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10/04/2021 06:00:00

Covid. Marsala, vigilia di lockdown. Domani scatta la zona rossa. Sicilia, ancora caos sui numeri

Marsala da domani è zona rossa. L’aumento vertiginoso dei contagi negli ultimi giorni (aspettando gli effetti di Pasqua e Pasquetta) porta la città in un lockdown che inizia domenica 11 aprile e terminerà il 22 aprile.


Ieri pomeriggio il presidente della Regione Nello Musumeci ha firmato l’ordinanza che istituisce la zona rossa a Marsala, dopo le indicazioni di Asp e Comune. Marsala con i suoi 337 positivi da sola fa il 40% dei casi in provincia, che sono 778.
In Sicilia intanto ha una lunga scia il caos dei dati falsi. Ieri nel bollettino regionale si sono registrati oltre 250 morti, decessi avvenuti non tutti ieri, ma che erano stati “dimenticati”, e c’è stato un riallineamento. Stessa cosa per i guariti, ne sono stati contati oltre 6 mila in un giorno. Aumentano anche i nuovi casi, oltre 1500 ieri, ma sono stati fatti anche molti più tamponi. E tutta la provincia di Palermo, sempre su ordinanza di Musumeci, diventa zona rossa fino al 22 aprile.


Nel frattempo tiene banco la questione dei vaccini. Da più parti si chiede l’accelerazione delle somministrazioni, e la vaccinazione di massa nelle isole minori per ripartire con la stagione turistica, unica fonte di sostentamento per quei territori. Nel frattempo il governo regionale annuncia oltre 1300 vaccinatori in più. A livello nazionale si è raggiunto picco di questa ondata del Covid e si registra una lenta decrescita. Lenta a causa di varianti, aperture a singhiozzo, campagna vaccinale a rilento, fattori che stanno giocando contro l’uscita dalla pandemia.

 

La zona rossa a Marsala
Il provvedimento si è reso necessario dopo l'improvvisa escalation di contagi che ha portato la città a 337 positivi. Ci sono stati momenti in cui ce ne sono stati anche il doppio, ma quello che ha portato il governo regionale a decidere per la zona rossa, che durerà 11 giorni, è stato proprio l'aumento di tanti casi in pochi giorni, tanto da superare la soglia di allerta prevista dal Ministero della Salute. In una nota il Comune di Marsala ha spiegato che in una settimana sono stati registrati 228 nuovi positivi su una popolazione di 84 mila abitanti. Ma al di là del numero ha destato preoccupazione la crescita veloce dei positivi, anche considerando quello che già si sta registrando in queste ore, con i nuovi positivi generati dagli assembramenti e festicciole abusive a Pasqua e Pasquetta.
Da domani, quindi la città sarà in zona rossa. Divieto assoluto di spostamento, se non per lavoro, comprovate necessità, e salute. Si dovrà uscire con l’autocertificazione (scarica qui il modulo ). I negozi, i barbieri e le attività non essenziali chiudono. Bar, ristoranti e pizzeria possono fare solo asporto e consegne a domicilio. Le scuole restano in presenza fino alla prima media, poi tutti in didattica a distanza. Più in basso tutte le regole.
Molte reazioni, ovviamente, in queste ore. Delusi i commercianti per l’ennesima chiusura. C’è chi dice che è un provvedimento esagerato, chi vorrebbe ancora più restrizioni con le scuole di ogni ordine e grado chiuse. C’è da dire che da giorni si percepiva che qualcosa fosse cambiato in città, anche se i dati comunicati dall’Asp non sono mai stati chiari. E cioè le tante segnalazioni da più parti della città (molto vasta, e con cento contrade, come sappiamo) su feste e festicciole (i carabinieri nei giorni scorsi hanno multato diverse persone per questo). Un altro campanello di allarme sono state le code fuori dai centri di analisi prima e dopo Pasqua, con le persone che facevano i tamponi prima di assembrarsi, e adesso li fanno perchè impauriti dagli assembramenti.
“Si tratta di una decisione che condivido e che è stata adottata per tutelare la salute pubblica della Comunità marsalese – sottolinea il Sindaco Massimo Grillo. Al tempo stesso sono dispiaciuto perché tanti titolari e/o gestori di attività commerciali saranno costretti a chiudere le loro attività. Desidero, però, precisare che gli ultimi dati sui contagi sono chiari ed espliciti. A chi fa presente che nei mesi scorsi si è arrivati a oltre 700 casi di positività nel nostro territorio e non era stato preso nessun provvedimento, tengo a ribadire che la normativa nazionale nel frattempo è cambiata in maniera più rigorosa. A tutti i cittadini chiedo il rispetto delle regole per uscire al più presto da una situazione certamente penalizzante ma che – lo ribadisco – è stata presa a tutela della salute pubblica”
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Le regole della zona rossa
Spostamenti - Divieto di accesso e allontanamento dal territorio comunale, con mezzi pubblici o privati, fatta eccezione per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità motivi di salute.
E' sempre consentito il transito per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza; è vietato il transito per raggiungere le seconde case (abitazioni non principali).


