornata di ieri la diminuzione era stata di 3.119.

TEST SIEROLOGICI - Intanto il sottosegretario alla salute Sandra Zampa in riferimento all'indagine di sieroprevalenza approvata in Consiglio dei Ministri ha spiegato che partiranno "immediatamente" i testi sierologici che permetteranno di "scattare una fotografia dello stato di salute degli italiani esclusivamente rispetto al Covid-19. La campionatura confermerà quello che gli scienziati dicono e cioe' che l'80% della popolazione non e' venuta in contatto con il virus".

MINISTRO BOCCIA, RIPAERTURA REGIONI CON DIFFERENZIAZIONI - "Dal 18 ci sarà una nuova fase, che porterà a una differenziazione territoriale", dice il ministro Francesco Boccia al Tg2. "Noi stiamo lavorando per far ripartire questa differenziazione territoriale dal 18 maggio - aggiunge -: potranno riaprire gran parte delle attività economiche", ma "non possiamo far ripartire attività senza protocolli di sicurezza". "Comprendo - aggiunge Boccia - l'esigenza delle Regioni di avere un quadro che consenta loro di avviare le riaperture differenziate e condivido l'esigenza di averlo in tempi brevi. Ringrazio i presidenti per la condivisione con il governo dell'esigenza di avere linee guida nazionali elaborate dal comitato scientifico su proposta Inail, sulla cui base eventuali ordinanze regionali, emesse prima delle nuove misure, dovranno essere riformulate, a tutela della salute pubblica e della sicurezza sul lavoro".

CORONAVIRUS IN EUROPA E NEL MONDO - Mentre molti Paesi del mondo vanno lentamente allentando le misure di contenimento del coronavirus, alcuni indicatori in Germania fanno temere un rimbalzo dei casi invitando alla prudenza. L'istituto tedesco Robert Koch ha registrato una ripresa del tasso dei contagi: 1,1 contro lo 0,65 di mercoledì scorso, una situazione che - dice - andrà monitorata con grande attenzione nei prossimi tre giorni.

E a Wuhan, la città cinese focolaio del virus, si registra un nuovo caso dopo settimane: era dal 4 aprile che non c'erano nuovi infetti. A Seul, intanto ieri si è deciso di richiudere bar e discoteche, dove sono nati nuovi focolai.

Germania - La Germania procede ad ampi passi lungo la fase 2, con progressive aperture già dal 20 aprile. E il 6 maggio si è decretata la svolta: con la decisione di delegare i laender a decidere le date per riaprire ristoranti, hotel, negozi e asili nido (le scuole sono già riaperte, a scaglioni, dal questa settimana). Addirittura la Bundesliga, pur fra le polemiche, riprenderà a porte chiuse dal 16 maggio. E a molti non basta: durante il fine settimana migliaia di persone sono scese in piazza in varie città tedesche e in Svizzera per sollecitare una maggiore libertà di movimento. A Berlino e Monaco ci sono stati anche scontri con la polizia. Estremisti, riferiscono le autorità, ma anche gente comune.

Stati Uniti - Il numero delle persone contagiate dal coronavirus nel mondo ha superato i quattro milioni, tre quarti dei quali registrati tra Europa e Stati Uniti. E' quanto emerge da un conteggio dell' Afp sulla base di dati forniti da fonti ufficiali. Secondo gli ultimi bilanci, il numero dei casi accertati nel mondo ammonta ad almeno 4.001.437. I morti sono 277.127.

L'Europa è il continente più colpito (1.708.648 contagiati e 155.074 morti), seguito dagli Stati Uniti, dove nelle ultime 24 ore si registrano più di 25.000 nuovi casi, un livello che ha portato il totale dei contagi nel Paese oltre la soglia di 1,3 milioni. Emerge dal conteggio dell'università Johns Hopkins. I nuovi casi confermati sono stati 25.621, con un totale che segna adesso quota 1.309.541. I morti sono 78.794.

Spagna - Continua a scendere il numero dei decessi giornalieri provocati dal coronavirus in Spagna: secondo i dati resi noti oggi dal premier Pedro Sánchez, nelle ultime 24 ore sono morte nel Paese 143 persone, pari a un calo di oltre il 20% rispetto alle 179 persone decedute nelle 24 ore predenti e il livello più basso mai registrato dal 18 marzo scorso. Il totale dei decessi in Spagna, riporta il quotidiano El Pais, passa così a quota 26.621, a fronte di 224.390. Le persone guarite finora sono 136.166.