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12/04/2021 10:33:00

Marsala, il focolaio di Pasquetta. "Eravamo solo tra noi" 

 "Eravamo solo tra noi in famiglia". Si difende così il marsalese sospettato di aver organizzato una "mangiata" il giorno di Pasquetta che avrebbe portato ad un sospetto focolaio Covid in città. Secondo alcune testimonianze, i partecipanti erano decine, nella sua villa - c'è chi dice addirittura oltre cinquanta -  e diverse persone sono in quarantena. L'episodio ha suscitato in città molta curiosità e anche un po' di rabbia, dato che Marsala è in zona rossa per un aumento dei contagi. Va anche detto, però, che di mangiate e pranzi a Pasqua e Pasquetta se ne sono visti purtroppo tanti. 

Ad ogni modo il "padrone di casa" è stato interrogato. Ha negato ogni circostanza, ha detto che si tratta di una voce messa in giro per danneggiarlo, e che a casa il giorno di Pasquetta lo ha passato osservando le regole, pranzando con i suoi familiari più stretti. E, come accade in questi casi, è ormai difficile accertare i fatti dopo tutti questi giorni.

Certo è, comunque, che al di là del caso specifico, come dicevamo, in tanti a Pasquetta hanno trasgredito le regole. Come facciamo a saperlo? Dalla fila di persone davanti ai laboratori di analisi nei giorni precedenti la Pasqua per farsi un tampone rapido "preventivo", prima di andare a casa di altri. Sembra un gesto di attenzione, invece è una cosa inutile: il tampone rapido serve solo a verificare il Covid quando la carica virale è alta, negli asintomatici funziona ben poco. E poi, altro elemento, bastava vedere i carrelli della spesa nei supermercati nei giorni della Settimana Santa per capire che molte famiglie avevano deciso di "allargare" gli inviti. Ed ecco il risultato: Marsala in zona rossa.