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16/12/2020 06:00:00

Gli albergatori di Selinunte che non pagano le tasse, "siamo debitori"

 Non siamo “evasori” ma “debitori”.

E’ la precisazione che l’Associazione degli Albergatori di Selinunte ha fatto al sindaco Enzo Alfano in una nota inviata dopo un nostro recente articolo dal titolo “Castelvetrano, mancano le tasse degli alberghi e dei chioschi”.

Alfano, nella nostra intervista aveva detto che “il settore turistico ha una quota di debito altissima” e che qui “troviamo i grandi evasori”.

E anche se, nell’uso comune, il termine viene spesso usato per indicare coloro che non pagano le tasse, l’associazione ha voluto far sentire la propria voce col primo cittadino.

Quest’ultimo ha quindi diffuso un comunicato stampa in cui, mettendo i puntini sulle i, spiega che  

gli albergatori sono debitori del Comune e che evasori sono tutti quelli che si

nascondono al fisco o effettuano dichiarazioni infedeli”.

 

Peccato però che, evasori o debitori, le tasse i grandi alberghi non le abbiano praticamente mai pagate, soprattutto l’Imu. E il loro riconoscimento del debito non aiuta affatto le casse comunali.

E’ chiaro che il problema non sia terminologico.

E si rischia che l’attenzione alla forma metta in secondo piano la sostanza. D’altra parte, assistiamo da anni ad infiniti e sterili dibattiti anche sulle differenze tra tassa, tributo e imposta. Perfino le alghe e la posidonia hanno spesso adombrato gli annosi problemi di intasamento del porticciolo “turistico” di Selinunte.

Insomma, ci vuole poco per “buttarla in caciara” perdendo di vista il punto.

 

E allora, sì, sottolineiamolo anche noi: l’evasione è un reato, il debito no.

Per l’evasione (a differenza del debito) si può andare a processo ed essere condannati. Ma anche assolti. Oppure prescritti.

Proprio come il processo per truffa da circa sette milioni di euro ai danni di Regione, Ue e Patto Territoriale “Valle del Belice” contestato (tra gli altri) a Paolo Ettore Masella Ippolito, presidente del Cda di “Oasi”: nessuna assoluzione, nessuna condanna. Prescritto.

Ed è proprio lui il presidente dell’Associazione degli Albergatori di Selinunte, che si è risentito (anche a nome di tutti i soci) pretendendo che il sindaco scrivesse chiaramente che no, loro non sono evasori, sono debitori.

 

E’ evidente che il ruolo del sindaco Alfano sia difficile.

Da un lato infatti, amministrativamente, ha l’obbligo di esigere le tasse (i tributi, le imposte?), dall’altro deve interloquire politicamente con la categoria per tentare di far rinascere il turismo.

Impresa ardua. Perché per rinascere, prima bisognerebbe nascere. Ed il vero turismo a Castelvetrano non è ancora nato. Forse perché in gran parte in mano a persone che si occupavano d’altro e che ad un certo punto si sono improvvisati imprenditori del turismo con i finanziamenti europei a fondo perduto del ’92.

Una logica del villaggio, che ha prodotto strutture d’eccellenza che non riescono nemmeno a pagarsi le spese. Le ferie dei palermitani e le vacanze low cost dei francesi non sono mai state sufficienti. E il Covid non c’entra nulla.

 

Egidio Morici