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09/02/2021 15:24:00

Variante sudafricana in Sicilia: è un sacerdote tornato dalla Tanzania

 E' un sacerdote tornato in missione dalla Tanzania il caso sospetto di variante sudafricana del coronavirus in Sicilia. La notizia è stata confermata da Vincenzo Provenzano responsabile del Covid hospital di Partinico.

Proprio nell’ospedale della cittadina nel Palermitano sarebbe stato individuato il caso, ancora da confermare. Si tratta di un sacerdote, rientrato in Sicilia dalla Tanzania giorno 29 e ricoverato, sintomatico, giorno 4 febbraio.

“Stiamo facendo tutti gli accertamenti del caso e abbiamo mandato tutto il materiale alla dottoressa Francesca Di Gaudio ( del laboratorio Cqrc del Cto), per avere la certezza che si tratti della variante sudafricana – dice il dottor Provenzano -. Come detto si tratta di un prete che è tornato dalla Tanzania il 29 gennaio. Il 4 febbraio, dopo 5 giorni, è arrivato da noi, e lo abbiamo ricoverato. Il quadro clinico al momento non desta particolari preoccupazioni. Accertamenti in corso anche sui suoi familiari”.

Il sacerdote è risultato positivo ed è stato ricoverato all’ospedale di Partinico. L’uomo è stato isolato e sono stati rintracciati i contatti stretti.

Un mese fa era stata individuata e sequenziata la variante inglese dal laboratorio Cqrc del Cto e dall’Istituto zooprofilattico.

In questo momento ci sono molte migliaia di varianti del Covid in circolazione. Ma gli esperti sono preoccupati per la variante sudafricana, nota anche come 501.V2 o B.1.351, che porta con sé una mutazione chiamata N501Y che sembra renderla più contagiosa o di facile diffusione.