E’ una guerra difficile da vincere, quella contro il Covid, finché ci sono comportamenti che definire da irresponsabili è dire nulla. Perchè quello che hanno combinato madre e figlia di Alcamo è, senza mezzi termini, da criminali.
Ha fatto il giro d’Italia la storia incredibile di madre e figlia di Alcamo che nonostante l’obbligo della quarantena hanno partecipato ad un matrimonio. Prima la funzione in chiesa, poi il banchetto, in una sala di Partinico. La figlia, di 15 anni, positiva al Covid, la madre, di 48, negativa al virus ma con obbligo di quarantena.
Madre e figlia noncuranti del pericolo che hanno creato per tutte le persone con le quali sono entrate in contatto quel giorno hanno partecipato ad un matrimonio con un paio di centinaia di invitati. Sono state entrambe denunciate, ovviamente.
Dopo una serie di controlli incrociati, scaturiti da una segnalazione proveniente da personale A.S.P. di Trapani, i carabinieri hanno appurato che la donna e la figlia, sebbene in regime di quarantena domiciliare dopo la accertata positività al Covid-19 della minore, avevano partecipato, nel mese di agosto, ad un matrimonio presso la Chiesa Madre di Alcamo e successivamente al relativo banchetto in una nota sala ricevimenti sita nel comune di Partinico, noncuranti del rischio di trasmettere il virus a centinaia di altri invitati. A dare la conferma definitiva proprio la lista dei partecipanti acquisita dal locale all’arrivo degli invitati.
È così iniziato il tracciamento di tutte le persone presenti e il personale A.S.P. sta già provvedendo al controllo tramite tampone dei partecipanti che ad oggi sono risultati tutti negativi.
Si vedrà nei prossimi giorni che numeri ci saranno ad Alcamo.
Ieri la Sicilia è stata ancora la regione con più positivi, e continuano ad aumentare anche i posti occupati nelle terapie intensive. Reparti sempre più occupati, al 90%, da persone non vaccinate.
Per questo, proprio ieri, parlando di vaccini, è intervenuto nuovamente il Presidente della Repubblica Mattarella con un suo ennesimo appello: “Vaccinarsi è dovere civico”.
I dati Siciliani
Sono 1.024 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell'isola a fronte di 14.242 tamponi processati in Sicilia. L'incidenza sale al 7,2% sabato era al 6,6% .
L'isola resta sempre nettamente al primo posto per nuovo contagio giornaliero seguita a distanza dal Veneto con 573 casi. Gli attuali positivi sono 28.462 con un incremento di 177 casi. I guariti sono 837 mentre si registrano altre 10 vittime che portano il totale dei decessi a 6.435. La Regione Sicilia comunica che i deceduti comunicati in data odierna sono avvenuti: 4 il 4 settembre, 5 il 3 settembre, 1 il 2 settembre.
Sul fronte ospedaliero sono adesso 965 i ricoverati, lo stesso numero di sabato mentre in terapia intensiva sono 120, tre in più. Sul fronte del contagio nelle singole province la situazione è la seguente: Palermo 379, Catania 139 Messina 12, Siracusa 158, Ragusa 107, Trapani 70, Caltanissetta 88, Agrigento 50, Enna 21.
La situazione in Italia
Sono 5.315 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Sabato erano stati 6.157.
Sono invece 49 le vittime in un giorno, rispetto alle 56 di sabato.
I tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia sono stati 259.756. Ieri erano stati 331.350. Il tasso di positività è del 2%, rispetto al 1,8% di ieri.
Sono 572 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, 3 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 37. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.216, si tratta di 12 persone in più rispetto a ieri.
L’appello di Mattarella
Il tema della salute come bene pubblico "richiama alla responsabilità sociale e in questo periodo al dovere, morale e civico della vaccinazione. E' lo strumento che in grande velocità la comunità scientifica ci ha consegnato per sconfiggere il virus e sta consentendo di superarne le conseguenze non solo di salute ma anche economiche e sociali".
Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Pavia.
"Non si invochi la libertà per sottrarsi dalla vaccinazione, perché quella invocazione equivale alla richiesta di licenza di mettere a rischio la salute altrui e in qualche caso di mettere in pericolo la vita altrui. Chi pretende di non vaccinarsi, con l'eccezione di chi non può farlo per salute, e di svolgere una vita normale frequentando luoghi di lavoro o svago, costringe tutti gli altri a limitare la propria libertà, a rinunciare alla propria possibilità di recuperare in pieno luoghi e modi e tempi di vita".
"Non posso non dire una parola - ha aggiunto - sulla violenza e le minacce che affiorano in questo periodo, contro medici, scienziati e giornalisti e persone delle istituzioni, fenomeni allarmanti e gravi che vanno contrastati con fermezza, anche sanzionando con doveroso rigore".
"L'economia - ha detto in un altro passaggio del suo intervento - è ripartita, il governo ha fatto presenze e che i dati della ripresa economica sono di straordinario carattere positivo. Questo è possibile perché contrastiamo la pandemia con comportamenti responsabili, con la vaccinazione, con la prudenza che non contrasta con la normalità della vita".