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06/06/2020 02:00:00

La caduta degli Dei, da Craxi a... Giulia Adamo

 La caduta degli Dei. È un vizio italico, i potenti appena cadono in disgrazia, sono abbondonati da quasi tutti gli accoliti. Per le generazioni degli anni sessanta e settanta, il capostipite fu Bettino Craxi, dopo l'arresto di Mario Chiesa per la vicenda Pio albergo Trivulzio, e l'inizio della stagione di tangentopoli, con l'ammissione di finanziamento illecito anche al suo partito, il partito socialista italiano riparo' nel 1994 ad Hammamet per evitare le condanne definitive, due, comminatogli successivamente, morì nel gennaio 2000, al suo decesso c'erano due collaboratori domestici e la figlia Stefania.

Non si ricordano a memoria di esponenti importanti del pentapartito, ovviamente escluso i socialisti, che andarano in Tunisia in visita, eppure con loro aveva governato la nazione. La caduta del "deum" Bettino fu rovinosa. "Deum" della sfera di cuoio era certamente Luciano Moggi, non si muoveva foglia nel calcio nostrano a tutti i livelli senza il suo consenso. Poi calciopoli e nonostante la difesa strenua dello stesso e del popolo juventino, secondo il principio" tutti colpevoli, tutti innocenti" L'oblio lo ha raggiunto. Deum della radio Marco Baldini amico e socio di Fiorello, caduto perché affetto dalla ludopatia, che lo ha portato al tentativo fallito del suicidio Dei della politica lilibetana uno in un passato recente è stato l'ex assessore regionale David Costa. La vicissitudine giudiziaria lo ha estromesso dalla politica. Costa difficilmente si vede in giro. Prima del lockdown ci fu conferenza stampa di Giulia Adamo nella quale annunciava la candidatura a sindaco, qualora non fosse stata condannata per le cosiddette spese pazze all'ARS , per il danno erariale già condannata in via definitiva dalla Corte dei Conti. Se non è già accaduto è la probabilmente la prossima Dea a cadere. Quando cadono gli Dei non esiste pietà.

Vittorio Alfieri