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28/05/2021 06:00:00

Vaccini in Fiera. Giorni di passione per i fragili

 Nuovi disservizi della campagna vaccinale per le categorie fragili che hanno difficoltà a raggiungere i mega centri vaccinali aperti, ormai, in gran numero su tutta l’Isola. Martedì 25 e Mercoledì 26, infatti, si sono registrate una serie di code agli ingressi del Centro vaccinale di Palermo, istituito da mesi alla Fiera del Mediterraneo.


AUTO IN FILA ALLA FIERA
– Si possono vedere, nel primo dei tre filmati girati, sempre il 26 intorno alle 19, file di auto quasi attaccate al marciapiede che sembrano parcheggiate – al cui interno vi sono anziani non deambulanti accompagnati – ma che, in realtà, non lo sono. Sono incolonnate e si dipanano – quasi dall’inizio dell’incrocio per Mondello – poi girano attorno alla rotonda, nei pressi di uno degli ingressi riservati alle auto, appunto, e infine, si perdono fino a scomparire all’interno dell’hub vaccinale del capoluogo.


PEDONI A PERDITA D’OCCHIO IN ATTESA – Nel secondo e terzo video, stavolta, tocca agli ‘appiedati’ aspettare pazientemente, l’uno dietro all’altro, in una coda costituita da alcune centinaia o, forse, migliaia di utenti – che si dipana per diverse centinaia di metri – in lunga attesa del loro turno per la carenze di dosi, che hanno mandato in tilt l’organizzazione.

LA TESTIMONIANZA – “Mio papà, che ha 76 anni, il 25 maggio doveva ricevere la seconda dose – racconta a Tp24.it, Pier Luigi Licari – ma c’era parecchia gente”. Quanto avete aspettato? “Venti minuti, mezz’ora non saprei quantificare. Tra l’altro era una fila in piedi perché nelle auto in colonna ci sono i fragili disabili e mio padre non ha invalidità certificate, pur soffrendo di diversissime patologie, tra le quali una flebite conclamata alle gambe”. Dopo aver atteso invano il sig. Licari viene informato che non ci sono dosi di vaccino Pfizer per il richiamo. “Lui è ritornato – prosegue il figlio – il giorno dopo, il 26 ed ha trovato una fila interminabile”.

 

VIA SADAT COME IL FAR WEST – Mi sta dicendo che i più fragili non hanno una corsia preferenziale, una sala d’attesa in cui sedersi? “Io sto parlando dell’esterno (ingresso Via Sadat nda), dove, a fronte della totale confusione, mio papà, non potendo aspettare oltre, se n’è andato. Nella coda a quell’ingresso – continua a raccontare Licari – l’addetto della protezione civile si è arrampicato sulla transenna, urlando per farsi sentire da coloro i quali erano in fila. Tra l’altro, c’è una pericolosità inaudita per il passaggio di camion e mezzi pesanti (in direzione degli imbarchi del porto nda). Stamattina (27 maggio) ci siamo recati in fiera molto presto e, già, intorno alle 7 del mattino c’era una fila interminabile. Ritornando alla Fiera ho avuto confermo che la fila di auto riprese nel filmato è riservata agli 80enni ed oltre ed ai disabili. Arrivato ad uno degli ingressi il personale della Protezione civile al quale ho chiesto se dovevamo rifare la fila – mostrando la prenotazione di due giorni prima – fortunatamente ci ha fatti entrare, ma io perché ho chiesto, ma chissà quanti non hanno avuto accesso a questa informazione e sono rimasti lì a fare la fila” dopo essere anche loro stati rispediti a casa nei giorni precedenti per mancanza di dosi Pfizer. “Gli assembramenti sono soprattutto all’ingresso e molti vicino alla strada: se non ho preso oggi il covid all’ingresso di Via Sadat – continua Licari – non so come si possa prendere, perché è veramente inimmaginabile la situazione! Poi siamo entrati – ha concluso Pier Luigi Licari – e mio padre finalmente ha ricevuto la seconda dose del vaccino Pfizer”.

FRAGILI MANDATI A CASA DOPO ORE AD ASPETTARE – “Sono stata lì varie volte – ci conferma Viviana Lo Monaco, consigliere comunale del M5S di Palermo – e ho dato tempo di adeguarsi ai ritmi e di prendere le misure. Ma di fronte a persone anziane (alcune anche di mia diretta conoscenza), trattate come carne da macello, e rimandate a casa 2 volte con le mani in mano, credo che non sia giusto abituarsi a questa forma di ‘normalità’. Le dosi oggi erano arrivate – continua Viviana Lo Monaco – ma, ripeto, si tratta di persone che oggi non erano in grado di sostenere la fila. Mentre apriamo (giustamente) anche ai maturandi – conclude la portavoce 5 Stelle – gli anziani ASPETTANO in coda e se non resistono vanno via (a meno che non si contagino tra loro)”.

SECONDE DOSI RINVIATE SENZA PREAVVISO – Che l’approvvigionamento di dosi possa avere qualche problema può essere comprensibile il fatto di cui vergognarsi è la mancanza di comunicazione nei confronti dei cittadini che non possono essere trattati in tal modo. Aspettare più di quattro ore in fila non è una cosa da Paese civile, a maggior ragione quando l’attesa tocca a persone fragili che dovrebbero essere maggiormente tutelate e rispettate.

IL FLUSSO MASSICCIO DI DOSI ANCORA NON C’È – Intanto, da giovedì 27, la situazione va migliorando. Il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci, ha puntualizzato che: “Le dosi stanno arrivando con i ritmi che decide Roma, non c’è una regione avvantaggiata o una svantaggiata. Il contagocce è il metro che utilizza il Governo per tutte le regioni. L’importante è assicurare la quota per i richiami”. Le dosi del vaccino Pfizer arrivate mercoledì sono 168 mila 480 e dovrebbe bastare per tutta la Sicilia fino alla successiva fornitura attesa per mercoledì 2 giugno, ma con i ritmi assegnati di circa 50 mila dosi da somministrare, secondo i desiderata di Figliuolo, dovrebbero essere sufficienti per appena tre giorni.

Alessandro Accardo Palumbo
www.facebook.com/AlessandroAccardoPalumbo