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12/10/2020 08:26:00

Ultime sul coronavirus: quarantena, vaccino, mascherina, multe

 Le notizie di oggi sul coronavirus in pillole:

  • Ultime dal comitato tecnico scientifico: la quarantena scende a 10 giorni, stop alla regola del doppio tampone, alle partite di calcetto fra amici, alle feste in casa, agli alcolici da asporto dopo le 22. Chiusura anticipata per i locali, aumento dello smart working
  •  Di Maio ha promesso un vaccino entro fine anno. Oxford avrebbe pronte già dieci milioni di fiale per il mercato mondiale, ma serve il via libera dell’agenzia europea del farmaco
  •  La mascherina è obbligatoria anche per chi passeggia, non per chi corre. L’ha detto il Viminale. In arrivo il nuovo Dpcm con ulteriori restrizioni
  •  Lieve calo dei casi (+ 5.456) ma con 28 mila tamponi in meno. Preoccupa il dato dei ricoverati: sono 420 in più, trenta dei quali in terapia intensiva
  •  Multe per una novantina di No Mask scesi in piazza a Roma sabato. Focolaio a Procida a causa di un matrimonio con 200 invitati
  •  Record di casi nel mondo: in 24 ore 383. 359 nuove infezioni.
  •  Record anche in Europa: 123 mila nuovi positivi in un giorno. La Gran Bretagna verso un nuovo lockdown nazionale. L’India ha superato i sette milioni di contagi (75 mila nelle ultime 24 ore).
  •  Il Covid ha tolto il lavoro a 10 milioni di europei. I Paesi più colpiti sono la Grecia, Cipro, la Spagna e la Francia.

 

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 Il comitato tecnico-scientifico ha dato il via libera alla riduzione della quarantena da 14 a 10 giorni. Quindi, chi è entrato in contatto con un positivo può considerarsi libero dopo 10 giorni, così come chi è asintomatico purché si sottoponga al tampone al termine della quarantena.

Chi è sintomatico, prima del tampone dovrà aver trascorso almeno tre giorni in buona salute. Chi è asintomatico e non riesce a negativizzarsi sarà invece libero dopo 21 giorni. Con questa decisione il Cts ha dato lo stop al doppio tampone: per dichiarare un positivo guarito, ne basterà uno solo.

Il ministro della Salute Roberto Speranza, che ha partecipato alla prima parte della riunione, ha fatto sapere a Che tempo che fa che ha chiesto di vietare le feste, anche quelle private in casa: «Il 75% dei contagi avviene nelle relazioni familiari».

 

Il varo del Dpcm, previsto per il 15 ottobre, potrebbe avvenire già il 13. Tra le novità più probabili: il via libera ai test rapidi (ritenuti affidabili al 95%) che verrebbero effettuati da medici di base e pediatri per ridurre le file ai drive-in, sottoponendo poi al tampone soltanto chi risulta positivo; il governo potrebbe chiedere alle aziende di aumentare al 70% la percentuale di smart working rispetto all’attuale 50%. Tra le restrizioni: chiusura di bar e ristoranti entro le 24 con divieto di sostare davanti ai locali dalle 21 alle 6. In pratica si può bere solo da seduti; stop alla vendita di alcolici da asporto dalle 22; tetto massimo di invitati a cerimonie (c’è chi dice 10 persone, chi 30); possibile stop agli sport di contatto amatoriali; riduzione degli spettatori nei teatri, cinema e spazi culturali; diminuzione della capienza massima su tutti i mezzi pubblici dall’80% al 50%.

Anche chi fa attività motoria all’aperto sarà obbligato a indossare la mascherina. L’ha scritto il Viminale in una circolare inviata ai prefetti e firmata dal capo di Gabinetto Bruno Frattasi. La disposizione che prevede l’uso della mascherina «esenta dall’obbligo di utilizzo - scrive Frattasi - solo coloro che abbiano in corso l’attività sportiva e non quella motoria». Cercando di tradurre dal burocratese, sembrava che l’obbligo valesse anche per lo jogging. Il ministero dell’Interno è stato quindi costretto a una nuova precisazione: deve indossare la mascherina chi passeggia all’aperto, non chi corre. Le multe vanno dai 400 ai 1.000 euro.

Nelle ultime 24 ore sono state controllate oltre 67mila persone, 471 di queste sono state sanzionate e di loro sei denunciate per inosservanza del divieto di spostamento perché in quarantena. Quattordici i locali denunciati, otto quelli chiusi.

Ospite di Mezz’ora in più su Rai Tre, Luigi Di Maio ha assicurato che «grazie all’accordo con Oxford University, entro fine anno avremo le prime dosi del vaccino. E dall’inizio dell’anno prossimo inizieremo le vaccinazioni».