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12/09/2021 06:00:00

Tutto pronto per "Una marina di libri", il festival dell'editoria indipendente 

 Sta per iniziare la dodicesima edizione del festival dell’editoria "Una Marina di Libri", che si terrà a Villa Filippina, nel cuore della città di Palermo, da giovedì 16 a Domenica 19 settembre 2021.

Quelle del festival saranno giornate ricche di riflessioni “abbiamo bisogno di ascoltare scrittori e dibattiti che possono dare indicazioni alla città”. Quattro giorni insieme alle realtà editoriali più interessanti in Italia. Il tema è anche bello e originale: “Per l’alto mare aperto” e sembra un augurio dopo il periodo duro e pesante delle restrizioni. Adesso è tempo di tornare a navigare per l’alto mare aperto. Ora è tempo di ripartire, dopo la quarantena che ci ha tenuti fermi.

 

Ripartire da “Una Marina di Libri” e da un nuovo porto, quello di Villa Filippina, è come una sorta di rinascita. La conferenza stampa svoltasi oggi, ribadisce, appunto, l’importanza del tema scelto, “non solo un omaggio a Dante, ma un riferimento a questa città di mare, Palermo, da cui si tenta di ricominciare a navigare con tutte le incognite”, sostiene il direttore Gaetano Savatteri, che ribadisce l’importanza dell’editoria e dei libri .“ I festival sono leggeri i libri sono pesanti occupano spazio , rimangono. Anche se non li leggi restano a casa”.


Una Marina di Libri è l’unica grande fiera dell’editoria siciliana a Palermo che, del resto, “è la città dei festival, contenitore di tanti eventi. Città che si mette sempre in discussione”. Il festival dell’editoria, come giustamente ribadito durante la conferenza stampa, racconta la multiculturalità delle arti non solo dei libri. Un ringraziamento, infatti, è stato fatto in particolare per il materiale dell’immagine ad Enzo Patti per avere prestato la sua arte alla nuova edizione.

 

“Per l’alto mare aperto” è l’immagine del mare su cui viaggia la barca per la ripartenza L’assessore ai beni culturali, Albero Samonà, fa riferimento a un ritorno alla relazione che il libro ci dona perché “è importante che non ci si imbarbarisca, il rischio è di diventare alieni, estranei .

 

Attraverso i libri possiamo recuperare una dimensione altra, una dimensione diversa. Nei libri non ci dobbiamo scontrare con nessuno, possiamo nutrirci di un altro punto di vista. Attraverso i libri possiamo recuperare una relazione con noi stessi che, inevitabilmente, diventa anche una relazione con gli altri. E’ importante ritrovare il senso di relazione, la dimensione della piazza, in un’epoca in cui ci si è affidati inevitabilmente a dei surrogati: telefonini e computer . La fiera del libro è una grande piazza di incontri”. Durante la conferenza, un ricordo è stato fatto all’editore Toni Saetta morto mentre si trovava in libreria , una nota dolente ma doverosa .

Dorotea Rizzo