Transito - E' consentito il transito dal territorio comunale per gli operartori sanitari e socio-sanitari, per il personale impegnato nella assistenza alle attività inerenti l'emergenza, per l'ingresso e l'uscita di prodotti alimentari, sanitari e di beni o servizi essenziali, per raggiungere ulteriori territori non soggetti a restrizioni negli spostamenti.
Ristorazione - Sospese le attività di bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie. Consentite le mense e catering continuativo contrattuale.
Autorizzata la vendita a domicilio senza limitazioni, l’asporto è consentito fino alle 22. Per pub ed enoteche l’asporto è consentito solo fino alle 18.
Attività sportive - Sospese tutte le attività sportive, anche se svolte in centri all'aperto. Sospesi eventi e competizioni organizzati da enti di promozione sportiva ad eccezione delle attività di interesse nazionale indicate dal CONI
Consentito svolgere attività motoria in prossimità della propria abitazione purché nel rispetto della distanza di un metro e con obbligo della mascherina. Consentiti svolgere attività sportiva individuale esclusivamente all'aperto.
Servizi alla Persona - Sono sospese le attività inerenti servizi alla persona, ad eccezione di: lavanderia e pulitura di articoli tessili; attività delle lavanderie industriali; altre lavanderie, tintorie; servizi di pompe funebri.
Scuole - L'attività didattica delle scuole fino alla prima media inclusa PROSEGUE IN PRESENZA. Per tutte le altre classi l'attività didattica sarà a DISTANZA.
Resta salva la possibilità di svolgere attività didattica in presenza per l'uso di laboratori o per mantenere la relazione educativa per la effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Vendita di bevande alcoliche - E' VIETATA dopo le ore 18 la vendita di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione, da parte di qualsiasi attività commerciale, nonchè tramite distributori automatici.
Commercio - Sospeso il commercio al dettaglio fatta eccezione per gli alimentari e i beni di prima necessità. Chiusi i mercati, salvo le attività dirette alla vendita di soli alimenti, prodotti agricoli e florovivaistici. Aperte farmacie, edicole, parafarmacie e tabaccai.

 


I dati in provincia di Trapani
Trainato dal dato marsalese aumenta il conto dei contagiati da Coronavirus in provincia di Trapani. Sono 778 gli attuali positivi in provincia di Trapani (68 in più). Il totale dei guariti arriva a 10.823 (+51) e quello dei morti sale a 291 (+2).

Ci sono 5 (+1) persone ricoverate in terapia intensiva, 38 (-2) nei reparti Covid.
A Marsala i contagi salgono vertiginosamente a 337 (ieri erano 261). 155 ad Alcamo (ieri erano 153), stabile con 106 a Trapani, 57 a Castelvetrano. Ad Erice 33. A Paceco, 20. Poi abbiamo: 11 a Campobello di Mazara e Castellammare del Golfo. 9 a Valderice, 8 a Salemi. A Mazara sono 6., così come a Petrosino. 5 a Custonaci, 4 a Buseto Palizzolo, 2 a Favignana, San Vito Lo Capo e Pantelleria. 1 a Calatafimi, Partanna, Santa Ninfa e Poggioreale. 0 a Gibellina, Salaparuta, Vita.

I dati in Sicilia
Sono 1.505 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia su 32.182 tamponi processati, con una incidenza del 4,7%. La Regione resta quinta per numero di contagi giornalieri.
Le nuove vittime comunicate dalla Regione in seguito a un ricalcolo con i dati incompleti dei mesi scorsi sono 258 e portano il totale a 5.015.
Come mai la Regione ha dimenticato queste vittime?
Il numero degli attuali positivi è di 21.752 con 4.475 casi in meno rispetto a ieri; anche questo dovuto a un ricalcolo dei dati incompleti sul numero dei guariti nelle ultime settimane: 6.022.
Negli ospedali i ricoverati sono 1.317, 30 in più rispetto alla giornata precedente, quelli nelle terapie intensive sono 168, 4 in più. La distribuzione tra le province, Palermo registra 471 nuovi positivi, Messina 128, Catania 238, Trapani 135, Agrigento 181, Caltanissetta 110, Siracusa 110, Ragusa 84, Enna 48.

