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23/02/2021 06:00:00

Covid, nel trapanese scendono a 46 i ricoverati. Stabili i nuovi casi in Sicilia

 Sono 811 gli attuali contagiati dal Covid-19 in provincia di Trapani. C’è stato ancora un confortante calo dei positivi. Venerdì scorso, giorno dell’ultimo rilevamento erano 1050. Si registra un nuovo decesso che porta il totale a 225 dall'inizio della pandemia. E in provincia di Trapani aumenta considerevolmente il numero dei guariti, sono 9632, venerdì erano 9362.

I dati trapanesi - Diminuiscono ancora i ricoverati. In totale sono 46 i pazienti negli ospedali della provincia e di questi, 4 in terapia intensiva e 42 nei reparti ordinari. Il dato parziale dei tamponi molecolari effettuati è di 138 mentre i tamponi rapidi per la ricerca dell’antigene sono 118. Tra le città con più contagi, Trapani ha 185 positivi (venerdì erano 215), segue Castelvetrano con 130 (venerdì 208), Marsala con 128.

Questi i positivi distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 76, Buseto Palizzolo 0; Calatafimi-Segesta 2; Campobello di Mazara 71 (109); Castellammare del Golfo 5, Castelvetrano 130 (venerdì 208); Custonaci 28; Erice 65; Favignana 1; Gibellina 1; Marsala 128 (venerdì 150); Mazara 59 (venerdì erano 93); Paceco 21; Pantelleria 1; Partanna 2; Petrosino 10; Poggioreale 2; Salaparuta 0; Salemi 0, San Vito Lo Capo 8; Santa Ninfa 4; Trapani 185 (215 il dato di venerdì); Valderice 9; Vita 3.

Code e disagi per i vaccini over 80 a Trapani - Lunghe code e disagi vengono segnalati dai lettori alla redazione di Tp24 per quanto riguarda la campagna vaccinale per gli over 80. Terminata la passerella di sabato, con le prime foto e le dichiarazioni piene di entusiamo, adesso si va nella routine, e qualcosa non va, almeno nel principale centro per le somministrazioni, quello di Trapani.

Alcuni cittadini, che sono andati con i genitori anziani, hanno lamentato lunghe code, anche di due ore. C'è chi parla, invece, del solito guasto al computer per la vaccinazione. Nonostante la gentilezza del personale, inoltre, pare che le informazioni non siano molto chiare, anche perché qua abbiamo a che fare con una popolazione molto anziana, che a volte fa fatica a seguire le istruzioni dell'Asp. A Trapani la postazione per la vaccinazione è stata allestita al seminario vescovile, accanto all'ospedale.

I dati in Sicilia - In Sicilia nelle ultime ore si registrano 412 nuovi contagi a fronte di 18.558 tamponi processati e una incidenza poco superiore al 2,2%. La regione si trova all'ottavo posto nel numero dei nuovi contagi giornalieri. Le vittime sono state 19 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.018.

Gli attualmente positivi sono 29.367, mentre i guariti sono 206. Negli ospedali continuano a diminuire i ricoveri che sono 985, quattro in meno rispetto a domenica, e scendono anche i ricoveri in terapia intensiva che sono 142, uno in meno. La distribuzione nelle province vede Palermo con 236 casi, Catania 51, Messina 43, Siracusa 33, Caltanissetta 15, Ragusa 12, Enna 9, Trapani 7, Agrigento 6. 

Quattro casi di variante inglese al Civico - C'era il sospetto che potesse trattarsi di variante inglese del Coronavirus e questa mattina è arrivata la conferma di quattro casi all'ospedale Civico di Palermo nel reparto di Medicina d'Urgenza.

