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20/11/2021 06:00:00

  Il mega parco eolico davanti le Egadi. “Tanta energia, poco impatto ambientale. E i siciliani risparmieranno sulla luce”

Tra i progetti di parchi eolici che riguardano la provincia di Trapani ce n'è uno che in questi mesi ha suscitato un gran dibattito oltre a tanta curiosità.

E' il progetto di un parco eolico offshore, in mare, che si dovrebbe realizzare al largo delle coste trapanesi, a non più di 30 km da Marettimo e poco più di 60 da Marsala. Un parco che, una volta a regime, conterà 190 turbine per produrre quasi 3 gw di energia. Med Wind, questo il nome del parco, è progettato da Renexia, società controllata da Toto Holding.


Abbiamo contattato la Renexia per farci spiegare il progetto e che tipo di impatto avrà sul territorio. A rispondere alle nostre domande l'ingegnere Sergio Girotto che è proprio direttore tecnico del progetto Med Wind.

Ingegnere, intanto perchè l'idea di realizzare un parco eolico, di queste dimensioni, in mare aperto, nel Mediterraneo?

La produzione di energia elettrica con il sistema del vento si è sviluppata negli ultimi vent’anni e va verso obiettivi di risoluzione di tanti problemi d’impatto ambientale come gli eventi estremi che stanno accadendo. Bisogna operare nella direzione di una decarbonizzazione che aiuterà anche al miglioramento delle condizioni meteo in generale. Il progetto prevede la produzione di energia elettrica con fonte rinnovabile: il vento. Med Wind sfrutta i risultati delle ultime installazioni nella tecnologia del vento, cioè si è alla ricerca di condizioni di vento migliore e minore impatto ambientale.

In che modo?

Le turbine eoliche si sono spostate dal sotto-costa, dove ottenevano tante opposizioni per la loro visibilità, al mare aperto dove abbiamo vento maggiore e impatto ambientale minimo. Questo è alla base della localizzazione in mare del progetto.
La tecnologia che intendete utilizzare è diversa rispetto a quella utilizzata in passato, quindi come verranno installate le pale eoliche?
La zona che abbiamo identificato, che è a ovest della Sicilia ha delle profondità di acqua che vanno dai 300 ai 900 metri, quindi non esiste una tecnologia che possa avere una struttura dal fondo fino a questa profondità. Ci saranno allora delle strutture galleggianti, che hanno dei requisiti ben precisi: devono avere movimenti controllati da permettere il funzionamento delle turbine eoliche, per fare ciò si sono studiati dei galleggianti che minimizzano il movimento dovuti al mare. I galleggianti sono ormeggiati al fondo, e questo non intacca sul funzionamento della turbina stessa.


Da quando avete presentato il progetto ci sono stati tanti dubbi nel territorio e osservzioni da parte di associazioni e sindaci della provincia di Trapani. In particolare sul rischio che un parco eolico di questa portata, in mare, possa modificare l’ecosistema al largo delle coste siciliane con possibili ripercussioni, oltre che ambientali, anche sull’economia ittica. Come rispondete?

Per la pesca è stato fatto uno studio. L'area interessata verrà ridotta per evitare l’impatto ambientale sul fondo marino per le comunità che stiamo esaminando. Secondo lo studio fatto, il progetto avrà un impatto sul pescato dell’1,5%. Inoltre, l’avere qualche area in quella zona in cui non si pesca sarà utile al ripopolamento, e un vantaggio per il futuro della pesca. C’è questo impatto valutato, calcolato, ma ci sono grandissimi vantaggi per la Sicilia.

Che tipo di investimento prevede Med Wind e ci saranno ricadute occupazionali per la Sicilia?

È stato fatto uno studio di impatto economico sociale sull’area. Questo progetto ha un budget di 9 miliardi di euro. Questo progetot avrà un impatto globale di una ventina di milardi di euro, di cui la metà rimarranno in Sicilia, per forza di cose. Perchè è vicina, per servizi, materiali, per impiego delle persone. Lo studio prevede un aumento dell’occupazione di circa 50mila unità, quindi sono numeri importanti.

Ingegnere, i siciliani vogliono però sapere anche se ci saranno effetti sulla bolletta dell'energia elettrica. L'energia viene prodotta al largo della Sicilia, veicolata attraverso questo territorio, ci sarà un risparmio per le famiglie?

Sì, sicuramente. Il collegamento che stiamo prevedendo sarà diretto verso la Sicilia. Ovviamente non riuscirà a compensare tutto il consumo dell'isola, però comporterà la riduzione dell’acquisto di energia da parte della Sicilia, e quindi ci sarà una diminuzione della bolletta elettrica siciliana.


Nelle scorse settimane avete continuato gli studi, con l'ausilio della Marina Militare, qual è lo stato dell'arte del progetto e quali saranno i prossimi step?

Tutte le verifiche ambientali sono state completate con l’aiuto della nave della Marina Militare, finora il progetto è stato approvato con linee generali, si arriverà a una valutazione dell’impatto ambientale entro l’anno prossimo e poi entreranno in discussione tutte le entità interessate all’ impatto del progetto. Chi oggi si preoccupa per qualche motivo, deve essere cosciente che ci sarà un momento in cui verranno tutti interpellati.