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08/08/2020 08:00:00

Tratte aeree sociali per la Sicilia. Che fine hanno fatto? L'interrogazione di Catalfamo

 CHe fine hanno fatto le tratte sociali per la Sicilia? Se lo chiede il capogruppo della Lega Sicilia per Salvini all’ARS Antonio Catalfamo, che ha presentato una interrogazione urgente al Presidente Nello Musumeci e all’Assessore Regionale Marco Falcone.

“Entro sessanta giorni dalla finanziaria e cioè entro la fine di febbraio di quest’anno –  dice Catalfamo – avrebbero dovuto essere stabilite le modalità attuative del nuovo regime tariffario di favore per ridurre i disagi dovuti all’insularità, ma ad oggi non vi è traccia di alcun provvedimento né da parte del Governo regionale né da parte di quello nazionale.”
Questo si traduce in un danno gravissimo per “gli studenti fuori sede, i cittadini con che hanno necessità di spostarsi per motivi di salute, i lavoratori dipendenti con sede lavorativa al di fuori della regione siciliana.”

“Addirittura – conclude Catalfamo – abbiamo appreso che i provvedimenti previsti dalla legge potrebbero essere adottati dopo il mese di settembre, con una vera e propria beffa che preclude la possibilità di riduzioni nel periodo in cui queste sarebbero più necessarie.”
Per questo motivo il capogruppo leghista a Palazzo dei Normanni ha sollecitato il Governo ad “avviare con urgenza un intervento nei confronti del Governo nazionale, per riuscire ad avere in breve tempo interventi mirati a calmierare il costo dei biglietti aerei, utilizzando tutte le prerogative a disposizione dell’assessorato per le infrastrutture e la mobilità.”

Armi, Ferrara (M5S): subito banca dati condivisa per impedire nuove tragedie - "Ho presentato un ordine del giorno al decreto Semplificazioni per istituire al più presto la banca dati condivisa tra forze dell'ordine e strutture sanitarie, già prevista dalla legge ma mai attuata, allo scopo di monitorare in tempo reale lo stato di salute psichica dei possessori di porto d’armi. Tale provvedimento per evitare così che persone con sopravvenuti disturbi o patologie mentali possano continuare a possedere armi da fuoco". Lo annuncia il senatore M5S Gianluca Ferrara, affermando che "questa misura è motivata dagli innumerevoli fatti di sangue verificatisi negli ultimi anni nel nostro Paese, come la tragedia di Massarosa di cui è appena ricorso il decimo anniversario, in cui persero la vita a Luca Ceragioli e Jan Frederik Hilmer, uccisi a colpi di pistola da un loro ex dipendente con problemi mentali cui nessuno aveva ritirato il porto d'armi. Quella tragedia si sarebbe potuta evitare se solo i problemi psichici di cui soffriva da tempo l’omicida fossero stati a conoscenza delle forze dell’ordine tramite un database collegato con le Asl. E' necessario agire subito per evitare il ripetersi di simili fatti - conclude il senatore Ferrara - accelerando l'adozione dei provvedimenti attuativi previsti da due decreti legislativi - il 2014 del 2010 e il 104 del 2018 - che sono necessari per l'istituzione di questa banca dati condivisa".



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