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01/09/2021 06:00:00

La scomparsa di Denise Pipitone. La Madre: "Chi l'ha rapita gira a Mazara del Vallo"

16,55 - "La nostra comunità torna a stringersi forte a Piera Maggio e Piero Pulizzi. Vista la situazione Covid abbiamo voluto organizzare questo incontro con i genitori di Denise, l'avvocato Frazzitta ed il vescovo Mogavero, con la sola presenza ristretta anche di operatori dell'informazione, per ribadire la nostra vicinanza con la speranza sempre viva di potere un giorno riabbracciare Denise, che è ormai considerata la figlia di tutti".

Lo ha detto il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci, nel corso dell'incontro organizzato nella Sala La Bruna del Collegio dei Gesuiti, nel giorno del 17° anniversario del rapimento di Denise Pipitone, avvenuto il primo settembre 2004 a Mazara del Vallo.

"Chi sa parli!" ha ribadito il vescovo mons. Domenico Mogavero, che ha voluto testimoniare con la sua presenza, la preghiera ma anche le iniziative concrete l'affetto ed il sostegno ai genitori di Denise.

L'avvocato Giacomo Frazzitta, sollecitato dai cronisti, ha rivolto un messaggio agli inquirenti: di stima ed apprezzamento per il nuovo impulso dato alle indagini, ma anche una richiesta affinché la famiglia sia aggiornata sugli sviluppi e l'evoluzione delle stesse indagini, se pur nel rispetto della segretezza. "Ho incontrato la cugina e compagna di giochi di Denise. Ha la stessa età di Denise e si appresta a partire per il progetto Erasmus. Questa opportunità di crescere e studiare in serenità è stata negata a Denise. E qualcuno dovrebbe venire a spiegarci perché ciò sia avvenuto. Non possiamo - ha detto Frazzitta - escludere anche la peggiore delle ipotesi, ma in questi 17 anni nessun elemento è emerso in questo senso e pertanto noi siamo convinti che Denise sia viva e non lasceremo nulla di intentato per poterla ritrovare".

Piera Maggio, infine, nel ringraziare le autorità e le persone che a Mazara e da ogni parte d'Italia e del mondo continuano a dimostrarle affetto, non ha nascosto il dolore che ha segnato questi 17 anni e la delusione per la mancata soluzione positiva ad oggi della vicenda. Ha tuttavia manifestato insieme a Piero Pulizzi i sentimenti di speranza, auspicando che "questo possa essere l'ultimo anniversario del rapimento di Denise che ricordiamo! Siamo convinti che Denise sia viva - ha detto - e lotteremo fino alla fine per poterla riabbracciare".

"Siamo certi - sottolinea Piera Maggio - che chi ha rapito Denise è libero e continua a girare a Mazara del Vallo. Noi confidiamo nella magistratura che possa fare giustizia su questa triste vicenda. Non abbiamo mai perso la speranza di poter riabbracciare Denise, nonostante tutti questi anni".

06,00 - Era una mattina come tante quella di 17 anni fa a Mazara del Vallo, e come tante altre mattine, una bimba di nome Denise giocava con i cuginetti a casa della nonna, in via Domenico La Bruna. Quella mattina, per Denise Pipitone, per la mamma Piera Maggio e il padre Piero Pulizzi, diverrà l’inizio di un incubo che ancora oggi non ha fine.

A 17 anni distanza, con un processo chiuso nei suoi tre gradi di giudizio, che ha visto assolta la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, e dopo un lungo periodo in cui l’intera vicenda era ormai entrata in una fase, quanto meno mediatica, di oblio - non per Piera Maggio che ha sempre continuato a cercare la figlia – quest’anno, grazie anche alla vicenda di Olesya, la ragazza russa, protagonista di una talk show, che si diceva potesse essere Denise, si è talmente riacceso i riflettori sull’intera vicenda, che si è arrivati all’apertura di una nuova indagine sulla scomparsa della piccola di Mazara del Vallo.

