Sulle polemiche scoppiate, ad Erice, in merito alla bocciatura di una modifica del Piano triennale opere pubbliche, intervengono i consiglieri comunali Simona Mannina, Alessandro Manuguerra, Michele Cavarretta, Giuseppe Vassallo, Alessandro Barracco, Eugenio Strongone, Bruna Arceri.
Ecco la loro nota.
“Per ben due sedute consecutive, la maggioranza guidata “dall’illuminata” sindaca Toscano ha disertato i lavori consiliari scegliendo la strada di casa, dell’ufficio anziché delle bellissime strade ericine, stesso discorso vale per gli amministratori, assenti in consiglio comunale. L’opposizione, di contro, presente al completo in aula ha votato l’acquisizione di un terreno per ampliare il depuratore di Napola, così da poter aumentare l’efficientamento idrico, posto che ad Erice (neanche se fossimo nel terzo mondo), l’amministrazione non ha mai pensato di affrontare il problema idrico come altri problemi del nostro territorio. Perché, piuttosto, quest’amministrazione non spiega la causa per cui ha impiegato 5 anni per portare in consiglio una delibera, già pronta, che poteva contrastare i problemi di carenza idrica? O non importa a quest’amministrazione che l’acqua non arriva nelle case dei cittadini e quando arriva, è torbida? Si precisa come tale delibera non sarebbe stata approvata se questa opposizione non fosse rimasta in aula a votarla favorevolmente, ma è evidente come non interessa l’acqua alla sindaca, meglio prendere quanti più finanziamenti possibili per fare opere, senza alcuna visione d’insieme, alcune delle quali vengono, puntualmente, abbandonate (v. bike sharing, pista ciclabile etc…). Ma per rispondere alla cara vecchia amministrazione (che amministra da 15 anni)…la famosa variante al piano triennale riguardava la palestra di porta Spada e non anche il Campo San Nicola o le mura Elimo Puniche e la palestra (ndr di Porta Spada) è già stata inserita nel piano triennale e votata in consiglio comunale. Ieri si trattava di una modifica che ampliava il quantum da investire al progetto già approvato in consiglio comunale. Un ampliamento che però non veniva giustificato da alcun progetto suppletivo o costo, non vi era dato sapere, infatti, il perché era previsto un aumento di 750.000 euro rispetto al progetto originario approvato in consiglio comunale anche con i numeri dell’opposizione. Il capo settore, presente, inizialmente, in aula, non ha potuto spiegare alcunché perché poco dopo, era dovuto scappare per un appuntamento dal dentista, come dallo stesso dichiarato (ergo, nessuna emergenza familiare). L’amministrazione, di contro, era totalmente assente, con il solo Di Marco che svolge entrambi i ruoli di consigliere e assessore che nulla ha saputo dire al riguardo. Ne consegue come l’atto non poteva essere più ritirato per l’assenza del caposettore, nonché, le necessarie delucidazioni non potevano essere, in alcun modo, rese per l’assenza dell’amministrazione, compreso il vicesindaco con delega al ramo. L’unica possibilità rimasta all’opposizione era quella di bocciare l’atto, dando la possibilità all’amministrazione di ripresentarlo, questa volta più completo. Dispiace, registrare, ancora una volta, l’intervento dell’assente Nacci, quale capo di una maggioranza, in cui neanche lo stesso crede fino in fondo, e che lo stesso ha contrastato, deriso durante la sua campagna elettorale quale antagonista proprio della sindaca Toscano. Lui, Nacci, si autodefinisce Elefante, noi lo vediamo più come un camaleonte capace di cambiare il proprio colore/credo politico a seconda delle occasioni. Si ricorda, infatti, al Nacci come nel 2018 durante la votazione di una variante al piano triennale, quando ancora era in opposizione, ha abbandonato l’aula…alla faccia della coerenza! Sul Simonte, di contro, non vogliamo dir nulla, lo stesso continua a commentarsi da solo”.