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31/01/2021 12:00:00

Marsala, il "Mito della Caverna" e l'illusione del cambiamento a Sala delle Lapidi

 Nel periodo pandemico e della DAD, mio figlio mi chiede: "papà, nella lezione di ieri di filosofia si è parlato del "Mito della Caverna" di Platone, mi aiuti nella comprensione?". Sono pervaso da due emozioni, commozione e apprensione.

Il primo è quello della prole che si affida al genitore. Il secondo, perché le reminiscenze sull'argomento sono scarne parecchio. Da padre che non vuole deludere il figlio, rammento che è una metafora facente parte dell'opera la Repubblica. La rileggo come un sedicenne, ovviamente non con l'elasticità mentale dell'età della spensieratezza.

Necessiterà l'aiuto da casa, come nel gioco televisivo "chi vuol essere milionario". Superato l'umorismo, il mito della caverna è la descrizione narrativa del percorso conoscitivo del filosofo, l'uomo uscendo dalla caverna nella sua ricerca della verità, si stacca dal mondo sensibile che ha conosciuto, prende atto della realtà esistente, abbandonando l'ignoranza e l'illusione che fosse la caverna il pianeta.

Concetto molto simile espresse Schopenhauer con il "velo di Maya". L'idea trova applicazione a due eventi che stanno attraversando la nazione e Marsala. La crisi di governo, dopo le consultazioni del Presidente della Pepubblica, l'illusione che il governo giallorosso potesse fare a meno di Renzi è tramontata. Se non si ricomporrá la frattura, l'elezioni anticipate sembrano una soluzione plausibile. Al netto della responsabilità della crisi, noi cittadini ci illudiamo che il principio di tutto sia l'idea, frutto del pensiero attività che i due filosofi ritengono importante, del bene collettivo. Illusione per i lilibetani, probabilmente lo è stato, quando con l'elezione di 2/3(16) consiglieri nuovi, hanno pensato che le dinamiche a Sala delle Lapidi cambiassero.

Invece no, dimostrabile con la rielezione del presidente, Enzo, Vincenzo e Patrizio Sturiano, idem con la vicepresidenza, con i nuovi abitanti, rispettosi dei desideri dei leader delle compagini a Palazzo VII aprile, si reputa che sia benefico per la memoria ricordarli, M. Grillo (liberi), Lo Curto (Udc), Papania ( Via), Ruggieri (Progettiamo Marsala), Scilla o Sturiano per (FI) ovviamente il secondo, e S. Pellegrino (Noi Marsalesi). Di Fratelli d'Italia non è dato sapere, certo è che R. Genna riferimento storico lilibetano di quel partito è andata "Via". Sinceramente a volte si ha l'impressione che noi abitanti del Belpaese si viva nella "caverna". Il PD di Capo Lilibeo risiede in una grotta carsica, con Stalagmite (Mezzapelle )e  Stalattiti (L. Licari, M. Rodriquez, Passalacqua, L.Alagna, Sciarrino, De Vita) le vicende attuali ne sono la riprova.

Vittorio Alfieri



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