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20/11/2020 06:00:00

La Regione Siciliana si promuove: "obiettivi raggiunti". Gli imprenditori non ce la fanno più

L'isola felice, dove tutto funziona alla perfezione, sembra questa la fotografia che viene fuori della Sicilia, stando alla valutazione su risultati e obiettivi raggiunti, approvata dalla Giunta Musumeci.

Insomma gli assessori si giudicano da soli e si promuovono, e anche nel 2019 (l'anno di riferimento della valutazione) c'è la conferma di un punteggio massimo in continuità con quello degli anni prcedenti.  Sui 230 obiettivi fissati dalla Regione nel 2019 la stragrande maggioranza, almeno 203, sono stati tutti raggiunti e a livello globale gli assessorati si sono promossi dandosi un 94,6% nel bilancio finale sui risultati raggiunti.

La promozione dell'assessorato alle Attività Produttive e la beffa per le imprese - Alle Attività Produttive l'autovalutazione segna un 93,6%, un risultato certamente discreto che, evidentemente non ha tenuto conto, però, dell'altro lato della medaglia, con gli imprenditori che non ce la fanno più a sostenere una crisi che si fa sempre più grave con l'arrivo del covid e le misure da rispettare per mantenere il contenimento del contagio. E a proprosito di covid, proprio l'assessorato alle Attività Produttive, guidato da Mimmo Turano, è stato nei mesi scorsi protagonista della fallimentare gestione degli aiuti a imprese e professionisti, con la deblacle del click day prima (per il goveno la responsabilità è di Tim) e poi, dopo l'annuncio di ristori fino a 35mila euro per ogni impresa, la vera e propria beffa per gli imprenditori che avranno poco più di 2mila euro e che non riusciranno a vedere questa somma nenche da qui a Natale ma solo nel 2021, e dovevano essere degli aiuti immediati. 

Gli altri assessorati - Quello alla Presidenza si è dato appena 93,3%, quello al Lavoro 88%. Leggermente più duri nell'autovalutazione sono stati gli assessorati all’Energia e alla Funzione pubblica, rispettivamente con l’83 e l’84% che si sono assegnati  Tutti gli altri rami dell’amministrazione oscillano fra il 98% e il 100%.

Valutazione dirigenti e funzionari - La valutazione del lavoro degli assessorati viene fatta dopo un monitoraggio sui risultati raggiunti e questi vengono poi raccolti dalla Presidenza per il dossier finale. Bisogna dire però che, anche nella stessa autovalutazione c'è stata più di qualche dimenticanza, dato che su 1237 dirigenti intermedi è stato valutato l'operato di 637 di questi 609 al 100% o quasi. Stessa cosa per i funzionari. Su un totale di 11.985 sono stati valutati 7.303 e di questi 7.072 con il 100% dei risultati al top o giù di lì. 

Sanità - Per quanto riguarda l'assessorato alla Sanità, dirigenti e funzionari avevano come primo obiettivo da raggiungere la spesa dei fondi europei, centrato il 31 dicembre, Musumeci temeva di perdere le risorse. La Sanità ha preso il 100% in tre obiettivi: revisione della rete ospedaliera, potenziamento dei servizi di prevenzione ed efficientamento dei pronto soccorso. Sulla carta anche in questo caso l'autovalutazione è massima, ma dagli ospedali e dai pronto soccorso siciliani non c'è conferma di grandi miglioramenti e di potenziamenti dei servizi all'utenza e al personale. La Sanità prende un altro 100% sul raggiungimento del target per ridurre i viaggi della speranza, la giunta lo ha approvato.

Altre valutazioni al top sono state fatte dall'assessorato ai Trasporti. Per l'obiettivo ammodernamento della rete stradale il risultato è il massimo, il 100%. La lotta all'abusivismo ha fruttato la massima valutazione al Territorio. Al Lavoro si sono assegnati il massimo per aver raggiunto l’obiettivo dell’«inserimento lavorativo dei disoccupati e dei disabili» e anche per la riforma dei Centri per l’impiego (quelli andati in tilt mentre lavoravano al reddito di cittadinanza). Al dipartimento Acqua e Rifiuti si sono dati il 100% sul piano di adeguamento degli impianti di depurazione, su questi c'è però una sanzione dell’Ue che vale centinaia di milioni, il risultato è stato raggiunto ugualmente.

Voti più bassi vanno all'assessorato alla Famiglia, l’obiettivo di prevenzione dell’emarginazione sociale e la povertà è stato raggiunto, con il 63%. E la riforma delle Ipab, obiettivo raggiunto al 50%.  Altro obiettivo favorire l’integrazione dei disabili raggiunto al 75%. Per i Rifiuti, l’adeguamento del piano è stato raggiunto al 70% come quello per potenziare gli impianti. Al 95% invece l'obiettivo per il contrasto e la prevenzione del dissesto idrogeologico. 

A questo trionfo di target e obiettivi raggiunti da parte dei vari assessorati e dipartimenti della Regione Siciliana, replica muovendo le proprie critiche Sicindustria. 

Gli industriali siciliani: "Alla Regione nulla cambia. Neanche durante la peggiore crisi economica dal secondo dopoguerra". Il vicepresidente dell’associazione degli imprenditori, Alessandro Albanese: "da mesi ricevo decine e decine di segnalazioni da parte di imprese esasperate dai continui ritardi e da un modus operandi fatto di rimpalli di responsabilità e di scaricabarile inaccettabile. Gli industriali si soffermano sull’assessorato all’Energia «dove si registra una totale stasi nelle procedure di erogazione e decretazione della misura 4.2.1 del Po Fesr. Le nostre imprese associate - continua Albanese - segnalano ritardi nelle erogazioni non solo sulle richieste di anticipazione ma anche sullo stato di avanzamento». 

A giudicare dai voti che si danno gli assessorati, la Regione dovrebbe essere una macchina perfetta, peccato che i risultati raggiunti sul campo dicano che è poco più di una carretta, col freno a mano tirato e a corto di benzina”.

L'intervento dei deputati del M5S all’Ars in relazione ai voti autoelargitisi, con grandissima generosità, dagli assessorati.

Manca – dicono i deputati - la menzione e il bacio in fronte per suggellare cotanta professionalità e un così alto rendimento. La verità è che siamo di fronte all’ennesima farsa che fa il paio con quella relativa ai premi per i dirigenti regionali. Nella scorsa legislatura, grazie ad un accesso agli atti, riuscimmo a spulciare le carte e scoprimmo che alcune delle voci che contribuivano al raggiungimento degli obiettivi erano veramente assurde, come mandare mail, o tenere in ordine un archivio: praticamente la routine di qualsiasi ufficio o ufficetto della galassia”.

Le ottime valutazioni delle performances dei dipendenti regionali, tra l’altro, cozzano terribilmente col giudizio nettamente negativo che Musumeci ha del personale alle sue dipendenze, che sarebbe inutile per lui nella misura del 70 per cento. In merito il M5S ha recentemente presentato un’interrogazione all’Ars. “Delle due l’una – dicono i deputati – o sono false le dichiarazioni di Musumeci o le valutazioni dei dipendenti. Il presidente ci risponda”.

 

 



Native | 2024-04-25 09:00:00
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