Una candela per Denise - Un lumino o una candela sul davanzale della propria finestra per non dimenticare Denise Pipitone. È l’iniziativa promossa da don Davide Chirco, responsabile del Seminario vescovile della Diocesi e del Servizio di pastorale vocazionale, per oggi, mercoledì 1° settembre, in occasione del 17° anniversario della scomparsa della piccola Denise Pipitone.
«Invito tutti, mazaresi e non, a deporre sul davanzale della propria finestra un lumino o una candela, fare una foto e postarla sui social con l’hashtag #17annisenzaDenise – spiega don Chirco – per chi è credente può unire a questo gesto anche una speciale intenzione di preghiera per Denise e la sua famiglia». Don Davide Chirco spiega che questo «è un semplice segnale che vuole essere da monito a tutti coloro che sanno e non parlano per paura, ma vuole anche essere un momento di forte unità e di particolare vicinanza a Piera Maggio e Pietro Pulizzi, segnati da un dolore che dura ormai da troppo tempo», ha concluso il giovane prete.

Mazara non dimentica Denise - In occasione del 17° anniversario del rapimento di Denise Pipitone, avvenuto il primo settembre 2004, il sindaco di Mazara del Vallo Salvatore Quinci incontrerà i genitori di Denise: Piera Maggio e Piero Pulizzi, insieme al legale della famiglia, l'avvocato Giacomo Frazzitta. nL'incontro si terrà questa mattina alle ore 11 nella sala La Bruna del Collegio dei Gesuiti (piazza Plebiscito).

Indagini, testimonianze anonime e indagati - Oggi tra nuovi e vecchi testimoni e soprattutto quel muro insormontabile di omertà attorno a questo caso, c’è anche l’indagine a carico dell'ex pm Angioni. L’ex pm della Procura di Marsala Maria Angioni, tra i primi ad indagare sulla scomparsa di Denise, adesso si ritrova indagata per false dichiarazioni al pm. Ma come dicevamo ci sono nuove testimonianze, alcune anonime. In una lettera svelata nel programma di Rai 3, condotto da Federica Sciarelli, un testimone anonimo spiega di aver visto Denise in macchina insieme ad altre 3 persone, e fa il nome di Gaspare Ghaleb. Il testimone dice di aver avuto un contatto fra la sua auto e quella in cui ci sarebbe stata la piccola Denise, si è fermato per controllare lo specchietto e ha sentito una bimba gridare “aiuto mamma!“. Alla guida di quell'auto scrive nella lettera, c'era “il tunisino, il ragazzo di Jessica Pulizzi”. E il mese scorso Gaspare Ghaleb, ex fidanzato di Jessica Pulizzi, la giovane mazarese processata e poi assolta per concorso nel sequestro della piccola Denise Pipitone, è stato sentito come testimone "assistito", nell'ambito delle nuove indagini. Ghaleb fu processato insieme a Jessica per false dichiarazioni al pm e per questo in primo grado fu condannato dal Tribunale di Marsala a due anni di carcere, ma in appello arrivò la prescrizione del reato.

L’avvocato Frazzitta, “siamo fiduciosi” – Nei giorni scorsi il legale di Piera maggio e Pietro Pulizzi intervenendo a “Gli Incontri del Principe” al Grand Hotel Principe di Piemonte si era detto fiducioso rispondendo alle domande di Stefano Zurlo del quotidiano “Il Giornale”: “Dopo 17 anni l’inchiesta si occupa dello stesso nucleo familiare e ha ripreso vigore dopo essere finita nel binario morto. Siamo fiduciosi nella nuova inchiesta della Procura di Marsala e nell’operato di inquirenti molto capaci, anche se siamo consapevoli che la strada sarà ancora lunga e che dovrà essere raggiunta una soglia probatoria importante. Speriamo che ci siano i presupposti per arrivare a una sentenza di colpevolezza che sveli la verità”.