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17/06/2021 09:16:00

Stop alle mascherine dal 15 Luglio. In terapia intensiva è pieno di non vaccinati 

 Vediamo le principali notizie di oggi sul coronavirus in Italia.

Il governo Draghi sta pensando di far decadere in Italia l’obbligo di mascherina – un passo importante verso il ritorno alla normalità. Secondo il ministero della Salute, dunque, già da metà luglio si potrebbe dare il via libera e mantenere l’obbligo di mascherina solo al chiuso e, all’aperto, in circostanze particolari quali assembramenti e manifestazioni pubbliche. Anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri si è espresso sul tema in modo convincente: la mascherina, a suo dire, sarà come “gli occhiali da vista per leggere da vicino che si portano sempre in tasca”.

“Tutti gli studi ci dicono che in una situazione epidemiologica sotto controllo come in Italia la possibilità di contagio all’aperto con la metà della popolazione vaccinata almeno con la prima dose è quasi nulla”, ha detto Sileri. “Ma non dobbiamo dimenticare che la mascherina resterà un accessorio da portare sempre con noi perché in determinate situazioni, in fila dal gelataio o allo stadio, per non correre rischi dovremo essere pronti a indossarla”.

Due mesi fa, a metà aprile, più di 3 mila persone erano ricoverate in terapia intensiva per Covid. Ieri 471: 33 in meno del giorno prima.

Per la prima volta dall’inizio della seconda ondata il numero dei malati gravi è sceso sotto quota 500, con il 5% dei posti letto occupati in tutta Italia. Un merito che va in gran parte alla campagna di vaccinazioni di massa: il 27% della popolazione dai 12 anni in su ha completato il ciclo di immunizzazione. 

I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3.064, in calo di 269 unità.

Chi sono i malati gravi? «Degenti di lunga data oppure persone non vaccinate — ha detto all’agenzia Ansa Francesco Dentali, direttore del Dipartimento di Medicina interna all’ospedale di Circolo di Varese —. Noi pensiamo a curarli, capiscono da soli di aver commesso un errore e si pentono di non essersi protetti». Si tratta per lo più di soggetti non vaccinati o che si sono infettati nella finestra tra la prima e la seconda dose di vaccino.