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16/05/2021 06:00:00

  Ospedale di Marsala. Giacalone: “Ecco perchè non ho occupato il consiglio comunale”

I consiglieri comunali di Marsala hanno occupato Palazzo VII Aprile come forma di protesta nei confronti dell'Asp di Trapani e del governo regionale per avere risposte certe sulla riapertura dell'ospedale di Marsala, chiuso da mesi in nome dell'emergenza Covid, con una comunità di centomila abitanti che è senza i servizi minimi di assistenza sanitaria.

Piergiorgio Giacalone, consigliere comunale di Marsala, lei ha firmato il documento del consiglio comunale, ha sposato la protesta, ma non ha occupato l'aula. Perchè?


Ho firmato il documento. Condivido le richieste. Non condivido le modalità di protesta. Quando il presidente Sturiano ha sospeso i lavori di consiglio non si poteva dare un aut aut dicendo che bisognava occupare l'aula per dare un segnale di fermezza. Fare polemica su questo tema è sbagliato, noi dobbiamo trovare la soluzione migliore per Marsala e per la provincia. Per me l'occupazione di un palazzo istituzionale non è una cosa corretta. Tra l'altro avevamo saputo che il commissario dell'Asp Paolo Zappalà avrebbe dato risposta alle richieste del consiglio comunale a breve termine. Questo era stato detto dal vice sindaco durante la sospensione. Quindi perchè arrivare a questa azione così forte? Io sinceramente non lo capisco e non la condivido. E' legittimo, non critico i miei colleghi.

Lei fa parte sempre di ProgettiAmo Marsala. Questa presa di posizione diversa da Gabriele Di Pietra e Vanessa Titone la colloca un po' fuori dal gruppo o ancor più vicino al vice sindaco Ruggieri.

Non facciamone una questione di vicinanza o spaccature. Il nostro gruppo, ProgettiAmo Marsala, con l'entrata di Leo Orlando, è unito. Ma la si può vedere in maniera diversa. L'idea di fondo sull'ospedale c'è, e le richieste che avanziamo all'Asp e al governo regionale sono le medesime. Cambia solo la modalità, che io non condivido. Per come la vedo io non è necessario alzare i toni quando si possono trovare soluzioni alternative. Questo per rispetto delle istituzioni e di un progetto politico che abbiamo sposato e non possiamo da un giorno all'altro metterci di traverso. Le cose vanne sempre concertate, come il documento che abbiamo firmato.

Quali altri consiglieri non hanno aderito?

Io e Lele Pugliese di Liberi. Altri consiglieri la pensano come me a mio avviso, solo che a volte è più facile uniformarsi che passare per impopolari. Spero che non passi il messaggio che a me e a Lele Pugliese non interessi l'argomento.