 

 

In Sicilia altri 1350 operatori per la campagna vaccini
Per implementare la campagna vaccinale anti-Covid, in Sicilia arriveranno ulteriori 1350 professionisti della sanità. È la nuova dotazione organica messa a disposizione dalla Struttura commissariale nazionale, guidata dal generale Francesco Figliuolo, in vista dell'incremento della fornitura di vaccini e tenuto conto della capacità della Sicilia nelle somministrazioni. Proprio in occasione della visita (nella foto) nell'Isola del commissario per l'emergenza, lo scorso 27 marzo, il presidente della Regione Nello Musumeci aveva chiesto al generale Figliuolo di valutare l'opportunità di poter incrementare la capacità di inoculazione dei vaccini mediante il coinvolgimento di altro personale sanitario reclutato direttamente da Roma.

«Ringrazio il commissario Figliuolo che, da uomo del fare, resosi conto personalmente delle capacità logistiche che abbiamo messo in campo - ha commentato il governatore - ha dato seguito alle nostre segnalazioni in pochi giorni. È proprio il fattore tempo a fare la differenza in questa partita difficile, in cui nessuno si sta risparmiando. Anche ieri, giovedì, infatti, abbiamo effettuato circa 20mila iniezioni e con questa nuova dotazione di personale potremo davvero imprimere un'accelerazione significativa».

I “nuovi” professionisti saranno impiegati in tutti gli hub e nei centri vaccinali già esistenti nell'Isola, ma anche in quelli (una ventina) che apriranno entro aprile e che Musumeci ha voluto affidare ancora alla Protezione civile regionale. Significativo l'arruolamento di sanitari per i territori e le aziende ospedaliere di Palermo, Catania e Messina, dove arriveranno rispettivamente 362, 333 e 172 unità. Saranno 158 i nuovi vaccinatori destinati all'area di Siracusa, 101 a Trapani, 76 a Caltanissetta, 54 ad Agrigento, 49 per i centri vaccinali di Enna e 45 per quelli della provincia di Ragusa.

La situazione in Italia
Sono 18.938 i positivi al test del coronavirus in Italia ieri, venerdì 9 aprile, secondo i dati del ministero della Salute. Giovedì erano stati 17.221.

Sono invece 718 le vittime in un giorno (giovedì 487). In realtà però il dato delle morti è frutto di un aggiustamento perchè la Sicilia ha caricato dati antecedenti pari a 258 decessi.. Effettuati 362.973 tamponi molecolari e antigenici. Il tasso di positività del 5,2%% (giovedì era al 4,7%, quindi è salito dello 0,5).
I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 3.603, 60 in meno nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri in rianimazione sono stati 192 (venerdì 259). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 28.146 persone, 705 in meno.
"La curva in Italia ha raggiunto un plateau mentre negli altri Paesi c'è una ricrescita. C'è in Italia una decrescita lenta e la maggioranza delle regioni sono in decrescita per l'incidenza, tuttavia ci sono ancora alcune Regioni in crescita". Lo ha detto il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa sull'analisi dei dati del monitoraggio della Cabina di Regia organizzata dal ministero della Salute. Il livello di occupazione nelle terapie intensive "si sta stabilizzando intorno al 41% e siamo quindi arrivati sostanzialmente ad un plateau, così come per le aree mediche. In generale prima si muove Rt, poi incidenza e ricoveri e per ultimi si muovono i dati sulla mortalità. Quindi ci attendiamo che inizino a decrescere anche i decessi", ha affermato Brusaferro.
"C'è una decrescita dei casi nella popolazione generale. L'età media dei casi rimane sempre sotto i 50 anni e crescono gli asintomatici. La decrescita dei casi sta coinvolgendo tutte le fasce d'età, inclusi i giovani, tenendo però conto della chiusura delle scuole", ha detto ancora Brusaferro.
'E' importante procedere verso lo scenario di riaperture che tutti auspichiamo ma con grande cautela e flessibilità", ha affermato il presidente dell'Iss. "In questo contesto non esistono soglie definite per riaprire, ma esistono modelli e indicatori come il numero progressivo di popolazione vaccinata, la circolazione delle varianti e il livello che rende possibile il tracciamento di 50 casi per 100mila".

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