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02/08/2021 06:00:00

Incendi, ancora paura in Sicilia. Arrivano i volontari dal Nord Italia 

 Altra domenica di passione per gli incendi in Sicilia. Continuano le polemiche, mentre arrivano le squadre di volontari dal nord Italia.

Gli incendi continuano a distruggere ettari di macchia mediterranea in tutta la Sicilia, da Trapani a Catania, da Palermo a Ragusa.

A Palermo e provincia, con la temperatura che ha toccato i 40 gradi, le squadre – raddoppiate – dei vigili del fuoco e della forestale sono impegnati in una ventina di fronti: a Camporeale, a Corleone dove sono minacciate alcune aziende agricole, a Valledolmo dove le fiamme stanno creando non poche apprensioni ai residenti di alcune abitazioni, a Castronovo di Sicilia nei pressi di un Motel, a Trabia, Belmonte Mezzagno e Villafrati nella zona della statale Palermo-Agrigento.

Incendio anche a Trapani, nei pressi di Via Virgilio. 

Anche ieri vigili del fuoco sono stati impegnati nelle azioni di spegnimento di roghi e a breve arriveranno gli aiuti dalla altre regioni, come promesso ieri dal Capo dipartimento della Protezione civile. Fabrizio Curcio ha però anche bacchettato la Sicilia: "Non entro nelle polemiche soprattutto quando c'è da lavorare e risolvere un problema - ha detto -. È evidente che la responsabilità della macchina di contrasto agli incendi boschivi è chiaramente regionale e ogni Regione si organizza in base alla propria disponibilità, risorse organizzative".

E a seguito della richiesta avanzata dalla Regione Siciliana, il presidente del Consiglio Mario Draghi, ha firmato il Dpcm con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di protezione civile. "Il Dipartimento di Protezione Civile - si legge in una nota - è dunque al lavoro per coordinare l’invio di volontari, delle organizzazioni nazionali e delle colonne mobili regionali, che opereranno a supporto delle attività di spegnimento dei roghi. Questa mattina si è svolta una riunione di aggiornamento durante la quale è stata confermata la partenza per la Sicilia, nella giornata di oggi, di squadre provenienti da Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e dalle province autonome di Trento e Bolzano".

Sono trentatré le squadre di volontari di Protezione civile provenienti dal Nord Italia che daranno una mano per contrastare l’eccezionale ondata di incendi in Sicilia. Il loro arrivo è previsto per oggi e viaggiano sui mezzi dotati di sistemi di spegnimento.
È la prima risposta alla richiesta di “dichiarazione dello stato di mobilitazione del servizio nazionale di Protezione civile” che il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, d’intesa con il capo della Protezione civile regionale, ha avanzato nelle scorse ore al premier Mario Draghi.

Il riconoscimento dello “stato di mobilitazione” determina un concorso straordinario di risorse extra-regionali, sia in termini di uomini sia di mezzi appartenenti ai vigili del fuoco e al volontariato.
Le squadre di volontari che si stanno già preparando provengono da Emilia, Friuli, Veneto, Trento, Bolzano, Piemonte e Lombardia. Si tratta di personale esperto in antincendio.

"Roma ha subito accolto, com'è noto, la mia richiesta di stato di mobilitazione di Protezione Civile per la calamità legata ai paurosi incendi di questi giorni, che colpiscono la nostra Isola e altre regioni italiane. Ringrazio tanto il Premier quanto l’ingegnere Fabrizio Curcio e un ideale abbraccio va alle donne e agli uomini impegnati in prima linea". Lo dice il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. "Domattina terremo un vertice regionale - ha aggiunto il governatore siciliano - per fare il punto della situazione. Sono giornate difficili, che ci vedono mobilitati su più fronti: fuochi, cenere vulcanica e pandemia. Ancora una dura prova, che affrontiamo con ferma determinazione. Provo invece tanta pena per i soliti sciacalli politici, usciti allo scoperto, come sanno fare nei momenti di difficoltà. Godono in questi giorni, come godevano nella fase acuta della pandemia, nella vana e cinica speranza di guadagnare briciole di consenso. Quanta tristezza".

Il Pd ringrazia Draghi e torna ad attaccare Musumeci. "Ringraziamo il presidente Draghi per i soccorsi predisposti a sostegno della Sicilia - dice il capogruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo - e ringraziamo tutti coloro che in queste ore drammatiche si stanno prodigando contro gli incendi. Prendiamo atto invece che il presidente Musumeci ancora una volta si distingue per la sua arroganza, nel tentativo di scaricare le proprie responsabilità su altri. Invece di usare termini volgari ed offensivi nei confronti di quelle parti politiche che hanno solo chiesto chiarezza, dica perché in tutti questi mesi ha fatto orecchie da mercante invece di ascoltare gli allarmi lanciati dal Pd e dai sindacati che sollecitavano il governo regionale a predisporre un adeguato piano di prevenzione sul rischio incendi, e di controllo del territorio”. Lupo chiede a Musumeci di spiegare anche "perché non sarebbero stati richiamati in servizio tutti i forestali a disposizione. E dica se è vero che proprio per la carenza di personale alcune torrette di avvistamento erano scoperte, e dunque gli allarmi sono scattati in ritardo: su questa vicenda il Pd presenterà una interrogazione parlamentare all’Ars”.