La conferma arriva dal laboratorio dell'Istituto d'Igiene del Policlinico di Palermo ed è stata comunicata con una nota del Civico: “Le analisi di sequenziamento del genoma virale effettuate presso il laboratorio dell’Istituto d’Igiene del Policlinico di Palermo – si legge in una nota dell’ospedale – hanno evidenziato che i quattro casi di positività riscontrati nei giorni scorsi presso la U.O. di Medicina d’Urgenza del P,O, Civico sono da attribuire alla variante virale B.1.1.7 meglio nota come variante inglese. Questa notizia, tutt’altro che inaspettata, piuttosto che ingenerare facili allarmismi, deve prospettare una serena e consapevole percezione che la battaglia contro il Coronavirius non solo non è vinta ma bisogna tenere alta la soglia di attenzione rispetto ai connessi rischi di contagio avvalendosi degli ormai arcinoti presidi e procedure di protezione individuale e collettiva. In particolare, al fine di evitare contagi nosocomiali questa Azienda, manterrà lo scrupoloso approccio cronologico nel governare gli intervalli tra i test di laboratorio a cui si sottopone, con sensibile spirito di coscienza del ruolo, tutto il personale sanitario impegnato nell’assistenza e serrerà la sorveglianza sulle procedure di accettazione della casistica in ingresso”.

La variante è un virus che è mutato e in questo caso è più contagioso. "Rientra nell'evoluzione naturale degli organismi, alcune di queste varianti si perdono, altre più forti resistono. Quella inglese è più contagiosa, non credo più letale - afferma l'infettivologo Antonio Cascio -. Ma più infezioni vuol dire più pazienti, più affollamento negli ospedali e più vittime, purtroppo. Non siamo alla fine del tunnel”.

I dati in Italia - Sono 9.630 i test positivi al coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. 

I casi totali da inizio epidemia in Italia sono ora 2.818.863, i morti 95.992. Gli attualmente positivi tornano a scendere dopo due giorni di rialzo e sono 387.903, i guariti e dimessi 2.334.968 (+10.335), in isolamento domiciliare ci sono ora 367.630 persone (-21.265).

Sono stati 170.672 i test (molecolari e antigenici) effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Domenica erano stati 250.986, quasi 80 mila in più, un calo ormai abituale la domenica. Il tasso di positività è del 5,6%, domenica era stato del 5,4% (quindi c'è un aumento dello 0,2% in 24 ore).

Sono 2.118 le persone ricoverate in terapia intensiva in Italia per il Covid-19, con un aumento di 24 unità nel saldo quotidiano tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 162. Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 18.155 persone, in aumento di 351 unità rispetto a a domenica.

Le dosi di vaccino somministrate in Italia hanno superato i 3 milioni e mezzo, secondo il report su governo.it. L'aggiornamento alle ore 15 indica la cifra di 3.537.975. I vaccinati con due dosi, compreso il richiamo, sono ora 1.332.163. Delle oltre 3,5 milioni di dosi somministrate, 2.210.876 sono andate a personale sanitario e sociosanitario, 638.483 a personale non sanitario, 367.054 a ospiti delle Rsa, 261.444 a over 80, 24.902 a membri delle forze armate, 35.216 al personale scolastico. La stragrande maggioranza delle dosi impiegate sono del vaccino Pfizer-Biontech (3.334.254), quindi Astrazeneca (110.016) e Moderna (93.705), secondo dati del ministero della Salute.

Nuovo Decreto Covid Stop agli spostamenti fino al 27 marzo - Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge Covid. Il provvedimento proroga il divieto di spostamenti tra Regioni fino al 27 marzo. Confermata la regola che limita gli spostamenti verso le abitazioni private a due adulti con in più solo i figli minori di 14 anni.

Resta nelle zone gialle e arancioni la possibilità, una sola volta al giorno, di spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le 22, in massimo due persone, con i figli minori di 14 anni. Questa possibilità non varrà più nelle aree rosse.

Il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini ha illustrato in Consiglio dei ministri le proposte messa a punto dalle regioni per la gestione dell'emergenza Covid. Le richieste sono state poi inviate dagli uffici del ministro a tutti i ministeri.

Cosa prevede il nuovo drecreto anti-covid - Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. In considerazione dell'evolversi della situazione epidemiologica, il decreto dispone la prosecuzione, fino al 27 marzo 2021, su tutto il territorio nazionale, del divieto di spostarsi tra diverse Regioni o Province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute. Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

Fino al 27 marzo 2021, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate diverse dalla propria, salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. Gli spostamenti verso abitazioni private abitate restano invece consentiti, tra le 5.00 e le 22.00, in zona gialla all'interno della stessa Regione e in zona arancione all'interno dello stesso Comune, fino a un massimo di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale) e le persone conviventi disabili o non autosufficienti. Nelle zone arancioni, per i Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.

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