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29/07/2021 06:00:00

Più di cento persone con un solo bagno. La vergogna di Pantelleria

In cento, ammassati in una caserma con 25 materassi e un solo bagno. Sono le incredibili condizioni in cui si trovano i migranti sbarcati nei giorni scorsi a Pantelleria.


I migranti sono ospitati (si fa per dire) presso  l'ex caserma dell'esercito "V. Barone" di Contrada Arenella. Una struttura che, per come è attrezzata, potrebbe ospitare 25 persone. Invece sono circa un centinaio i migranti, sbarcati nei giorni scorsi, che si trovano in condizioni molto precarie. Condizioni in cui molti non sono disposti più a stare, tant’è che qualcuno riesce ad uscire dalla struttura e ad andare per l’isola senza fare la quarantena.


Al momento dell'identificazione è previsto il tampone e solo i positivi sono sottoposti all'isolamento. Ma devono farlo in una tenda, non ci sono altre strutture. In tutto sono 13 i positivi accertati tra i migranti arrivati. Si tratta di una doppia emergenza, umanitaria e sanitaria. Da un lato non vengono garantite le condizioni igienico-sanitario all'interno della truttura, dall'altro i migranti, anche i positivi, possono uscire e andare in paese. E questo in un'isola che  conta già un focolaio di Covid che cresce di giorno in giorno.


Le precarie condizioni igienico-sanitarie inevitabilmente hanno fatto esplodere la protesta dei migranti. E questo, come dice la senatrice del Pd Valeria Fedeli "desta preoccupazione”. “Migranti ospitati in condizioni assolutamente non accettabili presso una struttura inadeguata e fatiscente dove non è assicurato il minimo standard igienico-sanitario. Uno spazio non adatto ad accogliere i circa 50 migranti presenti, tra cui due donne una delle quali incinta e alcune persone in quarantena con il Covid" ha detto la senatrice Pd. "Considerato l'incremento degli sbarchi che si sta registrando in queste ore, in attesa che si concretizzino soluzioni strutturali comunque già previste e individuate sul territorio, è necessario garantire fin da subito un'accoglienza rispettosa della dignità di queste persone, della salute, dei diritti umani assicurando condizioni sostenibili e positive di convivenza e integrazione tra migranti e cittadini residenti sull'isola. Per monitorare e approfondire le iniziative che quindi mi auguro verranno tempestivamente assunte a questo scopo, come capogruppo PD in Commissione diritti umani mi farò portavoce, nell'ambito dell'attività che la commissione stessa già sta svolgendo su questo fronte, della proposta di organizzare una visita sull'isola già nelle prossime settimane".

 

 


L’isola è abbandonata nella gestione di questa emergenza nell’emergenza. E’ intervenuta anche la deputata regionale Eleonora Lo Curto. “L’Isola di Pantelleria non può essere abbandonata a se stessa davanti ad un’emergenza sanitaria che, in questi ultimi giorni, sta vedendo aumentare i casi di contagio da coronavirus. In particolare occorre tutelare il diritto alla salute anche per quei migranti che ogni giorno a bordo di barchini e gommoni arrivano nell’Isola. Il centro di accoglienza e la caserma dove vengono ospitati sono in overbooking e la sola misura del tampone effettuato all’atto dell’identificazione dei migranti non è sufficiente ad impedire il contagio”.


 
La deputata marsalese ricorda che nei giorni scorsi “l’Assemblea regionale siciliana ha approvato un’importante legge sull’inclusione delle persone fragili e soprattutto degli stranieri che giungono e rimangono in Sicilia. Le nuove norme tutelano la persona umana, alla quale riconoscono diritti, da quello alla salute a quello alla residenza”.


Per l’esponente dell’Udc “è il momento di invertire la rotta anche sull’accoglienza dei migranti in una fase delicata come quella della pandemia. Per questa ragione ho presentato in parlamento regionale una mozione affinché il governo della Sicilia attivi un’interlocuzione con il governo Draghi e nella fattispecie con il Ministero degli Interni per potenziare le misure sanitarie e le forze dell’ordine preposte al controllo del territorio nell’isola di Pantelleria. Da parte mia esprimo la mia solidarietà all’Amministrazione comunale ed alla direzione dell’ospedale pantesco per l’immane onere di cui si stanno facendo carico per garantire il diritto alla salute, impedire la diffusione del Coronavirus e difendere le attività economiche legate al turismo nel clou della stagione estiva che dovrebbe sancire la ripresa”.

Lo Curto chiama in causa il Governo nazionale: ”adotti atti straordinari con il supporto della protezione civile per garantire adeguate navi quarantena al largo di Pantelleria e sostenere con risorse nazionali una campagna mirata per sostenere l’incoming turistico. Non sono tra quelli che pensano che i migranti ci portino il virus, ma tra coloro che sono convinti che chi giunge in Sicilia deve essere prima difeso e tutelato come persona e poi considerato una risorsa”.
E’, come dicevamo, una doppia emergenza. Umanitaria (vergognoso che tante persone vengano stipate in condizioni così precarie) e sanitaria: tra i migranti, che possono scappare, possono esserci dei positivi al Covid. E l’Isola da settimane registra un gran focolaio di coronavirus, con oltre 70 positivi al Coronavirus.



Native | 2024-04-25 09:00:00
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